Cucina Mania. Dire, fare, mangiare: dal Vecchio Testamento a oggi
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Book preview
Cucina Mania. Dire, fare, mangiare - Francesca Gissi
© goWare2013
ISBN 978-88-6797-086-5
Redazione: Valeria Filippi
Copertina: Lorenzo Puliti
Sviluppo ePub: Elisa Baglioni
goWare è una startup fiorentina specializzata in digital publishing
Fateci avere i vostri commenti a: info@goware-apps.it
Blogger e giornalisti possono richiedere una copia saggio a Maria Ranieri: mari@goware-apps.com
Made in Florence on a Mac
L’editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali non gli è stato possibile comunicare, nonché per eventuali involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle fonti dei brani riprodotti nel presente volume.
Scene dei film degli intermezzi (1 minuto):
Un americano a Roma di Steno
Big Night di Stanley Tucci e Campbell Scott
La finestra di fronte di Ferzan Özpetek
Ricette d’amore di Sandra Nettelbeck
L’appartamento di Billy Wilder
The Swedish Chef
Fellini Satyricon di Federico Fellini
Ogni cosa è illuminata di Liev Schreiber
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Un americano a Roma di Steno, Italia 1954
Nell’immaginario comune questa resta tra le scene più esemplificative dell’italianità esterofila del dopoguerra. Nando (Alberto Sordi) è un romano verace, che spera in un futuro migliore e sogna un’America che conosce soltanto attraverso i film di Hollywood. Circondato dai poster, imita le voci degli attori del grande schermo e tuttavia non tradisce l’amore per le sue origini più vere: il cibo, la pasta.
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Premessa
Che cos’è la cucina? Una disciplina, fatta di insegnamenti da mettere in pratica scientificamente e con precisione, o una materia più assimilabile a un’arte manifatturiera, dove conta di più la pratica e l’esperienza personale?
Un’arte nelle mani sapienti di pochi e destinata a palati sopraffini, o una passione che può essere praticata da e a beneficio di tutti?
È la perfetta composizione degli ingredienti di un piatto, che mette avanti a tutto presentazione ed estetica, oppure qualcosa che ha più a che fare con la ricerca del gusto, lo studio sui sapori e sugli abbinamenti dei cibi? [Figura 1 – A proposito di alchimie]
Ha a che vedere con la chimica delle reazioni che avvengono tra gli elementi combinati tra loro e a contatto con le papille gustative, o forse piuttosto con la fantasia, l’estro e la sensibilità dello chef? [Figura 2 – L’estetica prima di tutto]
Big Night di Stanley Tucci e Campbell Scott, USA 1996
Primo e Secondo Pileggi sono due fratelli cuochi di origine abruzzese ed emigrati negli Stati Uniti d’America, dove hanno aperto un ristorante in una cittadina della East Coast. I due fratelli, molto diversi tra loro, si scontrano su come gestire il locale: Primo (il maggiore), che è lo chef, è molto legato alla tradizione della cucina italiana, e non vuole scendere a compromessi, mentre Secondo (che funge da maître), cerca di accontentare i gusti dell’ancora sparuta clientela, che ha un’idea distorta della tradizione culinaria.
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La cucina ha fatto boom
Sarà colpa dei cuochi, ormai diventati delle star che affollano le trasmissioni televisive, sarà l’iperproduzione editoriale sull’argomento, che non conosce battute d’arresto da decenni – anzi pare aumentare (i libri di cucina sono tra i più venduti, forse ormai i pochi rimasti che ancora interessano al grande pubblico) – il fatto è che saper cucinare oggi è diventato un imperativo categorico e il momento di gloria dei fornelli è sotto gli occhi di tutti.
Riviste che trattano qualsiasi argomento ospitano una rubrica che parla di cibo almeno una volta al mese, per non parlare dei telegiornali, che tra un fatto di cronaca e l’andamento dello spread, in 5 minuti informano la casalinga di Voghera su cosa sia trendy e chic portare in tavola a Carnevale e su come cuocere perfettamente un tacchino di dieci chili per la festa del Ringraziamento. [Figura 3 – Signore e signori, buonasera]
Ogni canale tv propone trasmissioni dedicate a cucina e dintorni ormai quasi a tutte le ore, e nei programmi così detti contenitori
almeno uno spazio è sempre consacrato al cibo e ai suoi affini. Fioriscono nuovi format tv e talent show popolati indistintamente da vip travestiti con grembiule d’ordinanza e persone comuni che, armate di schiumarola, si cimentano in trionfi di broccoli serviti su letti di vellutate di cardamomo in salsa marinata con riduzione all’aceto balsamico, o in poesie di cime di rapa all’anice stellato con dadolate di ratatouille in crosta di sale rosa dell’Himalaya.
Le librerie dedicano scaffali e scaffali, interi piani alla sezione cucina e ce n’è davvero per tutti i gusti: da quella per il principiante a quella riservata all’esperto; dalla fusion all’alta pasticceria, e poi la salutista, la tradizionale, la regionale, l’etnica, la vegana, l’erotica, e così via.
Nascono in ogni scuola, spazio culturale, palestra attrezzata che si rispetti, corsi, seminari, workshop, insomma: ormai la cucina è ovunque, sempre presente e non molla lo scettro di imperatrice dell’audience, il suo share è altissimo e ancora non ha stancato.
Per non parlare del web, in cui la moda della presina
impazza. Provate a digitare sulla tastiera del vostro computer la parola cucina: si aprirà un elenco sterminato, centinaia tra blog, siti specializzati, articoli, rubriche, riviste online e tutorial che seguono passo passo i progressi del neofita. È così: ovunque troviamo la dimostrazione che quella che fino a pochi anni