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L'ultima dimora. 25 anni di annunci funebri sul Corriere Abruzzese (1876-1899)
L'ultima dimora. 25 anni di annunci funebri sul Corriere Abruzzese (1876-1899)
L'ultima dimora. 25 anni di annunci funebri sul Corriere Abruzzese (1876-1899)
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L'ultima dimora. 25 anni di annunci funebri sul Corriere Abruzzese (1876-1899)

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L'elogio funebre ha rappresentato nei giornali dell'Ottocento del XX Secolo una particolare forma di contributo giornalistico. In molti casi, al di là della cronaca dell'evento luttuoso, la prosa del pubblicista risultava di apprezzabile spessore letterario: attraverso l'enfasi e la tipica retorica veniva trasmessa nei lettori la commozione per il decesso di persone più o meno note della comunità locale: politici, professionisti, artisti e caratteri particolari. La lettura dei necrologi - redatti in un linguaggio giornalistico profondamente diverso da quello del XXI secolo - oltre a fissare molte biografie di personaggi abruzzesi sconosciuti o minori che si distinsero nella vità pubblica dell'epoca, offre pure una testimonianza di come venivano vissuti i lutti, e di come si svolgeva in quell'epoca il rito funebre, per molti versi assai diverso da quello odierno, che è diventato privo di solennità. Il "Corriere Abruzzese" periodico politico-letterario bisettimanale che iniziò le sue pubblicazioni a Teramo il 1. dicembre 1876, fu il primo giornale che informò regolarmente la provincia sui fatti locali, regionali e nazionali.
LanguageItaliano
Release dateSep 18, 2012
ISBN9788867551941
L'ultima dimora. 25 anni di annunci funebri sul Corriere Abruzzese (1876-1899)

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    L'ultima dimora. 25 anni di annunci funebri sul Corriere Abruzzese (1876-1899) - Federico Adamoli

    nomi

    Presentazione

    ...non lascian un nome pel mondo

    (Eugenio Cerulli)

    L'annuncio funebre ha rappresentato uno dei più tradizionali contributi nei periodici locali sin dalla loro prima diffusione. La notizia del decesso di un componente della comunità locale, quando non si limitava ad una semplice e sintetica comunicazione, assumeva la forma di vero e proprio elogio funebre, la cui stesura veniva sovente affidata a persone in grado di esprimere l'enfasi e la retorica attraverso la quale venivano fatti risaltare il valore e le imprese compiute dal defunto nella vita, con lo scopo magari di suscitare nella comunità una forte emozione, al punto che «il lutto che ha colpito la famiglia del defunto appare come il lutto di tutta la città» (Polibio); spesso con l'obiettivo di ricavare con la sintesi biografica delle figure più luminose un utile insegnamento per la comunità stessa.

    Si tessono quindi le lodi del defunto, e nel ricordo vengono scelti quegli accadimenti  che facilmente raccolgono la condivisione della comunità; la benevolenza ed il tacere sugli aspetti negativi del defunto (tradizionalmente definito come il compianto, la buonanima) fanno quindi parte dell'ossequio funebre, ed ispirano sempre un giudizio di assolvimento, quanto meno dettato da un sentimento di pietà (secondo taluni studiosi questo atteggiamento troverebbe origine da un'ancestrale retaggio nella generalizzata paura dei morti).

    Nella sua forma più estesa, l'elogio funebre che compariva sui periodici locali, corredato spesso da un completo profilo biografico del defunto, si affiancava alla pubblicazione a stampa di veri e propri opuscoli, che venivano editi per i personaggi più in vista della comunità, di cui si intendeva conservare l' imperituro ricordo.

    Questa ampissima scelta¹ dei più interessanti annunci funebri  comparsi sul Corriere Abruzzese  tra il 1876 ed il 1899  si propone anche di aprire uno squarcio su parte di quella moltitudine di oscuri cittadini che animò la vita teramana di fine ottocento² (impiegati, artigiani, funzionari, medici, professionisti, politici, sacerdoti, studenti, figure femminili e i tantissimi patrioti del risorgimento italiano), ma anche di gettare una luce nuova su svariati personaggi 'minori' per la storiografia locale, ma di chiara fama nella comunità del tempo, che lo scorrere del tempo ha portato all'oblio, ed alcuni dei quali meriterebbe indubbiamente uno studio più approfondito.

    Federico Adamoli

    Legenda delle schede

    Per ciascun personaggio vengono specificati:

    - cognome e nome;

    - mestiere o qualifica (se rilevabile dall'annuncio);

    - luogo del decesso (se rilevabile dall'annuncio; mancando la informazione, è da ritenersi che il decesso avvenga a Teramo, luogo di pubblicazione del Corriere Abruzzese);

    - giorno di pubblicazione dell'annuncio funebre sul Corriere.

    [appr.] = indica che sul Corriere è presente (alla stessa data) un ulteriore approfondimento (cioé: parte dell'articolo non trascritto, ringraziamenti, testi di telegrammi, altri contributi)

    [appr. 30/12/1899] = indica che sul Corriere (alla data indicata) esiste un ulteriore contributo non trascritto (ringraziamenti, altri articoli)

    [appr. web] = indica che è presente altro approfondimento (parte dell'articolo o altri contributi tralasciati in questa pubblicazione e rintracciabili nel sito del curatore)

    Elenco dei nomi

    Segue l'elenco selezionato dei nomi i cui annunci funebri fanno parte di questa pubblicazione. Per posizionarsi sulle singole schede si consiglia di utilizzare la funzione di ricerca del dispositivo elettronico.

    Acquaviva Giulio, conte, deputato, Napoli (2-7-1887)

    Acquaviva Luigi, senatore, Atri (1-10-1898)

    Adamoli Giovanni, negoziante, Teramo (14-6-1893)

    Aielli Saverio, politico, Silvi (7-7-1886)

    Alceste Francesco, violinista, Nepezzano (6-7-1887)

    Aleandri Raimondo, notaio, vice-pretore, politico, Ancarano (24-2-1894)

    Aleandri Sante, avvocato, politico,  Ancarano (16-3-1881)

    Alessandrini Raffaele, patriota, commerciante, Teramo (9-3-1892)

    Allegri Antonio, patriota, medico, Schio (9-6-1897)

    Amadio Salvatore, patriota (18-12-1886)

    Ambrosi Emidio, agrimensore, patriota (8-10-1887)

    Amicangioli Gennaro, sottoprefetto, Vasto (9-3-1892)

    Andelli Davide, calzolaio, bidello, Teramo (23-10-1895)

    Angelini Luigi, ispettore forestale, Teramo (30-6-1888)

    Angeloni Annina, benefattrice, Teramo (29-3-1893)

    Angeloni Giuseppe Andrea, deputato, patriota, Napoli (6-1-1892)

    Arcieri Raffaele, patriota, politico, Teramo (22-3-1876)

    Arlini Massimo, politico, maggiore, Atri (25-8-1883)

    Armellini Collatino, orafo, Teramo (22-9-1886)

    Attorre Iraide, Ascoli Piceno (19-11-1898)

    Attorre Quirino, Ascoli Piceno (19-11-1898)

    Auriti Francesco, senatore, magistrato, Roma (8-4-1896)

    Averardi Giustino, sacerdote, Roma (24-5-1893)

    Badia Errico, architetto, insegnante, politico, Napoli (28-2-1877)

    Badia Luigi, compositore, patriota, Milano (4-11-1899)

    Baiocchi padre Costantino da Caporciano, storiografo (8-3-1890)

    Balestra Luigi, patriota, insegnante (6-6-1877)

    Balestra Michele, patriota, insegnante, Teramo (29-4-1896)

    Barattucci Giulio, industriale, Pescara (31-12-1898)

    Basile Vincenzo, patriota, Castellamare Adriatico (8-7-1893)

    Battaglini Michele, insegnante (25-6-1884)

    Bernabei Antonio, notaio, patriota, politico, Colonnella  (24-6-1891)

    Bernardi Berardo, sacerdote, patriota, Teramo (25-1-1893)

    Bernardi-Patrizi Berardo, patriota, Rosburgo (1-8-1888)

    Betti Alfonso, patriota, impiegato, Teramo (9-3-1887)

    Bindi Antonio, sacerdote, Giulianova (11-7-1883)

    Bonolis Francesco, benefattore, politico, patriota, Teramo (9-1-1895)

    Bonolis Giuseppe, farmacista, insegnante, patriota,  politico, Teramo (19-9-1891)

    Bonolis Luigi, patriota, ispettore di P.S., Teramo (5-9-1888)

    Borgognoni Adolfo, letterato, Pavia (4-11-1893)

    Brattelli Armando, studente (8-3-1893)

    Brindisi Pasquale, sacerdote, insegnante, Teramo (3-3-1894)

    Bucci Aristodemo, torcoliere, macchinista di tipografia, Teramo (7-1899)

    Bucci Vincenzo, politico, Giulianova (12-2-1879)

    Bucciarelli Luigi, patriota, Teramo (18-2-1893)

    Burò Luigi, sellaio (26-3-1881)

    Cafardi Domenico, portalettere, patriota, Teramo (15-12-1894)

    Calabria Francesco, giudice (4-11-1882)

    Calandra Pietro, patriota, frate, Castilenti (24-1-1880)

    Calcagni Francesco, appaltatore, Teramo (10-5-1893)

    Calderale Giacinto, negoziante, Teramo (11-1-1882)

    Cameli Amalia (26-5-1897)

    Cameli Oreste, commerciante, Teramo (8-6-1895)

    Camerini Angelo, deputato, avvocato, L'Aquila (11-7-1885)

    Camillotti Antonio, patriota (11-12-1886)

    Campana Carlo, patriota, insegnante, Teramo (11-6-1884)

    Cancrini Rocco (2-4-1881)

