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Il collezionista di opportunità
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Il collezionista di opportunità

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About this ebook

Resti umani vengono rinvenuti nella bocca di un misterioso pesce abissale.
Siamo sulla costa orientale del nord America di fine del XXI secolo. È trascorso un anno dagli avvenimenti di “The Arcade” e la famiglia Thornsen cerca di metabolizzare la drammatica esperienza vissuta, ma troppi sono gli interrogativi ancora irrisolti: cosa è davvero accaduto nella Death Valley?  Il pericoloso intreccio che si snoda tra segreti, complotti, codici criptati e bluff, vede di nuovo coinvolti la dottoressa Amber, suo marito Jason, i loro due figli e l’agente della NSA Angel Tallbright. L’ostinata ricerca della verità da parte dei protagonisti genera un puzzle complicato le cui tessere finiscono per condurli al cospetto di un’entità misteriosa, gravandoli della responsabilità di poter dare vita a un mondo nuovo.
La Chiesa di Roma, sarà in grado di accettare il cambiamento rappresentato dalla perdita delle proprie certezze? Riuscirà la Gilda degli Psichici a vegliare affinché l’occasione data al genere umano non vada persa? 

Ambra Mattioli è una cantante e scrittrice, art performer divenuta nota al grande pubblico per la partecipazione alla prima edizione italiana di «The Voice Senior». È anche pittrice, ebanista, artigiana del legno e come tale progetta e costruisce mobili e oggetti d’arredo. Ama la musica e David Bowie in particolare. È apparsa nel film del regista Andrea Pallaoro “Hannah”, premiato a Venezia, nel quale interpreta in una scena Modern Love di David Bowie. Ha prodotto e interpretato il corto “Burning Tape” del regista Valerio Burli, un commosso ricordo e omaggio a David Bowie inserito nel film “Bowienext - Nascita di una galassia”, trasmesso più volte dai canali RAI. Per il regista Simone Bozzelli ha interpretato il corto “Heroes”.
Come scrittrice ha pubblicato i tre romanzi della «Trilogia di Amber», scritta con la collaborazione di suo figlio Flavio: «The Arcade», «Il collezionista di opportunità» e «Fatti per non durare», tradotti anche in lingua inglese, cui sono seguiti una raccolta di racconti brevi: «Paradigma imperfetto - Storie di universi periferici», e i due romanzi «La Terra degli altri» e «Black Star». Web: www.ambramattioli.com 
LanguageItaliano
Release dateFeb 23, 2014
ISBN9788868857066
Il collezionista di opportunità

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    Il collezionista di opportunità - Ambra Mattioli

    AMBRA MATTIOLI, FLAVIO MARCELLO TROISO

    IL COLLEZIONISTA DI OPPORTUNITA'

    IL COLLEZIONISTA DI OPPORTUNITA'

    Secondo Capitolo della Trilogia di Amber

    di

    Flavio Marcello Troiso

    e

    Ambra Mattioli

    Proprietà letteraria

    © 2009 di

    Flavio Marcello Troiso

    e

    Ambra Mattioli

    tutti i diritti riservati

    flavusmarcello@hotmail.it

    ambramat@hotmail.it

    Foto di copertina: Giancarlo LAMIO per gentile concessione

    Grafica: Alessia DE MAGISTRIS

    Se i triangoli inventassero un Dio,

    lo farebbero con tre lati.

    Barone di Montesquieu

    DEGLI STESSI AUTORI

    THE ARCADE

    Primo Capitolo della Trilogia di Amber

    FATTI PER NON DURARE

    Terzo Capitolo della Trilogia di Amber

    UUID:

    Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write

    http://write.streetlib.com

    INDICE

    PRESENTAZIONE

    Prologo

    1 La Dissezione

    2 L’Uomo della NSA

    3 Il segreto dei Thornsen

    4 Buio e Controbuio

    5 La Confraternita

    6 Il Complotto

    7 La Tessera del Puzzle

    8 Al Faro

    9 Il Maestro d’Onda

    10 Il Bluff

    11 L’Intervento di Flavus

    12 L'Accordo

    13 La Combinazione

    14 Treacle

    15 Il Racconto di John

    16 Giù!

    17 Paulin e Zakar

    18 Tu stella, dimmi…

    19 La Progenie

    20 ​ Il Racconto del Collezionista

    21 ​ La Condanna

    22 ​ Apocalisse (ver. XIX,20 - XX,10)

    23 La Separazione

    Epilogo - Il Seme

    PRESENTAZIONE

    Stati Uniti fine XXI secolo.

