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Segui Te Stesso - Diario di un visionario alla ricerca del senso della vita
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Segui Te Stesso - Diario di un visionario alla ricerca del senso della vita

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La Magia esiste. C'è magia nella Determinazione di seguire un sogno, c'è magia nell'Intenzione di andar oltre agli ostacoli, c'è magia nel continuare ad andare avanti, nonostante non si riesca a vedere la fine della strada, c'è magia nello sperare, cadere e rialzarsi, per poi continuare.

C'è magia nel sapere che, nella vita, ci sia qualcosa di veramente speciale ad aspettarci. C'è magia nel credere, nel piangere, e nel cogliere le sfumature di bellezza che esistono ad ogni angolo, se solo si trova lo spirito giusto per coglierle. C'è magia nel seguire se stessi, perché solo seguendo se stessi, il proprio credo e le proprie passioni si riesce a dare il massimo e ad assaporare la libertà e la Gioia di vivere.

In questo libro troverai un caleidoscopio di riflessioni, emozioni ed ispirazioni, per farti portare per mano dall'autore verso la scoperta ed il raggiungimento di ciò a cui più aspiri con tutto il tuo cuore.
LanguageItaliano
PublisherStargatebook
Release dateNov 12, 2012
ISBN9788867553297
Segui Te Stesso - Diario di un visionario alla ricerca del senso della vita

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    Segui Te Stesso - Diario di un visionario alla ricerca del senso della vita - David De Angelis

    Il male involontario

    Una mattina, come è mio solito fare, facevo jogging in un parco. Di solito, quando corro, i miei pensieri librano nell'aria come se fossero uccelli, portandomi lontano dagli impegni quotidiani.

    Quella mattina, percorrendo un percorso attorno ad una villa di Roma, mi accorsi di un'anziana signora che doveva aver passato gli 80 anni. La sua era una figura stanca e piuttosto trasandata. I suoi vestiti erano evidentemente vecchi e consunti. È brutto vedere una persona anziana in quello stato, dato che a quella età ognuno dovrebbe godere di un certo benessere, dopo una intera vita di impegni di ogni tipo.

    Quella figura mi fece tenerezza, una tenerezza nata dalla vista di quel volto e di quel corpo anziano, dentro a vecchi ed umili indumenti.

    Correndo attorno a quel parco, mi ripromisi che, al prossimo giro, le avrei donato una offerta in denaro, motivandola come offerta per la colazione da parte di un amico, tanto per non offenderla nè metterla in imbarazzo.

    Prima di completare il giro racimolai più soldi spicci che potevo, preparandomi all'incontro dell'anziana vecchietta e pregustando il suo sorriso.

    Arrivato alla fine del giro, iniziai a rallentare dirigendomi con cuore pieno di tenerezza ed i soldi nella mano, pronto a cederli, verso quella figura che, a fatica, avanzava verso di me.

    A pochi passi dall'incontro, la signora incominciò ad inveire verso di me, dicendomi con aria aspra che quel parco non era fatto per correre e che io, disturbando la quiete dei visitatori, dovevo subito andarmene da qualche altra parte.

    Morale della favola: rimasi male. Non tanto per quelle parole, quanto per il fatto che mi ero predisposto ad un contatto di cuore con quella persona, ma lei aveva infranto la mia buona intenzione in maniera piuttosto brusca.

    Dopo la sorpresa del momento, mi immedesimai in quella persona. Mi immedesimai in quel corpo vecchio e stanco: percepii i suoi dolori. Percepii la sua fatica e la sua frustrazione a mettere un passo avanti alla volta, data la sua età e la sua condizione fisica, cosa che una volta, le risultava sicuramente cosa facile e scontata. Percepii il peso della sua vita e delle sue scelte passate che, forse sbagliate, pesavano probabilmente come un macigno sulla sua anima. Mi immedesimai in lei, e percepii la sua paura della morte che probabilmente la donna sentiva in agguato nei paraggi.

    Mi immedesimai e compresi. Compresi che tutto il male che riceviamo dalle persone non sempre è infierito con la volontà cosciente di fare del male. Molte persone fanno del male in maniera quasi inconsapevole, spinti da un fuoco di frustrazione e di sofferenza che annebbia e oscura la volontà propria di arrecare un danno, fisico o psicologico che sia.