    Candelori Candeloro, patriota, politico, Castiglione M.R. (30-5-1888)

    Candelori Pacifico, politico, Montorio al V (9-2-1898)

    Cannella Fabio, patriota, senatore (1-10-1884)

    Cantagallo Federico, sacerdote, insegnante (16-2-1898)

    Capanna Carlo Nicola, notaio, Tortoreto (30-11-1898)

    Cappellieri Achille, patriota, medico, politico, Teramo (15-8-1885)

    Cappone Gaetano, sottotenente G.N.M., medaglia al valor civile (7-3-1883)

    Capucci Virginio, magistrato, Napoli  (3-6-1888)

    Caravelli Olimpia, Giulianova (22-6-1898)

    Carbone Vincenzo, velocipedista, Teramo (3-5-1899)

    Carlone Carmine (4-8-1888)

    Carnessale Matteo, notaio, patriota, politico, Teramo (10-12-1887)

    Carulli Samuele, sacerdote, Picciano (21-5-1898)

    Casalena Davide, medico, Sant'Omero (13-11-1880)

    Castagna Achille, politico, capo urbano, Colonnella (17-6-1899)

    Castagna Pasquale, letterato, Città S. Angelo (23-3-1887)

    Castellani Domenico, Cermignano (9-3-1892)

    Castelli Pasquale, patriota, muratore, Teramo (29-8-1894)

    Castelli Rafaele, appaltatore, patriota, Teramo (29-6-1881)

    Castiglione Agostino, marchese, Penne (1-2-1899)

    Castiglione Salvator, patriota, servente e trombettiere del Convitto,  Teramo (26-6-1895)

    Castorani Raffaele, oculista, patriota, Napoli (27-4-1887)

    Catitti Florestano, sacerdote, Bisenti (23-7-1884)

    Catore Camilla, Teramo (7-3-1896)

    Cavacchioli Fiore, negoziante (16-10-1889)

    Cavacchioli Vincenzo, sarto, Teramo (11-5-1898)

    Cavallucci Remigio, patriota, Teramo (26-8-1899)

    Celli Bonaventura, medico (17-1-1877)

    Cellini Elvira (8-2-1893)

    Ceretani Filippo, patriota, politico, Campli (24-1-1880)

    Ceretani Nicola, sacerdote, patriota, Campli (5-11-1881)

    Cermignani Vincenzo, patriota, politico, Giulianova (11-12-1880)

    Cerroni Giuseppe, patriota, politico (12-3-1887)

    Cerulli Serafino, banchiere, politico (31-12-1879)

    Cervini Giuseppe, magistrato, patriota,  Civitella del Tronto (4-2-1888)

    Cesi Francesco, magistrato , Ancona (14-3-1885)

    Cesi Lamberto, Ancona (14-7-1883)

    Cherubini Gabriello, letterato, politico, benefattore, Atri (2-4-1892)

    Cherubini Rodolfo, letterato, insegnante, Atri (14-9-1892)

    Chiola Alpidio, politico, Loreto Aprutino (18-10-1890)

    Cianci Carolina, Teramo (20-1-1879)

    Cianci Luigi, medico, politico, Rosburgo (1-3-1899)

    Ciaranca Leucio, orafo, Teramo (8-10-1892)

    Ciccarelli Francesco, politico, Castellamare A. (16-12-1891)

    Ciccarelli Luigi, Castellamare Adriatico (23-10-1878)

    Cifani Domenico, avvocato, insegnante, L'Aquila (15-11-1882)

    Ciotti Giovanni, politico, benefattore, Teramo (11-2-1891)

    Cipollone Alfonso, insegnante, Teramo (30-4-1898)

    Cipollone Lorenzo, musicista, Il Cairo (19-8-1885)

    Ciranni Benedetto, politico, Civitella del Tronto (20-9-1893)

    Clemente Belisario, patriota, politico, Montepagano (1-12-1880)

    Clemente Felice, politico, Castelbasso (6-8-1898)

    Clemente Tito, ingegnere, politico, Notaresco (22-7-1882)

    Colamarino Filoteo, magistrato, Campli (9-2-1881)

    Collevecchio Michelangelo, Notaresco (8-1-1898)

    Colmo Giuseppe Vittorio, capostazione, patriota, Teramo (12-7-1890)

    Colonna Angelo Antonio, violinista, compositore, Scerni, CH (1-6-1898)

    Conti Giuseppe, tenente della milizia, Castellamare A. (17-1-1894)

    Conti Panfilo, medico, patriota, politico, Spoltore (16-4-1890)

    Coppa Adelina, ispettrice scolastica, Castellamare A. (3-9-1890)

    Coppa-Zuccari Concetta, Colonnella (24-11-1888)

    Coppa-Zuccari Giovanni, Silvi (7-8-1886)

    Corti Vito, patriota, impiegato pubblico, Larino (18-1-1896)

    Corvini Domenico, edicolante e gestore di caffè, Giulianova (21-12-1898)

    Costa Giovanni, giardiniere, Teramo (3-7-1889)

    Costantini Amalia, Teramo (28-1-1882)

    Costantini Gaetano, impiegato pubblico, Teramo (20-8-1887)

    Costantini Giovanni, politico, Nereto (11-1-1899)

    Costantini Settimio, patriota, deputato, sottosegretario, Roma (20-7-1899)

    Costantini Silvestro, medico, politico, Basciano (19-3-1892)

    Crucioli Berardo Vincenzo, incaricato della polizia urbana, Grottammare (26-8-1896)

    D'Alfonso Vincenzo, vescovo, Atri (5-1-1881)

    De Amicis Luigi, maggiore, Adua (Africa)

    De Angelis Girolamo, patriota, perito agronomo, Teramo (21-4-1886)

    De Angelis Nicola, politico, insegnante, Loreto aprutino (26-10-1889)

    De Ascentiis Luciano, commerciante, Teramo (18-4-1888)

    De Bartholomaeis, patriota, poeta, Carapelle (5-4-1884)

    De Bartolomei Gaetano, ingegnere, Giulianova (18-5-1892)

    De Berardinis Antonio, politico (19-2-1898)

    De Berardinis Camillo, studente universitario, Giulianova (18-10-1899)

    De Berardinis Pio, avvocato, politico, Giulianova (25-5-1887)

    De Blasiis Giacomo, patriota, maggiore guardia nazionale, Città S. Angelo (1-2-1890)

    De Caesaris Antonio, deputato, patriota (16-4-1881)

    De Camillis Carlo (11-2-1888)

    De Camillis Carolina (2-4-1898)

    De Caris Donato, poeta, giurista, filosofo (17-1-1894)

    De Carolis Pompilio, notaio, politico, Bisenti (2-9-1893)

    De Cecco Michele, sacerdote, Città S. Angelo (18-1-1899)

    De Cesari Tito, patriota, politico, Città S. Angelo (27-5-1882)

    De Crecchio Luigi, docente universitario, deputato (8-12-1894)

    De Dominicis Carlo, patriota, impiegato comunale, Teramo (9-5-1896)

    De Dominicis Luigi, patriota, ispettore di ferrovia, Napoli (2-7-1879)

    De Donatis Vincenzo, patriota, medico, politico, Atri (16-2-1884)

    De Fabritiis Vincenzo, funzionario di banca, politico, Sardinara (28-9-1895)

    De Filippis Delfico Aurora, patriota, Silvi (1-12-1894)

    De Gasparis Annibale, astronomo, senatore, Napoli (30-3-1892)

    De Landerset Arturo, barone, Napoli (9-4-1898)

    De Landerset Rodolfo, barone, Montesilvano (24-8-1887)

    De Leone Pasquale, notaio, Penne (16-5-1888)

    De Lollis Alceste, provveditore agli studi, patriota, Casale (23-7-1887)

    De Marinis Pio, musicista (30-12-1896)

    De Matteis Achille, insegnante, L'Aquila (11-12-1886)

    De Meis Angelo Camillo, medico, docente universitario,  patriota, Bologna (11-3-1891)

    De Nicola Socrate, farmacista, Montesilvano (31-5-1893)

    De Paulis Camillo, sergente, Adua (Africa)

    De Petris Ignazio, sacerdote, agronomo, Atri (30-8-1893)

    De Pompeis Giuseppe (9-3-1898)

    De Riseis Panfilo, senatore (15-8-1883)

    De Sabatinis Raffaella, Sant'Omero (8-2-1890)

    De Sanctis Giovanni, patriota, ingegnere comunale, Giulianova (28-12- 1898)

    De Sanctis Giovanni, patriota, politico, benefattore, Spoltore (25-11-1893)

    De Sanctis Tito, avvocato, Teramo (15-2-1896)

    De Tullio Vincenzo, avvocato, professore, Napoli (16-11-1892)

    De Vincentiis Andrea, sacerdote, insegnante, Chieti (31-12-1884)

    De Vito Giuseppe, patriota (19-7-1899)

    De Vito Ludovico, Africa (18-4-1896)

    Dedominicis Giocondo, sacerdote, Morro d'Oro (13-1-1894)

    Delfico Melchiorre, musicista, caricaturista, Portici (1-1-1896)

    Della Cananea Augusto, giudice, politico, Teramo (19-11-1892)

    Delle Carceri, sacerdote (3-10-1896)

    D'Ettorre Giuseppe, farmacista, patriota, Catignano (7-10-1896)

    Devincenzi Antonio, benefattore, Lucca (15-3-1884)

    Di Ferdinando Francesco, sacerdote, maestro (25-3-1882)

    Di Gregorio Giuseppe, avvocato, Loreto aprutino (22-1-1887)

    Di Marcantonio Nicola, insegnante elementare, Montefino (17-11-1888)

    Di Nicola Sinibaldo, sarto, patriota, Teramo (19-8-1891)

    Di Omar Iouart, Giulianova (22-4-1891)

