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Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi
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Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi
Ebook119 pages1 hour

Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi

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Morti ammazzati, chiacchiere fra donne, segreti di famiglia, passioni inconfessabili, atti puri e impuri, prosa e poesia ma soprattutto tanto gusto e tanti sapori si trovano nei film di Pedro Almodóvar. Uno sguardo culinario sull’autore più rappresentativo della moderna Spagna, dagli esordi a Volver, fa scoprire ai suoi appassionati che il cibo non ha un ruolo secondario ma anzi a volte persino da protagonista, come il gazpacho in Donne sull'orlo di una crisi di nervi.
LanguageItaliano
Release dateDec 16, 2009
ISBN9788896720974
Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi

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    Cuoche sull’orlo di una crisi di nervi - Luca Glebb Miroglio

    Manchego d.o.c.

    Nelle biografie autorizzate dal suo ufficio stampa si legge: Pedro Almodóvar è nato nella Mancha negli anni ’50-’60. Era l’epoca della guerra fredda, del mambo, di Balenciaga, della guerra di Corea, della rivolta ungherese, della morte di Stalin eccetera. Ma nessuno di questi avvenimenti ebbe la minima ripercussione su Calzada de Calatrava, il villaggio in cui nacque. Almodóvar guardò attorno a sé e non gli piacque quello che vide. Si sentì come un astronauta alla corte di re Artù…

    La data di nascita è il 24 settembre 1951 a Calzada de Calatrava che si trova in una delle regioni più povere della Spagna, quella descritta in Volver. Ancora bambino si trasferisce con i genitori in Estremadura dove studia in un istituto di Salesiani per i primi anni e di Francescani successivamente.

    Ecco quanto lo stesso Pedro scrive ne La carta geografica¹: "Sono nato in un brutto momento per la Spagna, ma in un buon momento per il cinema. Mi riferisco agli anni Cinquanta. Ero molto giovane quando entrai per la prima volta nel cinema del mio paese…In questo piccolo cinema di quartiere, oltre alla sedia che utilizzavo, portavo sempre con me una bottiglia di amaro per combattere il freddo. Con il passare degli anni il calore di questo improvvisato focolare è diventato il paradigma di ciò che il cinema significa per me… La scuola dei preti, la cattiva educazione religiosa, la geografia e il cinema: tutto si mescola nella mia vita come i ceci, il lardo e le patate nel bollito madrileno".

    Cocido madrileño (Bollito alla madrilena)

    (per 6 persone)

    Ingredienti:

    500 gr. di polpa di manzo

    1/2 pollo 100 gr. di lardo

    100 gr. di prosciutto crudo

    1/2 piedino di maiale

    1 chorizo (salame spagnolo tipico) oppure un salamino piccante

    1 sanguinaccio

    1 osso di manzo o di prosciutto 500 gr. di ceci

    1 grossa verza (oppure bietole, cardi, fagiolini verdi)

    1 carota e

    1 cipolla 1 gambo di sedano

    1 rapa e

    8 patate 300 gr. di pasta

    3 litri di acqua.

    In pentola mettete la polpa di manzo, l’osso di manzo o di prosciutto, il piedino di maiale (tenuto a bagno 12 ore), il lardo e il prosciutto con tre litri di acqua. Portate a ebollizione, quindi schiumate e aggiungete nella pentola il mezzo pollo, i ceci (tenuti a bagno 12 ore), la carota, la rapa, il sedano, la cipolla. Fate cuocere a fuoco lento per due ore e mezzo circa. Mezz’ora prima della fine della cottura aggiungete le patate. A parte fate cuocere la verza con il chorizo e il sanguinaccio in metà del brodo del cocido e metà acqua. Togliete dalla pentola il brodo necessario e mescolatelo a una parte del brodo di cottura della verza e delle salsicce. Fatevi cuocere la pasta. La zuppa la servirete come primo. In un piatto da portata semifondo disponete da un lato i ceci ben scolati e dall’altro la carne tagliata a fette, la verza e le salsicce a pezzi. Servite con salsa di pomodoro all’aglio.

