Filosofia del fascino
5/5
()
About this ebook
Related to Filosofia del fascino
Related ebooks
La civiltà della paura: Breve trattato su uomo e società Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFuturologia della Vita Quotidiana. Transhumanist Age: libri Asino Rosso Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa solitudine del social networker Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNei labirinti della tecnologia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLanger: La conversione ecologica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsTecnoconsapevolezza e libertà di scelta Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo Rating: 4 out of 5 stars4/5Il piacere di vivere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMemorie di uno psicopatico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProntuario dell'autore perfetto Rating: 5 out of 5 stars5/5Socrate: Il carattere, la coscienza, l'etica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL' Erotismo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Niente e il Fondamento in Martin Heidegger Rating: 5 out of 5 stars5/5Manuale di comunicazione della ricerca scientifica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDizionario di psicoanalisi: con glossario inglese-italiano e italiano-inglese Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNarcisismo In italiano/ Narcissism In Italian: Capire il Disturbo Narcisistico Di Personalità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe soluzioni a tutti i problemi del mondo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsElogio della Follia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl piccolo paranoico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDialogo sopra la nobiltà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCharles Bukowski al cinema: Storie di sbronze e di pop corn Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPonte e porta. Saggi di estetica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMappare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Arte del Narrare Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Specie Artificiale: Saggio di bioetica evolutiva Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl concetto creativo e dialettico dello Spirito nei "Dialoghi Italiani" di Giordano Bruno. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGli Eroici Furori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsVite Impersonali. Autoritrattistica e Medialità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Folla - Studio di Psicologia collettiva e di Diritto penale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDiritto pubblico Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Philosophy For You
Grammatica della musica, grammatica della percezione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa rettorica Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'arte di essere felici e vivere a lungo Rating: 4 out of 5 stars4/5Filosofia in sintesi, anno quinto Rating: 5 out of 5 stars5/5Tutte le opere Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCabala e Chakra: Un percorso iniziatico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'arte di conoscere se stessi. Pensieri Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProverbi Italiani: I migliori proverbi italiani, divisi per regione, nella lingua dialettale e con il loro significato Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAntichità - La civiltà greca - Filosofia: Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 6 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsGesù Beve Red Bull Rating: 5 out of 5 stars5/5Filosofia raccontata ai miei figli Rating: 5 out of 5 stars5/5Il linguaggio della vita Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Ermetismo di Derivazione Egiziana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe vie dell’occulto Rating: 5 out of 5 stars5/5Simbologia Massonica Vol.I: Simbologia e Tradizione esoterica liberomuratoria Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSette brevi lezioni di filosofia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPrendila con filosofia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa realtà del tempo e la ragnatela di Einstein: I passi falsi di un genio contro la Time Reality Rating: 5 out of 5 stars5/5Un'unica tradizione primordiale? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Simbolismo dei Tarocchi: Filosofia dell'occultismo nelle figure e nei numeri Rating: 5 out of 5 stars5/5I linguaggi del design Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLiberati della brava bambina: Otto storie per fiorire Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsEntanglement quantistico e inconscio collettivo. Fisica e metafisica dell'universo. Nuove interpretazioni. Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsFenomenologia dell'individuo assoluto Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Novecento - Filosofia (70): Storia della Civiltà Europea a cura di Umberto Eco - 71 Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDi un tono apocalittico adottato di recente in filosofia Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Śānkhya-Yoga: Gli insegnamenti esoterici di Kapila-deva Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMaestro Libero Muratore. Manuale ad uso degli iniziati Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'Allenamento Della Motivazione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl Principe: testo semplificato in italiano corrente Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Reviews for Filosofia del fascino
1 rating1 review
- Rating: 5 out of 5 stars5/5Me encanta scribd es lo mejor te ayuda en todo
Book preview
Filosofia del fascino - Francesco Pala
FILOSOFIA DEL FASCINO
Francesco Pala
Edizioni
Logus mondi interattivi
www.logus.it
© 2014
ISBN: 9788898062560
eBook design
Pier Luigi Lai - Logus mondi interattivi
pllai@logus.it
©Tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione, anche parziale.
