Stringhe & corsetti
Di Allie Walker
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Anteprima del libro
Stringhe & corsetti - Allie Walker
STRINGHE E CORSETTI
Diario di viaggio di una Dannata Mente
Di Allie Walker
Ed eccomi qui anche stasera, a pensare, come sempre persa dentro la mia mente. Dannata mente.
Che non si ferma, sempre in fermento, sempre in cerca di nuove emozioni, di fresche sensazioni, di calde passioni, di assurdi dolori, di piacevoli amori.
Macina pensieri, spreme parole. Immagini varie e colorate si susseguono disordinate, flash inconsulti della mente. Dannata mente.
Afferro l’ultima immagine, la fermo dentro la mente. Provo a dare una spiegazione, tento di assopire un’emozione, mentre il cuore in tumulto, pompa calore, che pervade le membra…
Improvvisamente tutto si sveglia, tutto si allerta, la mente già prima in fermento agita ora anche il corpo, l’anima si scalda e le mani corrono veloci.
Pelle infuocata ad accoglierle, liscia e vellutata, profumata di lussuria, odorosa di eccitazione, inebriante aroma che satura i sensi.
Pensieri confusi. I miei. Di una… Dannata Mente.
Elucubrazioni di viaggio
I miei pensieri nascono spesso durante i miei viaggi in treno, in compagnia del mio IPad e della mia musica, Una playlist scelta, riveduta e corretta con il mio viandare e il mio crescere
. Mi isolo dal mondo che mi circonda, mi faccio domande e come Marzullo mi rispondo da sola, tanto so che mi darò ragione (eh eh eh). Pensate a quando mi sono chiesta il perché della vita, della mia soprattutto e degli uomini che ho conosciuto sbattendoci, spesso, contro. Ne è venuto fuori uno scritto un po’ strano, come me, ma tanto io non sono normale, lo so…
Da cosa siamo nati? Siamo animali? Deriviamo dalla scimmia? Cosa caspita siamo? Eccole qua le domande , sono solo le prime, non si fermano qui, ne ho tante altre e quasi nessuna risposta. Quello che ho, sono tante parole e di getto voglio sparare tutte le cartucce del caricatore. Occhio a scansarvi se pensate di essere chiamati in causa, provate a fare come l’orso del tiro al bersaglio sui videogiochi di una volta.
Allora… comincio. Da cosa siamo nati? Deriviamo dalle scimmie? Se si, tutto mi sta bene, capisco molte cose (ma anche no), capisco che non ci siamo ancora evoluti del tutto e pecchiamo, spesso, di stupidità, di desideri repressi, di orgoglio smisurato, di ego
insuperabile, di egoismo, di violenza, di odio; diamo la colpa agli altri dei nostri insuccessi, l’invidia e la gelosia la fanno da padrone. Di tutte le razze degli animali, siamo la peggior specie.
Il problema più grosso, nei miei pensieri, arriva quando torno indietro di qualche anno, tanti per la verità, e ripenso agli insegnamenti biblici e catechistici della mia infanzia. Se siamo stati creati da Dio, che ha piazzato due esseri nel bel mezzo di un paradiso terrestre, ecco che mi vengono subito le ombre. Ho un dubbio: il Signore, quando ha visto come gli era venuto l’uomo, genere maschile intendo, ha preso una costola e ha creato la donna pensando di riuscire a fare di meglio? Vai a saperlo! Comunque, sti due stavano una meraviglia nell’Eden, come si può facilmente leggere nelle scritture, perché è arrivato quel cazzo di serpente a porgere una mela ad Eva proprio non lo capisco. Non poteva star tranquillo e farsi gli affari suoi, quel cretino invertebrato? Da lì, se così fosse, sono nati tutti i nostri guai e l’uomo, sempre genere maschile, ha avuto la disgrazia di prendere il peggio di tutti i mali che Dio poi ci ha tirato addosso. Hanno provato ad usare il cervello, ma, visto quello che hanno combinato in passato e combinano tutt’ora, non lo hanno usato al meglio. Guerre, vizi, ozi, distruzioni e chi più ne ha più ne metta. Oggi, dopo aver fatto da spettatrice per tantissimi anni, la donna si è emancipata e spesso occupa posti migliori rispetto ai nostri amici uomini, nonostante molte di queste donne all’apice del successo si trovino un uomo solo perché il vibratore non riesce a tosare l’erba.
Premetto che non sono femminista, mi va solo di rompere i coglioni, sono in treno, da sola, e ho solo le parole e l’IPad a farmi compagnia (l’ho detto all’inizio, ma volevo ricordarvelo, non si sa mai). Nella mia vita ho incontrato diversi uomini e, da sfigata come sono, la fortuna sta sempre dietro l’angolo ma io devo ancora trovare quello giusto, ho incontrato il peggio della specie.