    Di Pasquale Vincenzo, Caprara di Spoltore (12-5-1888)

    Di Pietro Vincenzo, medico, Cellino Attanasio (5-8-1882)

    Di Tizio Donatangelo, imprenditore, politico, Elice (29-5-1886)

    Dionisi Giovanni, sacerdote, insegnante, Isola del G. Sasso (2-5-1885)

    Dionisi Luigi, sacerdote, preside, Roma (3-11-1897)

    Don Clementino, abate (26-11-1887)

    Dorrucci Leopoldo, sacerdote, patriota, Sulmona (3-11-1888)

    D'Ortensio Adamo, vicepretore, imprenditore, Cepagatti (31-3-1886)

    D'Ortensio Rafaele, letterato, insegnante, Cepagatti (30-7-1881)

    Dragonetti-Torres Giambattista, patriota, L'Aquila (3-11-1888)

    Egidj Bartolomeo, sacerdote, Civitella del Tronto (3-3-1894)

    Ercolani Luigi, insegnante, filosofo, Avellino (18-11-1899)

    Esposito Girolamo, negoziante, patriota, Ascoli Piceno (12-3-1892)

    Faiani Antonio, insegnante, Rovigo (8-1-1896)

    Falco Nemesio, medico, Penne (12-2-1890)

    Falcone Domenico, cappellaio artigiano, Teramo (20-4-1889)

    Falconi Angelo, patriota, impiegato pubblico, Teramo (27-1-1897)

    Fallocco-Delfico Cleomene, Montesilvano (17-7-1897)

    Farina Achille, Teramo (9-3-1895)

    Farina Tommaso, orafo, Teramo (9-3-1895)

    Fasciani Giovanna (18-12-1878)

    Federici Maddalena, albergatrice, Giulianova (3-12-1898)

    Fedri Camillo, sacerdote, Atri (7-1-1899)

    Felici Gioachino, patriota, impiegato, Teramo (22-8-1877)

    Felzani Filomena, Civitella Casanova (13-4-1898)

    Ferraioli Gaetanella, studentessa, S. Benedetto del T. (26-8-1896)

    Ferrante Rocco, patriota, Africa (9-3-1887)

    Ferrara Donato, politico, Cepagatti (26-10-1889)

    Ferri Andrea, patriota (29-12-1877)

    Ferri Giacomo, patriota, Morro d'Oro (14-3-1896)

    Ferri Giuseppe, negoziante, patriota, Teramo (16-3-1892)

    Finocchi Antonio, deputato, Atri (27-4-1898)

    Flajani Alberto, Corropoli (18-1-1896)

    Forcella Michelangelo, deputato,  Teramo (29-12-1894)

    Forti Giovanni, architetto, Teramo (10-4-1886)

    Forti Valerio, patriota, sottoprefetto, Teramo (10-5-1893)

    Francani Emidio, patriota, Montepagano (15-2-1882)

    Franchi Felice, notaio, politico, Canzano (29-3-1890)

    Franchi Francesco, politico, proprietario terriero, Canosa Sannita (5-9-1894)

    Franchi Francesco, sacerdote, politico, Canzano (16-3-1895)

    Franchi Giuseppe, politico, Canzano (31-12-1898)

    Franciosi Alessandro, patriota, insegnante, Cellino Attanasio (6-6-1885)

    Franciosi Fredesmindo, patriota (18-10-1876)

    Franciosi Giulio, medico, insegnante, Teramo (30-12-1893)

    Francopoli Taddeo, patriota, politico, Isola del Gran Sasso (2-7-1876)

    Fronti Francesco, insegnante,  Melfi (22-1-1890)

    Fusilli Caccianini Maria, baronessa, Napoli (29-7-1899)

    Fusilli-Caccianini Felice, politico, Castellamare Adriatico (10-6-1893)

    Galante Diodato, sacerdote, insegnante, Civitella Casanova (9-5-1891)

    Gaudiosi Andrea, Teramo (26-8-1893)

    Ginaldi Achille, avvocato, politico, Roma (9-5-1896)

    Ginaldi Carlo, avvocato, patriota, Teramo (22-11-1876)

    Ginaldi Carlo, avvocato, Sulmona (20-4-1898)

    Ginaldi Ugo, insegnante, Teramo (16-3-1892)

    Giordano Pasquale, patriota (15-9-1883)

    Giuliani Gaetano, ufficiale della milizia, Ponzano di Civitella del Tronto (29-7-1885)

    Greco degli Orsini Gaetano M., giudice, patriota, Teramo (26-11-1879)

    Grumelli Fileno, avvocato, politico, Francavilla a mare (10-6-1893)

    Grumelli Vincenzo, cancelliere, Nereto (29-10-1890)

    Guanciali Quintino, latinista, Napoli (21-4-1883)

    Guarino Nicola, giudice, avvocato, Ancona (14-4-1897)

    Guevaro Snardo Maddalena, baronessa, Napoli (17-2-1897)

    Guidi Achille, letterato, professore, Napoli (15-2-1899)

    Irelli Vincenzo, senatore, patriota, Teramo (6-2-1895)

    Jandelli Valerio, notaio, segretario comunale, Civitella Casanova (21-3- 1888)

    La Recchia Michele, studente, Teramo (13-5-1891)

    La Valletta Monaco, cardinale, Agerola (18-7-1896)

    Lalloni Corradino, letterato, Morro d'Oro (19-7-1899)

    Lancellotti Tino, Montorio al Vomano (20-11-1895)

    Lanciano Raffele, patriota, politico, Chieti (7-1-1899)

    Lelli Sesina, Mosciano S. Angelo (8-9-1894)

    Lepidi-Chiodi Giulio, medico, insegnante, Napoli (2-3-1887)

    Lipari Angelo, prefetto, Teramo (2-8-1882)

    Lombardi Giovanni, impiegato pubblico (12-2-1879)

    Lucci Fulgenzio, medico, patriota, Teramo (1-5-1889)

    Lucci Maria Teresa, vicaria monastero S. Chiara, Città S. Angelo (13-2- 1895)

    Lupi Concezio, impiegato pubblico, Teramo (19-3-1890)

    Lupi Giuseppe, architetto, Teramo (2-3-1878)

    Maggiore Ottavio, sacerdote, Teramo (25-10-1890)

    Malagrida Albano, patriota, Castellamare Adriatico (14-8-1878)

    Mambelli Ariodante, patriota, insegnante, Atri (26-11-1890)

    Mancini Beniamino, patriota, impiegato pubblico, Rosburgo (26-3-1892)

    Mancini Cesidio, sacerdote, insegnante, Teramo (22-1-1898)

    Mancini Enrico, ragioniere, Teramo (19-8-1896)

    Mandati Giandomenico, impiegato comunale, Civitella del Tronto (30-9-1893)

    Manelli Benedetto, politico, Teramo (30-9-1899)

    Manetta Gioacchino, industriale, politico, Teramo (8-3-1890)

    Marchetti Luisina, studentessa, Teramo (1-12-1894)

    Marchionni Giuseppe, giornalista, patriota, Chieti (16-1-1897)

    Marcone Nicola, deputato, Prato (10-2-1897)

    Marcosignori Cesare, negoziante, patriota, Teramo (16-1-1892)

    Marcozzi Felice, patriota, Giulianova (1-1-21886)

    Mariani Giuseppe, politico, Roiano di Campli (10-6-1893)

    Marini Berardo, ebanista, Teramo (18-2-1888)

    Marini Carolina (1-5-1897)

    Marinucci Antonio, medico, politico, Castellalto (29-6-1898)

    Marinucci Giuseppe, sacerdote, Valle S. Atto (12-7-1893)

    Marinucci Pio, politico, vice-pretore, Castellalto (18-4-1894)

    Mariotti Nicola, farmacista, Pianella (8-2-1879)

    Marselli Nicola, generale, insegnante, deputato (29-4-1899)

    Martemucci Emidio, medico, insegnante, patriota, Roma  (23-4-1892)

    Martinotti Luigi, patriota, capitano, Ancona (18-3-1885)

    Marziale Nicola, politico, medico, Campli (26-10-1889)

    Massei Camillo, industriale, patriota, politico, Giulianova (7-4-1894)

    Massei Giacomo, schermidore, Napoli (2-2-1898)

    Massei Marianna (13-9-1882)

    Massimi Eugenio, politico, vice-pretore, Sant'Omero (21-3-1888)

    Massimi Luigi, Atri (11-2-1893)

    Mastrangelo Giulia, benefattrice, Corropoli (18-1-1890)

    Mattucci Pietro, politico, Castelli (21-2-1885)

    Mayer Giustino, ginecologo, Napoli (22-10-1879)

    Mazzoni Camillo, notaio, politico, Notaresco (27-6-1894)

    Mazzoni Costanzo, chirurgo, Roma (11-2-1885)

    Mazzoni Pio, medico, patriota, Rosburgo (3-7-1889)

    Medori Sabatino, patriota, medico, Teramo (28-10-1899)

    Melchiorre Francesco, commerciante, Atri (27-10-1894)

    Melchiorre Niccolò, deputato, Chieti (30-10-1885)

    Mennilli Antonio, maestro di ballo, patriota, Teramo (19-4-1899)

    Mezucelli Andrea, proprietario, benefattore, Ripattoni (28-3-1891)

    Mezucelli Dionisio, avvocato, Teramo (11-1-1888)

    Mezucelli Nicola, ingegnere, politico, Teramo (11-1-1888)

    Mezzacapo Luigi, deputato, generale (31-1-1885)

    Mezzanotte Rafaele, deputato, Napoli (25-10-1879)

    Mezzoprete-Gomez Emidio, patriota, prefetto, Castellamare A. (3-7-1889)

    Michitelli Antonio, patriota (21-5-1887)

    Michitelli Giannicola, avvocato, patriota, Teramo (3-9-1881)