    Nessun male può essere giustificato ma, come esseri umani, può essere compreso e filtrato.

    Prima di odiare il nostro nemico, o coloro che ci hanno fatto del male, cerchiamo di calarci nei loro panni e nella loro storia personale. Forse il male che avremo ricevuto diminuirà di intensità fino forse a scomparire come la neve al sole.

    La gioia è nel cuore

    Occhi sorridenti e vivaci, un sorriso ardente ed una profonda gioia nel cuore. Questo era ciò che traspariva da un ragazzo che una volta, mentre mi trovavo in viaggio su un treno, mi porse la sua mano chiedendomi l'elemosina. Fin qui nulla di strano, forse: nel mondo di oggi la povertà spesso viene mascherata, almeno nei paesi economicamente sviluppati, in mezzo ad un mare di pubblicità di una miriade di prodotti destinati all'estetica e all'intrattenimento e giammai al sostentamento o al progresso spirituale.

    Ciò che mi fece molto riflettere era la grande apparente contraddizione che esisteva tra quella sua espressione sinceramente gioiosa e il suo stato fisico: il ragazzo si sorreggeva su una sola gamba e su un bastone, attorno al quale era come attorcigliata e aggrappata l'altra sua gamba, deforme e penosamente contorta.

    Immaginai quanto dovesse essere faticosa la sua vita, dato che una volta, durante i miei estenuanti allenamenti sportivi di un tempo, mi ruppi quasi una caviglia e fui costretto, per un certo periodo di tempo, a spostarmi con una stampella senza poter appoggiare il piede infortunato. Spesso non ci rendiamo conto di cose importanti che, purtroppo, sono divenute per noi ovvie e scontate, come ad esempio il camminare. La semplice azione di camminare prevede non solo una giusta armonia degli arti inferiori, ma anche una buona dose di equilibrio, sviluppato a fatica nei primi anni di vita. Tale azione diventa con il tempo scontata e non ci accorgiamo più di come le nostre gambe ci servano bene in azioni semplici come il camminare, correre o il semplice stare fermi in piedi. In quel periodo in cui dovevo sostenermi su una stampella, appresi la vera e propria fatica fisica nello svolgere azioni ordinarie come il camminare per casa.

    A tutto questo pensavo nel momento in cui diedi il mio contributo alla sua gentile e gioiosa richiesta di denaro. Quando il ragazzo si allontanò pensai ancora una volta che spesso ci vengono date molte lezioni ed insegnamenti di vita a costo zero, se solo siamo aperti per riceverle. Quel ragazzo in particolare, al costo misero di una banconota, mi aveva fatto pensare alla relatività dell'importanza del denaro rispetto alla gioia di vivere a dispetto di qualunque condizione. Quante volte avevo visto nel viso della gente dentro macchine lussuose, in grandi alberghi, per vie lussuose di grandi città, quella gioia ardente?

    Molte persone oggigiorno si trascinano per la vita con un profondo senso di infelicità che traspare da ogni fibra del loro essere, nonostante abbiano tutto.

    Mi viene in mente un proverbio cinese:

    Abbi pietà di me, o Benefico Uno, ero in collera perché non avevo scarpe: poi incontrai un uomo che non aveva piedi.

    Essere felici, è riuscire a celebrare ogni cosa, anche la più scontata. Essere felici è trovare noi stessi e seguirlo fino in fondo. La vera felicità è indipendente dal possesso di qualsiasi diamante.

    La vera gioia è nel cuore.

    Il Segreto della Conchiglia

    Sono seduto tra enormi massi che fanno da scogliera fuori il porto di Anzio. Sono qui con i miei amati libri, che spesso porto con me per leggerli nei posti che più mi ispirano per respirare le righe dei loro autori.

    Guardo queste grandi rocce che fanno da frangiflutti, a protezione della costa bassa. Sono rocce dure, granitiche, di colore chiaro. Le guardo e ne rimango impressionato: vedo qui e lì la forma di conchiglie, sì, proprio d conchiglie. È stupefacente immaginare come una fragile conchiglia possa lasciare il segno, la sua impronta, il suo ricordo sulla superficie di un duro blocco

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