Ho tutta una teoria sugli uomini. Molti sono come i parcheggi, i migliori sono già occupati; quelli che non lo sono, preferiscono una vergine, non gradiscono le critiche, permalosi peggio di una checca; se sono carini e gentili hanno già un ragazzo!
Allora mi consolo e rimango da sola ad osservare. Tra quelli che ho frequentato, quasi tutti sbagliavano di continuo, avendo anche il dono di perseverare (io non sono da meno, eh). Sta di fatto che clitoride, anniversario e water per loro erano sempre optional da usare ogni tanto, non centravano mai il momento e il posto giusto.
I preliminari? Secondo loro, mezzora di suppliche, cinque minuti di gemiti e grugniti, e la soap opera sul più bello finisce e riprende alla prossima puntata, alla stregua di una tempesta di neve: non sai quando viene, quanti centimetri ti darà e quanto tempo dura.
Concludo sta parata di scemenze (era solo per rompere il ghiaccio, poi arriva anche di peggio)…
Gli uomini sono come le ciambelle, non sempre vengono perfetti (le donne anche, eh). Io, come già espresso diverso tempo fa, ma lo ribadisco, preferisco i cani, come il mio Ugo per esempio: dopo un anno che sta con me, quando mi vede si eccita ancora e mi fa le feste.
Dal treno in corsa… Baci e abbracci!
Non sono normale
Non sono normale, lo so
Guardo il mondo con occhi diversi
Attraverso un prisma distorto
Ne buio inesplorato da altri
Trovo la mia gioia
Ed è fonte di una velata follia
Non sono normale, lo so
Guardo tutto con gli occhi del cuore
Rivelano a me emozioni
Che occhi adornati da maschere sorridenti non vedono
E allora
Cadono le maschere di fronte ai miei occhi
Quello che rimane è solo fumo
Ma IO, non sono normale!
Pioggia
Il buio sta schiarendo
Il sole muove tiepido sul suo volto
Se guardo oltre l'orizzonte
Che vedrà il debole chiarore del mattino.
Il terreno è bagnato dalle lacrime che il cielo ha pianto stanotte
Forse ha sentito il mio cuore, come ho pensato a te
Io posso chiudere gli occhi e sentire la tua presenza
La distanza può separarci, ma il vento ti riporta vicino.
E' il tuo odore questo odore, o è la miscela di sporco e acqua
Mi piace l'odore che rimane dopo la pioggia
Sa di freschezza
Sa di nuovo
Un angelo
Un angelo oscuro mi chiama
sconosciuto il viaggio
tende la mano
le ginocchia tremano
il cuore sbatte
Un angelo oscuro mi guida
il viaggio inizia
il respiro è breve
il terreno lieve
i passi incerti
Un angelo oscuro mi tiene
creatura della notte
profondo e maestoso
prezioso custode
della mia mente che vola.
Impalpabile
Mi meraviglio di come cresce il mio passato,
del tempo che vola,
degli istanti che fuggono.
Dietro di me profondi vortici,
oceani e mareggiate,
tutto fugge via.
E io non posso arginare questo flusso,
...e aspetto, guardo,
osservo le acque passare.
Mi ritrovo in un torrente,
poi un ruscello,
per finire in un rivolo di un sogno malinconico.
Tutto ciò che ho udito, o visto,
tutto quello che ho avuto,
è una pista umida,
orme mi accompagnano,
svaniscono asciugandosi.
Rimane il ricordo,
impalpabile ed inafferrabile.
Amicizia
Avvolgente fragranza
il profumo dell'amicizia.
Mi abbandono
nella sua essenza,
volo.
Ammaliante il tepore
della tua casa,
del tuo splendore.
Scivolo ad occhi chiusi
portandoti il mio abbraccio,
con un dolce soffio di vento.
Attraverso spazi lontani,
spalanco la finestra
e l'aria del mattino
fresca è implacabile,
si insinua.
Nella stanza una musica,
agghindata di parole luminose
come oro di zecchino
e preziosi pensieri di dolcezza.
Non vediamo le cose come sono, le vediamo come siamo
Anais Nin
Il viaggio continua, un altro giorno, tutta un’altra storia
Sono confusa, non ho le idee chiare sul perché della vita e, altalenando tra uno stato scherzoso e uno più profondo, vi conduco in un altro viaggio.
Nella vita si fanno delle cose, alcune vorremmo non averle mai fatte, altre avremmo voluto ripeterle un milione di volte nella nostra testa, ma tutto ci rende ciò che siamo. Alla