    Michitelli Luigi, sacerdote, insegnante, Teramo (13-7-1892)

    Michitelli Melchiorre, avvocato, Teramo (14-1-1882)

    Milella Michele, vescovo, Teramo (7-4-1888)

    Milli Antonio, impiegato delle ferrovie, Firenze (2-2-1895)

    Milli Giannina, poetessa, Firenze (10-10-1888)

    Mirti Domenico, Tossicia (6-4-1895)

    Misticoni Baldassarre, agricoltore, enologo, Campli (1-3-1893)

    Montani Domenico, avvocato, patriota, politico, S. Egidio alla Vibrata (10-2-1894)

    Montani Giuseppe, patriota, ispettore municipale, Giulianova (26-8-1882)

    Montani Pietro, sacerdote, Teramo (18-5-1892)

    Montori Giuseppe, patriota, politico, preside, Torano Nuovo (15-4-1899)

    Morelli Errico, avvocato, L'Aquila (18-12-1889)

    Morelli Gabriele, patriota, impiegato pubblico, Notaresco (12-9-1894)

    Mosca Nicola, veterinario, politico, Teramo (13-7-1887)

    Moschioni Antonino, politico, Giulianova (18-12-1889)

    Moschioni Giovanni, Napoli (15-7-1899)

    Murri Giuseppe, meccanico-ottonaro, Teramo (8-3-1893)

    Muzi Michele, Castellamare A. (14-8-1886)

    Nardi Antonio (4-5-1881)

    Nisii Antonio, patriota, sacerdote, Montorio al Vomano (24-1-1880)

    Nurzia Luigi, cassiere della banca d'Italia, Teramo (20-9-1899)

    Olivieri Delfina, Pianella (17-7-1897)

    Olivieri Ferdinando, farmacista, patriota, Teramo (6-3-1895)

    Olivieri Pierino (15-9-1888)

    Olivieri Rafaele, patriota, Chieti (23-12-1882)

    Ortolani Enrico, patriota, politico, Cermignano (10-6-1899)

    Pachini Serafino, capitano della marina, scrittore (25-1-1882)

    Pacini Antonio, sacerdote, Ornano (14-12-1898)

    Padre Bernardino da Castiglione, frate, Castiglione M.R. (26-12-1883)

    Pagano Achille, patriota, consigliere di prefettura, Teramo (16-12-1899)

    Palitti Alfonso, deputato, Roma (18-4-1891)

    Palizzi Filippo, pittore, Napoli (16-9-1899)

    Pallotta Vincenzo, Teramo (30-3-1895)

    Palma Gaetano, sacerdote, patriota, Bellante (3-11-1888)

    Palma Giannangelo, politico, Giulianova (9-3-1892)

    Palma Nicola, Castellamare A. (31-5-1899)

    Palumbi Serafino, avvocato, politico, Napoli (12-12-1896)

    Palumbi Serafino, politico, Napoli (14-11-1894)

    Pannella Tiberio, patriota, capitano, politico, Torricella S. (9-3-1889)

    Pantalone Marco, politico, Collevorvino (1-5-1880)

    Pantaloni Luisa (17-2-1894)

    Paolini Giacinto, politico, Pianella (9-8-1884)

    Paolone Antonio, politico, Mosciano S. Angelo (1-3-1893)

    Paolone Erasmo, notaio, politico, Morro d'Oro (4-2-1893)

    Papalini Achille, ingegnere, ufficiale del genio civile, Teramo (5-10-1895)

    Pardi Guglielmo, maestro di musica, Francavilla (28-8-1897)

    Parrozzani Gaetano, medico, Montorio al Vomano (21-4-1888)

    Parrozzani Pietro, medico (2-3-1892)

    Partenope Martino, Nereto (12-12-1888)

    Partenza Fiorindo, sacerdote, maestro, Elice (14-10-1896)

    Passeri Achille, sacerdote, patriota, insegnante, Loreto aprutino (15-1-1896)

    Passeri Vincenzo, maestro (22-4-1885)

    Pecorai Antonio, capo archivista, Teramo (9-5-1896)

    Pelagatti Albino, patriota, funzionario pubblico (27-3-1880)

    Peroni Giovanni, ferroviere, patriota (20-2-1886)

    Petrei Alfonso, patriota (24-2-1886)

    Pettulli Emilio, patriota, Serracapriola (21-3-1891)

    Piccirilli Camillo, Teramo (31-12-1887)

    Pigliacelli Gennaro, Tossicia (27-10-1897)

    Pigliacelli Luigi, medico, Bisenti (15-4-1885)

    Pignocchi Pietro, patriota, Ancona (3-11-1897)

    Pirocchi Pasquale, medico, politico, Teramo (10-9-1881)

    Pistilli Francesco, avvocato, politico (22-5-1878)

    Pistocchi Donato, Teramo (25-6-1890)

    Polacchi Francesca (24-7-1880)

    Polacchi Tommaso, patriota, giudice, politico, Montorio al V. (30-8-1876)

    Pompetti Carlo, ingegnere, politico, Teramo (2-11-1887)

    Pompetti Marcello, carbonaro (19-4-1882)

    Pompizi Gaetano, sacerdote, Campli (9-2-1889)

    Pompizii Nicola, medico, agronomo, politico, Mosciano S.A. (29-3-1879)

    Ponza Francesco, politico, industriale, Vasto (13-1-1897)

    Possenti Paolo, sacerdote, Crognaleto (6-2-1884)

    Possenti Pietro, politico, Crognaleto (26-12-1883)

    Postiglione Giuseppe, patriota, ufficiale postale, Pescara (15-10-1898)

    Pressanti Giovanni, industriale (27-12-1899)

    Primavera Gaetano, medico, Napoli (1-3-1899)

    Prosperi Nicola, sotto-prefetto, Penne (23-1-1889)

    Quartapelle Rafaele, scienziato, Teramo (28-12-1892)

    Quintiliani Pietro, ingegnere, Teramo (10-3-1880)

    Quintilii Giovanni, patriota, Atri (15-6-1898)

    Quintilii Leoni Vincenzo, cantante, Messico (20-2-1897)

    Ranalli Ferdinando, letterato, storico, insegnante, Firenze (16-6-1894)

    Raspa Luigi, cancelliere, Bisenti (17-2-1886)

    Ricci Adele, Corropoli (5-7-1893)

    Ricci Francesco, deputato, avvocato, Ascoli Piceno (21-10-1891)

    Ricci Lorenzo, sarto, Loreto Aprutino (23-4-1892)

    Ridolfi 'Spallastorta', pirotecnico, Teramo (13-7-1889)

    Romani Giovanni, politico, Castiglione della Valle (10-3-1880)

    Romani Lino, professore, rettore, Silvi (28-9-1895)

    Romualdi Ciro, patriota, medico, Notaresco (14-7-1886)

    Romualdi Pasquale, Notaresco (3-5-1899)

    Rosa Concezio, medico, archeologo, Corropoli (1-4-1876)

    Roseo Gustavo, patriota, Spoleto (27-5-1899)

    Rosini Carlo, abate, Vestea (1-9-1888)

    Rossi Ambrogio, patriota, insegnante (4-4-1883)

    Rossi Ferdinando, ricevitore del dazio, Teramo (23-2-1889)

    Rossi Romualdo, libraio, Teramo (25-6-1887)

    Rozzi Carmine, S. Egidio alla Vibrata (11-1-1888)

    Rozzi Evelina (8-12-1886)

    Rozzi Francesco, scrittore, Campli (9-4-1881)

    Rubini Giovanni, vice-cancelliere, avvocato, Teramo (30-1-1895)

    Ruggieri Enrico, insegnante, politico, Alanno (23-7-1892)

    Ruscitti Giacomo, sacerdote, insegnante, Colleminuccio (3-2-1894)

    Ruscitti Giannina, Teramo (1-10-1890)

    Sabatini Quintiliano, medico, Foggia (13-2-1897)

    Sabatini-Guerrucci Carolina, Mosciano S. Angelo (4-3-1893)

    Saccà Vincenzo, ispettore di P.S., patriota, Mosciano S. Angelo (4-5-1887)

    Sacchetti-Rabbaglietti Anna, Bomba (CH)

    Sagaria Luigi, maestro di musica (5-8-1896)

    Saliceti Flaminio, patriota, segretario comunale, Mosciano S. Angelo (30-11-1889)

    Salimbeni Augusto, conte, esploratore, Stradella (10-7-1895)

    Salomone Federico, patriota, colonnello, deputato (16-4-1884)

    Salvatori Enrico, sacerdote, patriota, Forcella (17-2-1886)

    Salvatori Filippo, avvocato, Campli (4-1-1893)

    Salvatori Michelina, Campli (26-3-1898)

    Santanché, funzionario di polizia (11-12-1895)

    Sapelli Costantino, cassiere, patriota, Teramo (15-8-1888)

    Savini Bernardo, benefattore, Teramo (1-3-1884)

    Savini Domenico, politico, benefattore, Teramo (11-12-1889)

    Sbaraglia Berardo, patriota, impiegato pubblico, Teramo (8-3-1884)

    Sbraccia Felice, muratore, patriota, Teramo (8-6-1889)

    Scaccaglia Oreste, patriota, direttore tiro a segno, Teramo (12-8-1899)

    Scalpelli Quintino, commerciante, Teramo (30-12-1885)

    Scaricamazza Luca, politico, Castagneto (24-4-1886)

    Scarselli Crescenzio, avvocato, politico, Teramo (21-12-1892)

    Sciarra Giovanni, maestro, Atri (28-1-1885)

    Scipio Gaetano, esattore e tesoriere comunale, Torricella Sicura (4-3-1893)

    Scipio Luigi, Torricella Sicura (27-1-1892)