    Resti umani vengono rinvenuti nella bocca di un misterioso pesce abissale.

    E' passato un anno dagli avvenimenti di The Arcade e ritroviamo la famiglia Thornsen alle prese con i postumi della drammatica esperienza vissuta e ancora alla ricerca di risposte alle tante domande irrisolte: cosa è veramente accaduto nella Death Valley?

    Tra segreti, complotti, codici criptati e bluff, si snoda il pericoloso intreccio che vede di nuovo coinvolti i membri della famiglia Thornsen, e l’agente della NSA Angel Tallbright.

    La loro ricerca ostinata darà vita a un complicato puzzle, le cui tessere finiranno per condurli al cospetto di una realtà inimmaginabile e all'enorme responsabilità di poter creare un mondo nuovo e migliore.

    Sarà in grado la Chiesa di Roma di accettare il cambiamento e la perdita delle proprie certezze?

    La Gilda degli Psichici, della quale fa parte Flavus Thornsen, veglierà affinché la grande occasione data all'umanità non vada persa.

    Prologo

    27 Maggio ore 9.45

    In una tiepida mattina di maggio, Clara, quattro anni freschi di conio, costruiva un castello di sabbia sul bagnasciuga di White Cliffs nel Massachusetts.

    Era la prima volta che con sua madre e sua zia si recava alla spiaggia; ce l’avevano portata per farle respirare un po’ d’aria dall’oceano dopo un lungo inverno funestato da tossi e bronchiti.

    La giornata era incantevole, non c’era vento e l’oceano era calmissimo. La spiaggia recava ancora i segni della stagione appena trascorsa. La riva era costellata da migliaia di gusci di conchiglie morte e di crostacei, alghe e rami spezzati provenienti da chissà quanto lontano e forse proprio per questo era così bella.

    Dopo la prima ora di esposizione al sole, la pelle delle due donne cominciò ad arrossare vistosamente, ma sdraiate sui loro teli da mare, avrebbero patito qualunque sofferenza pur di apparire abbronzate all’inizio di stagione, prima delle loro amiche. Avevano cosparso con una crema ad alta protezione la pelle della bimba, poi si erano immerse in interminabili conversazioni intramezzate da risolini e ammiccamenti. Da ciò Clara aveva dedotto che spettegolavano sui loro nuovi, noiosissimi fidanzati e allora aveva deciso di cimentarsi nella costruzione del suo primo castello di sabbia.

    La mamma e la zia non trovarono nulla da obiettare e la bambina armata di secchiello e paletta nonché delle migliori intenzioni, cominciò a rimuovere la sabbia umida dalla riva e ad ammucchiarla qualche passo più indietro, in un sol punto. Poco più distanti le due donne che non la perdevano di vista, di tanto in tanto la salutavano con la mano.

    Il monticello che Clara stava costruendo non aveva una forma ben precisa, nonostante lei continuasse a modellarlo con le mani, ma questo era un particolare del tutto insignificante; agli occhi sognanti di una bimba quel mucchio di sabbia era un castello fatato.

    Ora – pensò – devo farlo diventare bellissimo.

    Raccolse parecchie conchiglie sparse ovunque sulla riva e le conficcò con molta cura ai lati della costruzione. Ecco le finestre. Ecco la porta. Con le alghe allestì un praticello davanti l’ingresso principale, poi si fermò a verificare la sua opera. Sì, le piaceva! Però mancava il coccodrillo nel fossato a difesa del castello e cercarlo non era impresa da poco.

    Si guardò intorno perplessa ma fatti pochi passi trovò proprio quello di cui aveva bisogno. Forse a giudicare meglio, somigliava più a un dinosauro. Ma poteva essere anche un drago, un potente drago a difesa della principessa del castello.

