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Bruciateli vivi
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Bruciateli vivi

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Aveva deciso di lasciare la casa editrice. Avrebbe spiegato a Marchetti che quel capitolo della sua vita era finito e che si sarebbe rimesso alla ricerca di lavoro. Era stata una bella esperienza, ma non aveva più ragione di continuare.
L'idea di Marchetti gli era sembrata una gran cavolata. Quel ragazzo era solo un tipo un po’ scoppiato che non aveva la più pallida idea di come si scrive un libro. Cosa avrebbero ottenuto da uno che distrugge i libri invece di leggerli o scriverli? Era una storia che sapeva troppo di Fahrenheit 451 e ormai quel romanzo era stato riprodotto in tutte le salse. In ogni caso, era incuriosito e perfino attratto dall'idea di un gran falò di libri.

Da Bruciateli vivi è tratto l’omonimo cortometraggio scritto da Fabio Mercanti e Luca Guerini e diretto da Luca Guerini. Con Cinzia Damassa, Cecilia Finetti, Pietro Fornaciari, Francesco Mei, Alberto Pagnotta, Alessandro Sardelli, Antonio Tricamo.
Collaboratori tecnici: Nicola Pascucci, Alex Cavuoto, Giacomo Bertozzini, Costanza Angelini, Kevin Magnani.
LanguageItaliano
Release dateJun 28, 2017
ISBN9788869091971
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    Bruciateli vivi - Fabio Mercanti

    BRUCIATELI VIVI

    fabio mercanti

    Capitolo primo

    «…e non guardarmi con quella faccia! Lo sai cosa c’è in questo? C'è la storia di un uomo che si presenta davanti a un altro uomo per ucciderlo, tira fuori la pistola e…è scarica! Vi rendete conto? Un capolavoro della letteratura italiana, un capolavoro! Scherziamo? Sai cosa ci faccio io di questo capolavoro? Ecco cosa ci faccio!» e lanciò il libro nel fuoco.   «Vediamo la vostra indifferenza, voglio vedere se anche tra le fiamme continuate a comportarvi come marionette! E non guardarmi con quella faccia!»

    La madre lo guardava, poverella. Il Signore le aveva mandato solo quel figlio e di sicuro suo marito non ne aveva chiesti di più. Nel crescerlo ci aveva messo tutto l’amore e l’attenzione possibile, l’aveva fatto studiare e mangiare bene. Il ragazzo usciva spesso insieme a una comitiva di amici. Ragazzi per bene, gente di cui fidarsi che non aveva mai dato segni di squilibrio. Mai nulla che somigliasse a quello che aveva davanti.

    «E questa invece, è la storia di una che spende e spande e cornifica, finisce i soldi e s’avvelena: quasi cinquecento pagine, quante saranno? Tutte queste pagine per una boiata! E questo, fai attenzione…anzi, fate attenzione tutti…questo Flaubert è uno degli scrittori più importanti che siano mai esistiti, e mi fa schifo! Tutti credono che nei libri ci siano cose importanti, da conoscere, tanto importanti che uno nemmeno s’accosta per paura di rovinarle. Invece no! Nei libri c’è un sacco di merda! E tanto più ti dicono che sono buoni, tanta più merda c’è!» e anche Madame Bovary finì nelle fiamme.

    Era da poco tornato da Firenze, aveva sostenuto qualche esame con successo e adesso voleva rilassarsi qualche giorno prima di rimettersi a studiare. A dire la verità era un po’ di tempo che lo sentiva giù di morale per telefono. Niente di drammatico: lo stress degli esami e il caldo della città, niente di che. Era tornato a casa, sembrava felice, non c’era da aspettarsi una cosa del genere.

    Travolta dal dolore, la madre pensò di chiamare un medico o un esorcista. No, il demonio fa bestemmiare o uccidere, mica bruciare i libri, pensò. Quindi decise di chiedere aiuto a qualcuno che risolvesse scientificamente la situazione.

    «Eccolo! Ah, ti stavo aspettando mio caro!» ricominciò il ragazzo afferrando un libro. «Era tanto tempo che non ti stringevo tra le braccia, tra le mie dolci manine, nelle mie tenere dolci mani…» e intanto lo stropicciava tutto con furia e lo azzannava con i denti e sputava a terra schifato. Poi gettò violentemente tra le fiamme quel libro dalla copertina completamente bianca.

    Intanto i vicini uscivano fuori dalle case e,

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