    Scoccini Giuseppe, politico, S. Elpidio a mare (7-8-1895)

    Scopone Mariano, negoziante, Teramo (11-3-1896)

    Scotti Felice Ignazio, patriota, direttore delle poste, Chieti (14-1-1899)

    Sebastiani Francesco Saverio, sacerdote, Nereto (14-2-1880)

    Sebastiani Francesco, deputato, Giulianova (31-8-1878)

    Sebastiani Francesco, notaio, politico, Cermignano (16-9-1882)

    Segreti Saverio, patriota, Trani (20-10-1886)

    Semproni Daniele, medico, Notaresco (23-3-1895)

    Semproni Francesco, sergente, Vittorio (2-2-1889)

    Silvestri Ernesto, insegnante, Città S. Angelo (21-4-1880)

    Silvestrini Settimio, patriota, negoziante, Teramo (24-11-1880)

    Siniscalchi Pasquale, medico, patriota, Teramo (21-12-1898)

    Siniscalchi Rosa, Teramo (16-8-1899)

    Sorge Giuseppe (7-4-1888)

    Sorricchio Rodolfo, politico, Atri (3-8-1898)

    Spagnoli Berardo, benefattore, Torre de' Passeri (5-10-1898)

    Spaventa Silvio, patriota, deputato, Roma (24-6-1893)

    Spera Luigi, vice pretore, Bellante (7-10-1882)

    Squarcetta Guglielmo, calzolaio, Teramo (22-12-1897)

    Stagioni Maria Gemma, benefattrice, Montefino (25-8-1880)

    Stanchieri Donato, operaio meccanico (24-7-1878)

    Stella Enrichetta, studentessa, Lanciano (23-1-1886)

    Stortiglioni G., patriota, insegnante, Teramo (13-12-1884)

    Striglioni Nicola, politico, S. Omero (18-11-1893)

    Stromei Domenico, poeta, Tocco a Casauria (19-5-1883)

    Stroppolatini Flavia, libraia, Teramo (19-11-1892)

    Taraschi Agostino, politico, scrittore, Teramo (12-12-1883)

    Taraschi Serafino, impiegato postale (22-3-1899)

    Targioni Violani Luigi, patriota, maggiore, Teramo (7-6-1884)

    Tattoni Manrico, avvocato, politico, Bellante (13-12-1893)

    Tauri Oscar, Isola del Gran Sasso (6-12-1899)

    Tedeschini Giuseppe, notaio, Spoltore (21-6-1899)

    Tinelli Luigi, preside, patriota, Teramo (5-7-1890)

    Tironi-Broise Consiglia, ispettrice scuola elementare, Alanno (17-3-1897)

    Tommasi Salvatore, medico fisiologo, docente universitario, senatore (21-7-1888)

    Tommassini Raffaele, sacerdote, insegnante, Colonnella (24-5-1884)

    Torinesi Marianna, Teramo (10-2-1894)

    Trifoni Ventura, Valle S. Giovanni (2-11-1898)

    Trippetta Gaetano, perito-agronomo, Teramo (21-9-1892)

    Trippetta Israele, patriota, Napoli (13-6-1894)

    Trippetta Nicola, cuoco, Teramo (13-1-1894)

    Trosini Vincenzo, funzionario pubblico, Teramo (3-5-1890)

    Urbani Angelo, Teramo (11-8-1886)

    Urbani Carmela, Nocciano (21-5-1898)

    Urbani Ernesto, politico, Teramo (28-12-1898)

    Urbani Gennaro, patriota, impiegato pubblico (31-12-1897)

    Urbani Nicola, patriota, magistrato, deputato, Napoli (22-11-1882)

    Valentini Francesco, ingegnere, politico, Loreto aprutino (15-2-1888)

    Valentini Giuseppe, politico, Loreto aprutino (3-7-1886)

    Valentini Mattia, patriota, L'Aquila (27-1-1897)

    Valentini Pietro, maggiore delle guardie mobili, Loreto aprutino (21-4-1883)

    Vergilii Giuseppe, patriota, generale, Francavilla a mare (7-6-1890)

    Vicentini Ignazio, direttore di banca, Catignano (1-3-1893)

    Vicini Biase, patriota, Loreto Aprutino (5-3-1879)

    Vinciguerra Luigi, sacerdote, insegnante, Teramo (13-9-1890)

    Viola Domenico, ebanista, indoratore, Penne (12-11-1898)

    Vizioli Francesco, medico, Napoli (15-7-1899)

    Voltattorni Serafino, politico, S. Benedetto del Tronto (4-10-1899)

    Zacchei Marco, studente,  Notaresco (15-12-1897)

    Zambra-Petraroli Maria, Atri (20-3-1897)

    Zeppa Francesco, brigadiere dei carabinieri, Campli (28-10-1891)

    1876

    Arcieri Raffaele, patriota, politico, Teramo (22-3-1876). Il 20 volgente alle ore 11 p.m. cessò di vivere quasi improvvisamente il nostro concittadino Raffaele Arcieri. Era nato il 6 marzo 1805. Educato fra i gridi della libertà accolse giovinetto nell'animo le dottrine dei novatori, e non tardò di mescolarsi ai moti generosi che prepararono l'unità della patria. Istituita la 'Giovine Italia', si schierò tra i più ardenti seguaci, fu a parte di misteri tenebrosi, e corse non lievi pericoli. Carcerato nel 1828, insieme ad altri patrioti, e tradotto in Napoli, dopo un simulacro di giudizio, venne prosciolto. Nel 1848 fu eletto ufficiale della Guardia nazionale, e prestò utili servizi. Nel 1860 ebbe il grado di capitano, e più tardi le funzioni di maggiore; fu eletto Consigliere comunale; e sostenne con lode altri pubblici uffizi. Raffaele Arcieri era uomo di tempra antica. Liberale provatissimo, appartenne alla parte politica savia e moderata, ma sdegnò ogni codarda transazione colla propria coscienza. Ebbe il vanto della lealtà, ambito da molti, meritato da pochi. Osservò con diligenza i propri doveri, e fu pazientissimo delle fatiche. Scende sereno nella tomba lasciando larga eredità di affetti. Vi si potrebbe scriver sopra: Uno dei pochi della vecchia guardia!. Stamane, cerimonia religiosa alla Chiesa di S. Spirito. E' invitato il Consiglio comunale. Parlerà il Senatore Irelli.

    Rosa Concezio, medico, archeologo, Corropoli (1-4-1876). Concezio Rosa è morto. E' morto in Corropoli presso la desolata consorte, jeri l'altro di buon mattino, improvvisamente appena levatosi di letto. Due ore dopo, il triste annunzio si diffuse come lampo nella nostra città. Era un correre ansioso, un domandarsi a vicenda, un leggersi negli occhi la comune sciagura! Pur troppo le cattive nuove non si smentiscono mai! Era nato in Castelli di onorata famiglia. Non contava che una cinquantina di anni o poco più. Fanciullo dimostrò indole dolce, congiunta a molta svegliatezza d'ingegno. Studiò in Chieti le discipline letterarie e filosofiche, e vi acquistò non mediocre valore. In Napoli apparò medicina, esercitata, mentre visse, con chiara dottrina e modestia. La sua tendenza per le ricerche storiche e gli studi archeologici lo mise in contatto coi sommi cultori di essi. Fu socio dell'Accademia degli Aspiranti naturalisti, e negli Atti di essa sono pubblicati assai lavori di lui molto apprezzati. Scrisse un eccellente libro sulle majoliche castellane e i pittori che le illustrarono. Spese molti anni, ma indarno, per rialzare l'arte ceramica di Castelli. La pagina più bella della sua vita si svolse dopo il 1870. Le scoperte di oggetti preistorici, le illustrazioni fattene, il Congresso preistorico di Bologna ne resero il nome chiaro e venerato in Italia. Ne possono far fede le sue corrispondenze coi primi luminari, e gli Annuari scientifici. Professò in ogni tempo liberissimi sensi, e il governo nazionale l'ebbe in grande onoranza. La sua collezione preistorica è una delle più pregiate di Europa. Propose indarno alla provincia di fondare con essa un Museo in questa città. Affranto da domestiche sventure, rese più sensibili in animo delicato, cade in età ancor giovane!... Spirito colto e gentile, costumi modesti, vita benefica e travagliosa lascia una larga eredità di affetti!... Gli amici onoreranno la cara memoria!...

    Francopoli Taddeo, patriota, politico, Isola del Gran Sasso (2-7-1876). Una tristissima notizia ci giunge da Isola del Gran Sasso! Taddeo Francopoli non è più! L'alba del 26 luglio fu l'estrema per lui! Esempio imitabile di probità, modestia, candore di animo e di costumi, Isola ne piange amaramente la perdita, avvenuta nell'età non grave di anni 61!... E ne ha ben donde: Taddeo Francopoli per lunga età fu l'anima del suo comune. Sindaco, supplente giudiziario, vice-pretore, capitano della Guardia nazionale, non visse che in servigio di esso; e onorato in tutti i tempi per le sue rare virtù, non si valse degli onori che per tutelarne gl'interessi e promuoverne l'incremento. Né ci sono caduti dalla memoria i tristi tempi della reazione borbonica susseguita alle brevi speranze del 48, quando con virile fermezza (assai rara in tanta dolcezza di carattere) ruppe le insidie ordite ai danni dei suoi concittadini dal fiero Giannuzzi, giudice regio di Tossicia, e scampò da gravi iatture non poche trepidanti famiglie!... Mandiamo ai suoi cari un mesto saluto, ed auguriamo alla terra gentile, che ne vide le opere e ne conserva la memoria, molti che lo somiglino!...