In copertina: © olly - GS Studio
Francesco Pala
FILOSOFIA DEL FASCINO
* * *
Edizioni
Logus mondi interattivi
A Roberto Bolaño, Gilles Deleuze,
Pier Paolo Pasolini, più vivi dei viventi
Premessa
Tutti hanno una idea intuitiva di cosa sia il fascino. Ciascuno potrebbe rispondere ad una domanda in materia e probabilmente molti sosterrebbero che ognuno ha un’ idea soggettiva così come accade per il bello. Io stesso potrei rispondere d’istinto: "il fascino è 2066 di Roberto Bolaño". E potrei argomentare con dovizia di tesi. Ma la filosofia è un’altra cosa. Filosofare è scegliere la via lunga ed impervia. Il lettore di questo libro perciò vedrà crescere la definizione di fascino a poco a poco, capitolo dopo capitolo, attraverso la mediazione di alcuni altri concetti che sono elementi essenziali del fascino medesimo e che serviranno a rendere chiaro perché la questione che trattiamo è oggi centrale più che mai.
La guida implicita e spesso esplicita di questo percorso è il pensiero di Gilles Deleuze, grande parabola filosofica dai riverberi infiniti e sempre lucenti.
Alla fine del libro vorremmo aver fornito elementi utili a smentire la seguente affermazione dell’amato Michel Houellebecq: «Il mondo era tutto tranne un soggetto di emozione artistica; il mondo si presentava assolutamente come un dispositivo razionale, privo di magia come d’interesse particolare»¹.
Una lucente preistoria
Un’insopprimibile sensazione di banalità diffusa, espansa, proclamata, fatta di ripetizioni, luoghi comuni, déjà vu, emotività a buon mercato, comunicazione ossessiva e pervasiva. Questi possono essere gli standard di una vita media nel circuito tecnologico e mediatico dell’Occidente sviluppato. Niente a che vedere con la libertà, la differenza e la molteplicità che la società multimediale agli albori annunciava come pane quotidiano per tutti e che tuttora resiste nelle aspettative diffuse. Ciò che finora si è diffuso grazie alla rivoluzione tecnologica è un passo svelto e insensato per ciascuno, intelligenze stimolate in continuazione da protesi tecnologiche al servizio di un’interattività che estenua per ridondanza e volume. Uomini ridotti a recettori di stimoli di ogni genere, a volte incapaci di coordinarli, a volte inconsapevoli amplificatori dei desiderata della società multimediale. Ma c’è dell’altro. Accanto a questa incessante propulsione tecnologica si muove la vita di ogni giorno, quella che si pratica con la carne e con le ossa, negli uffici, nelle strade, nei posti di lavoro. Una vita lenta, compassata, svuotata progressivamente di senso dall’immaginifico circuito virtuale, pervasa da un’irrequietezza che progressivamente diventa insoddisfazione oppure da una passiva e abulica accettazione del procedere routinario con intere vite che si trasformano in sequenze di abitudini per diventare mere quinte teatrali per la vita vera e scoppiettante della virtualità. La nevrosi mediatica prosciuga l’esistenza di ogni giorno, la rende banale, indesiderabile, per catalizzare ogni energia vitale e convogliarla nel vuoto spinto e comunicativo.
Tra mondo materiale e mondo virtuale si è aperto un divario che prima di tutto è estetico: le volute infinite della realtà immateriale contro gli intonaci screpolati dei palazzi, gli habitat luccicanti della comunicazione via internet contro gli interni disadorni di un appartamento medio, le istantanee ritoccate sprizzanti bellezza contro la faccia di ogni giorno e di ogni ora.
Il divario è anche pratico, il mondo virtuale è intuitivo, rapido, a prova di desiderio, il mondo materiale spesso è opaco, ostacolante, frustrante. Il divario, infine, è sociale: il virtuale appare inclusivo, coinvolgente, un flusso che non lascia fuori nessuno, che non discrimina; il materiale è segnato da gerarchie, diffidenze, distanze e solitudini. Il fatto che l’inclusività sia spesso solo una parvenza non ostacola, visto che nell’alveo del virtuale l’apparenza è l’unico pane quotidiano richiesto e accettato.
Rispetto a questo contesto ci si divide ancora, come direbbe Umberto Eco, tra Apocalittici ed integrati². I nuovi apocalittici assumono posizioni di retroguardia a difesa del mondo materiale e della sua autentica solidità: le piazze concrete, la gente reale, i libri di carta, la natura e il suo calore, la lentezza del cuore, la bellezza della riflessione. Gli integrati puntano l’accento sulle nuove possibilità comunicative, sull’emancipazione diffusa prodotta dalla condivisione di prodotti culturali e giornalistici, sulla comoda rapidità di un mondo a portata di mano in ogni momento e ad ogni ora della vita.
Il presente non sembra militare a favore degli apocalittici, non sembra cioè che il dilagare della virtualità possa arrestarsi e quindi non è facile credere che posizioni resistenziali o nostalgiche possano innestare contro-tendenze,