    Continua il nostro regista²: …Con i preti ho solo imparato ad avere paura e cantare impressionanti messe in latino. Ero il solista del coro.

    A diciassette anni si trasferisce da solo a Madrid dove vive gli ultimi anni della dittatura di Francisco Franco che muore nel 1975.

    Nei suoi scritti Pedro afferma che l’idea di Madrid come città leggendaria gli era stata trasmessa dalla madre che dalla capitale si faceva arrivare i cataloghi di acquisti per corrispondenza da alcuni grandi magazzini: …con le foto in bianco e nero di ogni tipo di prodotti per il corpo e per la casa. Fu il mio primo contatto con il pop…³

    A Madrid era "…come vivere nel film Sissi, la giovane imperatrice" e lì i film uscivano nelle sale prima che nel resto del Paese e il nostro si mantiene facendo ogni sorta di lavoro e riuscendo a comprarsi la sua prima cinepresa in Superotto.

    La morte del Caudillo segna la grande svolta della Spagna e di Almodóvar che avendo trovato un lavoro fisso come impiegato amministrativo della compagnia telefonica di stato inizia a girare dei cortometraggi, a cantare in un gruppo rock e a lavorare in una piccola ma prestigiosa compagnia teatrale, Los Goliardos.

    Partecipa ad alcuni festival e ottiene i primi successi di pubblico.

    Sono cresciuto, ho goduto, ho sofferto, sono ingrassato e mi sono sviluppato a Madrid⁴.

    In quel periodo incontra la sua musa Carmen Maura che lo aiuta a trovare i finanziamenti per girare nel 1980 il suo lungometraggio d’esordio Pepi, Luci, Bom e le altre ragazze del mucchio tratto da un romanzo fotografico scritto da Pedro per la rivista El Víbora il cui titolo era Erreciones Generales. Il film viene programmato nelle ore notturne nel circuito di sale madrilene Alphaville che sarà proprio il produttore e distributore del secondo film del 1982: Labirinto di passioni.

    Del 1983 è L’indiscreto fascino del peccato, film che scandalizza i benpensanti e nel quale Almodóvar tratta per la prima volta il tema religioso.

    Segue, nel 1984, Cosa ho fatto io per meritare questo? una commedia realistica con un’ottima interpretazione di Carmen Maura nei panni di una casalinga frustrata; il New York Times la definisce una commedia noir assolutamente fantastica.

    In questi anni Almodóvar collabora con la rivista La luna de Madrid su cui appare il racconto a puntate Patty Diphusa.

    Nel 1985 gira Matador e nel 1986 La legge del desiderio ambedue interpretati da un giovanissimo Antonio Banderas, e il secondo prodotto dalla società fondata con il fratello Augustín, El Deseo.

    La consacrazione internazionale arriva nel 1988 con Donne sull’orlo di una crisi di nervi.

    Il mondo scopre Pedro Almodóvar e grazie a lui la nuova Spagna trasgressiva e pronta a riconquistare il proprio ruolo: il film ottiene la nomination agli Oscar.

    Banderas è ancora il protagonista di Légami nel 1989 mentre Miguel Bosé viene scelto per un ruolo molto particolare nel film successivo, Tacchi a spillo (1991), e negli anni ’90 il regista dirige film impegnati come Kika (1993), Il fiore del mio segreto (1995) e Carne tremula (1997).

    Due anni dopo esce il film che vince il premio Oscar come migliore film straniero: Tutto su mia madre.

    Il delicatissimo e intensissimo Parla con lei è del 2002, ma ormai siamo in pieno Almodóvar classico, riflessivo, malinconicamente volto al passato e un po’ manierista.

    Con La mala educación (2004) e più recentemente con Volver (2006) questa tendenza è ampiamente confermata.

    ¹ Pedro Almodóvar, Patty Diphusa e altre

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