    Polacchi Tommaso, patriota, giudice, politico, Montorio al V. (30-8-1876). All'affetto della famiglia, alla stima degli amici, mancò nel mattino del 24 corrente, il cav. Tommaso Polacchi in Montorio al Vomano. Nacque il 30 giugno 1806 da Francesco e da Camilla Romanelli; fece i suoi primi studi in Montorio; quindi recossi a Napoli a coltivare le discipline giuridiche, e conseguì diploma di dottore in giurisprudenza. Tornato in patria fu decurione, e supplente giudiziario. Nel 1844 fu nominato giudice regio, e stette a Campli, a Civitella del Tronto, e Notaresco. In quest'ultima residenza trovavasi nel 1848, e venne ivi destituito per causa politica. Nel 1861 dal nuovo governo ebbe la nomina di sindaco: ufficio che esercitò con energia, valentia ed abnegazione, in mezzo ai tempi d'allora conturbati dal brigantaggio. Eragli però dovuta una riparazione; ed il governo non tardò a darla nel 1862, tornandolo alla magistratura, prima col grado di sostituto procuratore del re, e poscia di giudice di Tribunale a Lanciano ove fece residenza fino al 1867. Assalito da fiero ed improvviso morbo, fu costretto a ritornare nel paese nostro e qui continuò a godere la benevolenza dei propri concittadini che, compassionandolo infermo, ora lo piangono estinto. La rappresentanza municipale e la Società operaia vollero rendergli convenevoli onoranze funebri, ed associate dal vice-presidente sig. Carlo Scarselli, dal conciliatore sig. Leopoldo Lancellotti, dal brigadiere dei RR.CC. e da numeroso popolo ne seguirono il feretro, presso il quale, nel civico cimitero, disse parole affettuose ed inspirate dall'amore della patria redenta il sig. Francesco De Panicis assessore municipale e presidente della società operaia, a cui il Polacchi apparteneva. I lembi della coltre furono tenuti dal vicepretore sig. Carlo Scarselli, dal sig. Antonio Paolini, dall'assessore sig. Gaspare cav. Sebastiani, e dal sullodato sig. De Panicis. Così anche la schiera dei nostri modesti patrioti sempre più si dilegua dalla vita. Pensi la giovine generazione a non mostrarsi degenere!

    Franciosi Fredesmindo, patriota (18-10-1876). Ringraziamento a firma di Alessandro Franciosi in occasione della funzione funebre celebrata a Penna S. Andrea il 3 ottobre per il trasporto delle ceneri del figlio, luogotenente di fanteria, nel monumento costruito dalla famiglia. Il Sindaco di Penna S. Andrea volle leggere una forbita e commovente orazione funebre, riepilogando i fatti d'armi più rimarchevoli delle guerre dell'indipendenza italiana, nei quali si distinse il defunto Fredesmindo, e che dal nostro Governo furono premiati con menzioni onorevoli, con medaglie di onorificenza, con promozioni ed infine colla croce della Corona d'Italia, prendendo le mosse dall'età di 12 anni non compiuti del defunto, quando respingendo, a fianco del suo genitore, con tanta energia i francesi che nel 1840 assalivano la città di Roma per abolire quella gloriosa Repubblica, ciò gli meritò una menzione onorevole, e quindi una medaglia dal ministro della guerra, sig. generale Avezzano, testimonio oculare del coraggio e del valore di questo tenero giovinetto. (Alessandro Franciosi) [appr.]

    Ginaldi Carlo, avvocato, patriota, Teramo (22-11-1876). Alle 3 pom. di domenica i signori avvocati Muzi, Mezucelli e de Michetti davano l'estremo addio, nella chiesa dell'Annunziata, al loro compianto collega Carlo Ginaldi, morto il giorno avanti. Vi assistevano i magistrati, il foro e moltissimi amici del chiaro defunto. Noi pubblicheremo nel prossimo numero una necrologia dell'uomo egregio che morì lasciando lunghissima eredità di affetti. - (25-11-1876) Nella sera di sabato, 18 novembre, l'avv. Carlo Ginaldi da Corropoli, dopo brevissima malattia, finiva di 77 anni la vita. Non appena si diffuse la notizia di sua morte, che ogni persona se ne mostrò sinceramente commossa, si ricordava la bontà, la dottrina e l'ingegno non comune di lui modestissimo, il bene da lui operato e le altre virtù, che vivente lo adornavano. Si sentiva nella lode e nel pubblico dolore, ch'egli era amato e stimato, massime in questa città, ove passò la miglior parte della sua vita. Infatti ebbe fra noi famiglia, amici, cariche ed onorificienze; e qui nel lungo e lodatissimo esercizio dell'avvocatura, rese servigi utilissimi, beneficò ogni ceto di persona, e fu lume ed ornamento del foro teramano; e nel municipio, nella congregazione di carità, ed in altri pubblici uffici portò zelo sapiente e intelletto di giustizia; qui con altri illustri patrioti prese non ultima parte ne' moti generosi, che prepararono il nostro risorgimento, e soffrì con quelli in tempi calamitosi, esiglio, carcere ed ogni maniera di persecuzioni. Sopportolli con serenità e fermezza d'animo, ed ebbe fede in tempi migliori. Ottenne nella tarda età il premio delle sue fatiche, il bene sperato; vide, cioè, adempiuti i suoi voti nell'Italia una e libera; e forse questo pensiero l'avrà consolato di molti dolori. In breve, egli fu cittadino benemerito, dottissimo giureconsulto, padre di famiglia amorosissimo: spese così degnamente i lunghi anni vissuti, e meritò più che non ebbe. Non sono molti giorni, e noi lo vedemmo per la città, bello ed aitante nella sua canizie: pareva promettesse di rimanere per molto tempo il decano venerato del nostro foro, quand'ecco, assalito da acuto morbo, in poco d'ora, egli è spento. Ah! come si assottiglia ogni giorno di più la fortissima legione dei veterani della libertà! Con Carlo Ginaldi si è perduto una delle più belle e stimabili figure del nostro Abruzzo: meritamente l'hanno accompagnato nel sepolcro la stima e il compianto universale. Ma la parte migliore di lui, che è nella memoria delle sue virtù, lungamente cara ed onorata fra noi, a conforto della famiglia, ad esempio dei nepoti; e farà desiderare che molti lo somiglino. (G. De Benedictis).

    1877

    Celli Bonaventura, medico (17-1-1877). Un altro cipresso è spuntato...! Una nuova fossa si è aperta...! Bonaventura Celli non è più...! Non toccava ancora l'ottavo lustro, quando l'inesorabile Parca volle reciso lo stame di sua vita per rapirlo crudelmente alla scienza, all'affetto degli amici, alla riconoscenza dei suoi infermi. Egli nacque in Castelli nell'Abruzzo teramano, e compiti gli studi letterari e filosofici in questa città, andò in Napoli per educarsi nelle scienze mediche. Quivi, avido di sapere, e dotato di squisito criterio, non si fè adescare dalle blandizie della giovinezza e dai pregiudizi di viete dottrine, ma tutto si dedicò allo studio dei principi della nuova scuola naturalistica, propugnata dall'illustre professor Cantani, che gli fu maestro. Per lo che, fondato l'Ospedale Clinico, ivi trasse gran parte della sua faticosa esistenza, scrutando con forti e seri propositi i più reconditi fenomeni dell'umana organizzazione. L'infaticabile zelo per la scienza gli fruttò l'ammirazione dei compagni e la stima dei maestri, onde venne, appena conseguito il diploma dottorale, chiamato in qualità di assistente nella 2a Clinica di quella R. Università, e poscia elevato al grado di coadiutore. Il ricettario ed i rendiconti clinici, da lui pubblicati nel 'Morgagni', attestano a sufficienza quanta utilità egli avesse tratto dalle perdurate fatiche, e come ben presto salito sarebbe ad alta rinomanza fra i cultori delle mediche discipline. La simpatica semplicità dei suoi modi, la mitezza dei costumi, la modestia nel discutere coi colleghi, la cortesia usata cogli amici o cogl'infermi gli legarono tutti i cuori; di guisa che molti studenti accorsero alle sue private lezioni, e sovente fu invitato a consulto da rinomati medici di Napoli o delle provincie. Ma il tuo destino inesorabile o dolce amico, era già compiuto!... L'alba del 13 corrente ti rinvenne cadavere dopo breve e crudel morbo, ribelle a tutti i mezzi dell'arte, che gli amici ed i maestri con fraterna premura di andarono apprestando. Alla tua cara rimembranza sia adunque pace, e conforto alla desolazione dei tuoi amici e congiunti il pensiero, che la tua tomba non sarà mai vedova di affetti; perocché l'Abruzzo ricorderà con orgoglio il tuo nome, ad esempio della gioventù studiosa. (Dottor Pasquale Pirocchi). [appr.]