    Scavò col piedino un solco solo un po’ più grande, per permettere al drago del fossato di insediarsi al suo posto e lo depose proprio lì, facendo attenzione a non pungersi. Ora però le sue mani erano tutte appiccicose; se le strofinò sulla maglietta imbrattandosi ancora di più.

    Un oggetto davvero singolare era spuntato dalla bocca irta di denti del drago. Clara lo rigirò a lungo tra le mani incerta su come utilizzarlo, poi pensò bene di conficcarlo sulla torre più alta del castello, come fosse una bandiera.

    Finalmente tutto era perfetto! Il drago avrebbe divorato qualunque altro cavaliere malvagio avesse minacciato la principessa. Sorrise e pensò che adesso che la costruzione era terminata poteva giocarci. Ma prima doveva correre dalla mamma e dalla zia e mostrare loro la sua magnificenza.

    Clara dovette insistere non poco per riuscire a farle alzare dai rispettivi asciugamani. Con impazienza le condusse per mano sul bagnasciuga, certa del plauso che avrebbe ricevuto.

    Da lontano i particolari non erano ancora distinguibili, ma zia Kate aguzzando gli occhi aveva azzardato Hai messo anche il vessillo, Clara. Ma che brava!.

    Poi riprese a parlare e non la finiva più. Ma giunta a pochi passi dal castello di sabbia, lì sì che era ammutolita. Non certa di capire cosa stesse osservando, si era avvicinata... di più.

    Gettò un grido e cominciò ad arretrare. La madre di Clara, raccolta la bimba tra le braccia, guardò a sua volta prima di indietreggiare disgustata. Entrambe fuggirono via inorridite.

    ***

    La spiaggia era di nuovo deserta; il rumore dell’oceano poco più che una lieve risacca.

    La marea cominciò presto a invadere il fossato e a insabbiare il drago. Quando arrivarono lo sceriffo, i suoi vice e il furgone del coroner, il castello era quasi del tutto crollato ma il vessillo ancora svettava austero sulla sommità della torre di Clara, come un macabro avvertimento.

    Era una mano umana in avanzato stato di decomposizione, con un anello ancora conficcato nel dito.

    1 La Dissezione

    Woods Hole era la tranquilla cittadina di sempre, situata sull’istmo della baia di Great Harbor sull’oceano Atlantico nel Massachusetts. Più che un paese era un agglomerato di piccole case in legno, con un minuscolo centro commerciale, alcune costruzioni governative, due scuole e una chiesa.

    I residenti, a parte una manciata di pescatori e le loro famiglie, erano le 1500 persone che prestavano la loro opera o che comunque gravitavano attorno al Marine Biological Laboratory, il più moderno e attrezzato centro di studi marini americano della East Coast.

    Il Centro, che si estendeva per centinaia di yard, era composto da un unico corpo quadrangolare basso e largo; nel mezzo, due grandi piscine e diverse vasche d’acqua di mare. Il lato est rivolto all’oceano, era protetto dal molo che col suo frangionde lo sovrastava, mentre dagli altri tre lati era stata predisposta una recinzione di tipo militare e anche se non era un’istallazione militare, ne aveva tutto l’aspetto.

    Visto dall’interno il Centro Ricerche era un vero gioiello in allestimenti e tecnologie. Il personale, era composto da scienziati che svolgevano il loro lavoro in parallelo con altri ricercatori a bordo delle due navi oceanografiche in perenne navigazione attorno al globo: la Constellation e la Flywave, natanti attrezzati anche per esplorazioni di profondità. Sia a terra che in mare, il personale effettuava rilevamenti periodici sullo stato delle acque e sulla fauna esistente, eseguiva test e sperimentazioni prelevando campioni per i laboratori di citogenetica, al fine di migliorare le biotecnologie di futura realizzazione. Si ipotizzavano e simulavano condizioni estreme di vita alle basse temperature o alle forti pressioni, in assenza di luce solare, in presenza di radioelementi o di fattori inquinanti.

    Naturalmente i laboratori del Centro erano i più moderni e sofisticati d’America e fungevano anche da clinica veterinaria per le creature marine ferite o spiaggiate che avessero necessitato di cure. Successivamente lo staff provvedeva anche al loro reinserimento in natura.

    ***

    Venti anni prima,

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