    Badia Errico, architetto, insegnante, politico, Napoli (28-2-1877). Giovedì furono celebrati i funerali del compianto architetto Errico Badia nella chiesa di S. Matteo, ove lessero discorsi i signori De Benedictis e Pannella: pubblichiamo le parole del prof. De Benedictis: Se la lode e il compianto dei buoni sono cose desiderate da chi lascia la terra: come se in ciò rimanesse viva la sua parte migliore; non poteva quel dolce e mesto conforto venir meno, o signori, alla felice memoria di E. Badia. E meritamente; perché egli fu nome egregio, e seppe con la vita laboriosa e la dolcezza dei costumi, procacciarsi la stima e la benevolenza di ognuno. Ed ora il dispiacere generale, onde si lamenta la sua fine immatura, è chiara testimonianza de' molti pregi di quell'anima benedetta: e questo rende più vivo il grandissimo dolore della famiglia sua, e accende in noi, ora più che mai, il desiderio di lui. Vi sono, o signori, virtù eroiche e sublimi, esercitando le quali in pro della patria, l'uomo si rende glorioso ed immortale. Ma queste virtù, appunto perché sì eccelse, sono rarissime; né sempre è data a noi l'opportunità di metterle in opera. Ma la probità, la modestia, la gentilezza, l'affetto e l'interezza del carattere possono e debbono essere ornamento della nostra vita cotidiana. Di queste virtù meno vistose delle prime, ma non belle ed utili al mondo fu ricco davvero E. Badia. Oh s'io potessi, come vorrei ritrarre di cuore l'immagine di questo bravo e perfetto gentiluomo! Vorrei mostrare la bella armonia ch'era nelle facoltà dell'animo suo, ove rifulgevano, sopra ogn'altro, la rettitudine e la bontà. Egli fu tale che, in tanta vicenda di casi, quanta ne vide il nostro paese da mezzo secolo in qua, nessuno ebbe menomamente a dolersi di lui, moltissimi a lodarsi di favori o di benefizii ricevuti:  e fu in ogni tempo e in ogni suo atto integerrimo cittadino. Dedicatosi fin da giovane agli studi d'ingegneria ed architettura, esercitò la sua professione con zelo e perizia non comune. Sostenne inoltre degnamente cariche ed uffici civili. Fu prima del 1860 deputato provinciale delle opere pubbliche; dal 60 al 62 fu consigliere nel comune ove per alcuni mesi funzionò da sindaco, e fu ufficiale della guardia nazionale; fu poi membro della deputazione teatrale, architetto del municipio, delegato del governo nella valutazione dei beni demaniali; e insegnò nella Scuola tecnica disegno lineare, e nel R. Istituto geometria pratica e disegno di costruzioni; sempre esatto ne' suoi obblighi, sempre equo ed affabile con tutti. Ma ciò che è più degno di ricordanza si è come, e in questi uffizi e nel lungo e delicatissimo esercizio della sua professione, non solo ebbe lode, ma quello che è più (notevolissimo in questi tempi) ne uscì sempre con le mani nette e con fama illibata. Come architetto rimangono di lui parecchi belli edifizi: in questa città i palagi de' signori Macozzi, Pirocchi e Rossi, l'Istituto tecnico e il convento dei Cappuccini, che si vien riducendo ad edifizio di pubblica istruzione. Né solo fra noi, ma anche fuori sono stati eretti palagi e casini con i suoi disegni. E forse ciò non è il meglio ch'egli ha lasciato; essendo risaputo che esistono nel suo studio particolare, pregevolissimi disegni, tra quali sono quelli secondo cui dovrebbero essere decorati ed abbelliti i luoghi principali di questa città. Ricorderò io ora quanto egli abbia bene meritato nell'insegnamento che dette nelle nostre scuole? Ciò sanno appieno i suoi giovani alunni, i quali l'ebbero carissimo, perché fu con loro, più che maestro, padre ed amico; ed egualmente caro e stimato fu da tutti i suoi colleghi. Non si può senza profonda commozione ricordare gli ultimi mesi che fu tra noi. Assalito da morbo insidioso, che ne disfaceva lentamente la vita, egli pur continuava nelle sue lezioni, forzando sé stesso; quasi avesse voluto coll'assidua applicazione nascondere alla vecchia madre, alla moglie, ai figli, a tutta la famiglia dilettissima di cui era il sostegno, il suo cuore lacerato: conscio oramai del fato crudele che il trascinava verso il sepolcro. E pure in tanto martirio del cuore non mai gli venne meno la serenità dell'animo; la quale conservò fino all'estremo, quando in Napoli, ove era ito per tentare l'ultima prova di salvezza, il dì 17 Gennaio, nel 63° dell'età sua, chiuse gli occhi per sempre, lungi dal suolo natio, e dai figli amatissimi, ov'era riposto ogni suo bene, e tutto il cuor suo. Così E. Badia finiva il lungo patire; ma di lui non tutto è perduto, non potendo perire la ricordanza di quest'uomo egregio, che fu un vero ed inimitabile esempio di bontà. Vivrà nel cuore della famiglia, degli amici, e di quanti pregiano la gentilezza e l'onestà dei costumi: e nel nostro Istituto, in nome del quale io son venuto a dire al nostro collega estinto il vale estremo, la sua memoria rimarrà a lungo cara ed onorata. (prof. De Benedictis)

    Balestra Luigi, patriota, insegnante (6-6-1877). Colui che nel 1848 rimaneva ferito a Vicenza, colui che nell'esilio guadagnava il pane dipingendo con la mano sinistra, colui che sapiente, premuroso e gentile insegnava lingua e disegno; è mancato ai vivi la sera del 3 giugno 1877. Ebbe onestà, probità, patriotismo e valore pari alla modestia; e visse allo studio, al lavoro, alla famiglia, alla Patria. Il mondo a Lui, perché povero, fu tutt'altro che largo di onori e di beni: ma almeno in Lui non ebbe infame insulto la povertà onorata. Unico conforto è che i buoni che lo conobbero ne sentono dolorosamente la perdita: ché lasciar lutto e desiderio di sé è premio dovuto alla sola virtù.

    Felici Gioachino, patriota, impiegato, Teramo (22-8-1877). La sera di venerdì un improvviso malore colpiva nelle logge del caffè Roma il sig. Gioachino Felici, impiegato nell'ufficio di P.S. Gli furono apprestate le più amorevoli cure dal prefetto, dai suoi colleghi che trovavansi a passeggiare in piazza. Disgraziatamente però il povero Felici spirò nel mattino seguente. Fu accompagnato al cimitero da quasi tutte le autorità che compiangevano la perdita improvvisa di un funzionario, patriota di vecchia data. Egli fu, insieme alla sua famiglia, tra i più perseguitati dalla tirannide borbonica. Incarcerato, relegato a Ventotene ed a Ponza, sopportò con fierezza i patimenti più duri. Guardia mobile e volontario fece pure il suo dovere. Abbiamo dunque perduto un altro della nobile e gloriosa schiera di patrioti, che gettarono il loro sassolino per questo grande edificio dell'italità Unita!...

    Ferri Andrea, patriota (29-12-1877). E' morto Andrea Ferri. Colpito da improvviso malore all'alba del giorno 24 dopo poch'istanti non era più! Fece parte della falange di quei generosi, che negli anni 1860, 1866 e 1867 accorsero in difesa della Patria. Questo breve ricordo è il più bell'elogio, che possa farsi alla memoria di lui. (A.F.)

    1878

    Lupi Giuseppe, architetto, Teramo (2-3-1878). Ieri, nelle ore pomeridiane, un mesto corteo in cui notavansi il capitolo, la rappresentanza comunale, la congrega di carità, gl'ingegneri agronomi, la banca nazionale, la deputazione dei pubblici spettacoli ec. ec., accompagnava all'ultima dimora la spoglia mortale dell'ing. cav. Giuseppe Lupi, colpito d'apoplesia il 17 or caduto mese. Di famiglia marchegiana, ha esercitato per moltissimi anni nella nostra provincia la professione d'architetto, e molti pubblici e privati edifizi furono da lui disegnati. Coprì parecchie cariche, e diresse i lavori dell'esposizione abruzzese nel 1870 in questa città. Nella chiesa ricordò brevemente le virtù del defunto il cav. Campana.

    Pistilli Francesco, avvocato, politico (22-5-1878). Dobbiamo registrare una nuova sventura. Ieri un numeroso corteo accompagnava all'ultima dimora l'avv. Francesco Pistilli, buon amico ed ottimo padre di famiglia. Ha coperto parecchie cariche nella nostra città: antico impiegato nella Camera notarile, si dié poscia all'esercizio della professione. Fu deputato teatrale e consigliere comunale parecchie volte. I parenti, gli amici, i colleghi rimpiangono questa perdita che immerge nel dolore una numerosa famiglia.

    Stanchieri Donato, operaio meccanico (24-7-1878). Il 22 corrente, dopo breve malattia, moriva un bravo operajo meccanico, Donato Stanchieri, di cui tutti rimpiangono la perdita. Nato il 20 settembre 1820, cooperossi con tutta la forza al benessere della classe operaia. Fu operajo probo, ed aveva diritto a miglior sorte. La Società Operaia di Teramo, di cui fu uno dei fondatori e cooperatori, avrebbe dovuto tributargli un qualche onore, accompagnando il cadavere all'ultima dimora!

    Malagrida Albano, patriota, Castellamare Adriatico (14-8-1878). Vittima dell'uragano! - Castellamare adriatico, 11 agosto 1878 - In sul far della sera del dì otto scorso il terribile uragano che ha desolato molto territorio abruzzese, ebbe anche qui a scoppiare imperversando con forte acquazzone e lampeggiare non interrotto. La nostra campagna non soffrì per buona ventura, ma una lugubre scena si compiva in una strada ove, per l'acqua che precipitava dalla sovrastante collina, si era formato un torrente. Albano Malagrida, sottotenente in riposo del 40° reg. fant. dell'esercito italiano - che avea casa proprio in questa via, mentre vi si riconducea, ignaro del pericolo, dalla irrompente fiumana venia travolto, e fatto vittima. Era bravo ed onest'uomo - e vero patriota! - Giovinetto lavorò nel commercio - e da questo passò volontario nelle fila de' combattenti del 48 e 49, per tornar poscia al lavoro della vita commerciale. Le primarie case di Napoli, Torino, Venezia, Genova l'ebbero - e per conto di quest'ultima imbarcatosi sul Brigantino Emilia naufragò nel Mississipì, e salvatosi avvinchiato al collo di robusto marinaio che menollo a riva dopo tre lunghe ore di nuoto. Entrambi nudi ramingarono per due giorni cibandosi di nocicocco, in sino a che a caso passando colà una barca peschereccia non l'ebbe a trasportare a Nuova-Orleans. Viaggiò l'Italia a palmo a palmo, e buona parte d'Inghilterra, Francia, Spagna, Turchia ed Africa, ove passò il deserto per arrivare a Gerusalemme. S'ebbe a ripresentare soldato nel 59 fra le fila dell'esercito piemontese, e da soldato combatté nel 60. Promosso ad ufficiale, fa' bella pruova nel 66. Decorato di varie medaglie commemorative ed al valor militare, dopo una vita tempestosa e maleandata in salute godeva in questo lembo di cielo gli ozii della campagna beato dell'amore di una donna e amato e stimato da quanti lo conoscevano, perché bravo onest'uomo e patriota vero! Vecchio soldato sentiva l'onor militare in modo possente, e dicea sempre, morire contento or che la sua Patria era libera! - La sua salma fu accompagnata all'ultima dimora da un plotone di soldati gentilmente mandato dal comandante la Guarnigione di Pescara, da parecchi amici e dal popolo. - Il prete, questa gente che non perdona mai, sdegnò concedere l'onore (ironia!!!...) della chiesa e dell'accompagnamento! Meglio così! Ché mal vanno assieme chi ha redenta la Patria e chi la vuol distrutta.

    Sebastiani Francesco, deputato, Giulianova (31-8-1878). Martedì (27) alle ore 10 antimeridiane nella sua tenuta di Giulianova, moriva dopo lunga malattia, il comm. Francesco Sebastiani, ex deputato al parlamento. La sua fine prevedevasi da qualche tempo, e rammaricava moltissimi, i quali, anche non essendo suoi amici politici, non disconoscevano però i pregi non pochi dell'animo suo. Successore nella deputazione politica del collegio di Teramo al sig. Urbani, che era stato chiamato alla Corte d'appello, sedette alla Camera sino alla XII legislatura, rendendo utili servigi alla provincia e specialmente al suo collegio. E pertanto approviamo di tutto cuore i nostri amici di Montorio, i quali, memori che oltre il rogo non vive ira nemica, unanimi presero parte agli onori funebri resi solennemente al loro avversario politico. [appr. web]

    Ciccarelli Luigi, Castellamare Adriatico (23-10-1878). Ci scrivono da Castellamare adriatico in data 16. Stamane alle 10 un mesto convoglio funebre seguito da numeroso accompagnamento di amici recava all'ultima dimora la salma di Luigi Ciccarelli, che nel mezzo del cammino della vita era rapito all'affetto della famiglia e degli amici inconsolabili. La sua vita fu combattuta dalle contrarietà di un destino avverso. Giovane di una intelligenza non comune egli superando a Napoli con ammirazione di tutti due difficili concorsi, ottenne l'impiego di Controllore di dazii diretti. La rivoluzione del 1860 però, per una di quelle misure tante volte inevitabili, dalle quali, purché il reo non si salvi, il giusto e l'innocente sono pregiudicati, fu troncata la sua carriera, nella quale le rare qualità di che era adorno lasciavano preconizzare si sarebbe molto distinto. Affranto da questa e da altre domestiche sventure, piuttostoché vivere negli ozii dalle cui attrattive tanto facilmente la gioventù è sedotta, egli chiese ed ottenne l'impiego nelle strade ferrate meridionali sperando di lungamente dividere in pace il frutto del proprio lavoro con la giovane sposa e col bambino che era l'idolo suo. Però era scritto lassù che neanche di questa pace egli dovesse godere, ed un male che non perdona lo trasse lentamente al sepolcro nel quale egli scese con la rassegnazione del giusto e col pieno conforto di una fede intemerata!... Se tu non leghi, o Luigi, col tuo nome il ricordo di una fama illustre, perché il volere del fato ti fu avverso, tu lasci però, nell'animo de' tuoi parenti, de' tuoi amici, e de' tuoi compagni il ricordo di un cuore eletto, di un'anima incorrotta!... Il compianto di tutti ti accompagna nel supremo passaggio, mentre e parenti ed amici con la bocca di Peppino, del tuo prediletto angioletto, ti mandano l'estremo saluto che parte dal fondo del cuore, e così vivi in pace la tua vita eterna.

    Fasciani Giovanna (18-12-1878). Quantunque con ritardo annunciamo con rammarico la morte della signora Giovanna Marozzi nata Fasciani, la cui vita non breve (83 anni) fu un continuo martirio. Orbata del marito a 25 anni, si trovò gravata ma non oppressa dalle cure d'una numerosa famiglia, ch'essa educò a liberi sensi. Nel 1848 i suoi figli furono tra i primi a sollevare il grido di libertà, ma uno di essi, quando il Borbone spergiurò la fede giurata venne carico di catene nel bagno di Pescara, condannato a 24 anni di ferri, e l'altro andò ramingo per sottrarsi a pene più gravi. Il povero Francesco, a tempi migliori, fu chiamato dal governo nazionale ad una Procura generale, ma non passò molto che l'egregio moriva pazzo nel Manicomio di Pesaro! Povera madre! Fu questo il dolore che più le trafisse l'anima. Di lei si può dire che non pruovasse mai gioja vera! E' questa l'epigrafe della sua tomba onorata.

    1879

    Cianci Carolina, Teramo (20-1-1879). La notte del 22 corrente moriva in Teramo la signora Carolina Cianci nella non ancor decrepita età di 64 anni. Fu della schiera di quelle donne, a cui il martirio politico ebbe un eco incessante. Vide imperterrita suo marito Giuseppe cacciato in fondo al carcere e poi relegato a Ponza; ed essa stessa scampò per miracolo la prigionia. Donna di rare virtù, ha il compianto universale, giusto compenso a coloro che si consacrano in vita alla famiglia ed alla patria.

    Mariotti Nicola, farmacista, Pianella (8-2-1879). Suona l'alba del 1 febbraio e lugubri rintocchi di campana annunziano ai pianellesi che il cittadino Nicola Mariotti non era più. Mesto si sparse un fiore e calda si versò una lagrima sul feretro di lui, assai presto rapito all'amore de' suoi, alla gratitudine del paese, all'affetto di moltissimi amici!... Nato egli di onesti genitori, educò la mente ed il cuore a sagge massime, amò e stimò tutti, e tutti lo stimarono e riamarono di pari amore. Vestito la mente de' nobili studi delle scienze naturali, ed uscitone farmacista, esercitò la professione con lode, coscienza ed onestà. Anima buona, morte ti colpì inaspettatamente, ma sempre cara rimarrà impressa nella mente degli afflitti la memoria di te: Non valgono gli anni a cancellar lo scritto. Venite meco pertanto, o comuni amici dell'estinto, e porgete una parola di conforto alla famiglia dolentissima, e con essa dividete il vostro pianto. (Un amico)

    Bucci Vincenzo, politico, Giulianova (12-2-1879). Il giorno 8 del corrente ad un'ora pom. dopo breve e violenta malattia cessava di vivere in Giulianova il cavaliere Vincenzo Bucci. Fornito d'ingegno non comune e di sufficiente coltura intellettuale fu versato in special modo nelle dottrine amministrative. Rivestì diverse cariche pubbliche, fra le quali quelle di consigliere comunale, presidente della Congrega di carità, sindaco e delegato scolastico mandamentale. Venne infine dal real Governo decorato della Croce cavalleresca dell'ordine mauriziano. Marito e padre affettuosissimo, morendo in età in cui non si dovrebbe morire, lasciava in mezzo ad un dolore, che non si descrive, giovane moglie e tenera prole, che tanto l'amavano e lo piangono tanto. Emilia e Clelia, care bambine, voi non vedrete più tornare a sera il diletto genitore! Voi non avrete più i suoi amplessi, i suoi baci! Voi non sarete più colmate da lui delle consuete carezze, povere bambine!... Egli è morto!... e la terra gli sia leggera. (B.D.L.)

    Lombardi Giovanni, impiegato pubblico (12-2-1879). Sulle prime ore del giorno 7 corrente mancava ai suoi cari il cav. Giovanni Lombardi dopo lunga e penosa malattia. Come cittadino adempì con zelo le funzioni di direttore del Demanio, nella cui qualità, dopo essere stato insignito dell'ordine di cavaliere di S. Maurizio per l'età tarda si ritirava dalla vita pubblica. D'indole franca e generosa avea sul labbro ciò che tenea nel cuore. L'onestà del suo carattere, ed il suo umore allegro lo rendevano caro a chiunque lo avvicinasse. Benché vecchio d'età fu sempre giovane di mente e di cuore: non mai bugiardo il suo affetto. Nei suoi modi, nel suo tratto, e nella sua persona benché trasformata dagli anni, si ritrovava sempre il tipo del perfetto gentiluomo. Fu amico più che padre dei figli suoi, a cui parve baleno quella vita così lunga. Affettuoso consorte fu alla moglie vero compagno della vita. Ovunque lasciò un nome onorato, e solo questo potrà lenire l'immenso dolore dei figli e della moglie inconsolabili per si grave sventura (S.)

    Vicini Biase, patriota, Loreto Aprutino (5-3-1879). Una rispettabile esistenza si è spenta in Loreto aprutino: Biase Vicini, dottore in medicina e in legge, nella grave età di 83 anni da crudo morbo sopraffatto, la sera del dì 27 febbraio ultimo rendeva l'anima a Dio. Uomo savio, e di non mediocre ingegno dotato, informò l'animo ai nobili sensi di patriottismo e di civile concordia. Pianse la Patria oppressa, e quando la tromba della redenzione echeggiò sulle ausonie contrade, il suo luogo natio lo salutò fra la schiera di coloro, che seppero elevarsi alla nobile aspirazione di una Patria libera ed indipendente. Amò indefessamente lo studio delle amene lettere e della scienza filosofica, e dell'una e dell'altra sapeva con fino discernimento discorrere. Coltivò l'amicizia di uomini stimabili per ingegno e coltura, e fu da questi tenuto in conto. Amò la sua famiglia ed ebbe cura di essa, che di tutto cuore

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