I Fiori della Transizione - Fiori di Bach per il Percorso Transgender
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I Fiori della Transizione - Fiori di Bach per il Percorso Transgender - Claudia Valsecchi
CLAUDIA VALSECCHI
I FIORI
DELLA TRANSIZIONE
FIORI DI BACH NEL PERCORSO TRANSGENDER
CON NOTE DI FIORI CALIFORNIANI
COLLABORAZIONE DI PAOLA TITONEL
COLLANA LA MUSICA DEI FIORI
Claudia Valsecchi
I Fiori della Transizione
Fiori di Bach nel Percorso Transgender
Con note di fiori californiani
Collaborazione di Paola Titonel
© 2014 Claudia Valsecchi
ISBN | 9788891147660
Prima edizione digitale: 2014
© Tutti i diritti riservati all’Autore
Youcanprint Self-Publishing
Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)
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"In mezzo a uomini tutti a una dimensione,
non c’è da stupirsi se qualcuno,
avendo insistenti esperienze di altre dimensioni,
che non può né rinnegare né dimenticare completamente,
sia disposto a correre il rischio
di farsi distruggere dagli altri o di tradire quello che sa".
Ronald Laing
INDICI
Ringraziamenti
Prefazione
Introduzione
La floriterapia
Il percorso di transizione
La discriminazione
I fiori nella tua mente
Il tempo dell’ambiguità
L’autostima
La rinuncia
Psicoterapia e certificazione
Il test della Vita Reale
Gli aspetti legali
L’iter legale per ottenere l’RCS
I fiori nel tuo corpo
Il rapporto con il corpo
La terapia ormonale
La chirurgia
Maternità e paternità
I fiori nelle tue emozioni
La famiglia d’origine
L’insicurezza
Le paure
L’emarginazione
La ghettizzazione
Le conseguenze della violenza
La prostituzione coattiva
La delusione
Le difficoltà relazionali
La rabbia e i rancori
L’invidia
Il dolore e la depressione
Altri fiori
La nuova identità
Le unioni superate
Il rapporto con le persone transgender
Appendici
I fiori di Bach
I fiori californiani
Posologia
Guida alla scelta del cocktail
Indice per la ricerca dei fiori
Bibliografia
Link utili
RINGRAZIAMENTI
Per la realizzazione di questo libro devo ringraziare in primo luogo gli operatori del Consultorio di Torre del Lago, la Presidente Regina Satariano, il Dott. Massimo Lavaggi e la gentilissima Nadira Queiroz, per i loro utili consigli e per aver messo a mia disposizione il loro materiale informativo. In secondo luogo il mio sentito ringraziamento va alle amiche Dott.sse Darianna Saccomani e Isabella Stretti, generose anche loro di informazioni, ma soprattutto di indispensabili puntualizzazioni.
Un grazie altrettanto sentito va poi a Paola Titonel, che ha speso molto del suo tempo con me su queste pagine, e alle molte persone, FtM (Female to Male, persone in transizione dal genere femminile a quello maschile) e MtF (Male to Female, persone in transizione dal genere maschile a quello femminile), che preferiscono mantenere l’anonimato ma che hanno messo a mia disposizione le loro sofferte esperienze di vita, permettendomi di arricchire la parte del repertorio floreale di tanti aspetti e sfumature. E non ultimo, un grazie a Michela Sanna per il suo prezioso aiuto in fase di revisione delle bozze.
L’Autrice
PREFAZIONE
Transessuale è un termine coniato in questo secolo per definire quelle persone che, pur avendo tutte le caratteristiche apparenti di un sesso, vivono la propria identità nel genere sessuale opposto.
Dato che nella realtà oggettiva il sesso
inteso come complesso cromosomico
è immutabile, questa parola è stata sostituita progressivamente dal termine anglofono transgender, che in italiano potrebbe essere tradotto in transgenere
. Questo termine, oltre ad essere più corretto scientificamente, perché è l’identità di genere che è possibile modificare, non il sesso genetico, include in sé una maggiore tipologia di persone. Chiunque senta la propria psiche non congruente con il proprio sesso e con il relativo ruolo sociale assegnato dalla società in cui vive, e fa scelte congruenti alla propria percezione di sé, può definirsi transgender a prescindere dal numero e dalla quantità di cambiamenti che metterà in atto sul proprio corpo.
Come presidente dell’Associazione Consultorio Transgenere e referente per la Toscana del Movimento di Identità Transessuale (MIT), con competenze relative ai diritti ed al sostegno delle persone transessuali e transgender, mi occupo da anni dei diritti e delle tematiche relative alla popolazione transessuale e transgender, e contribuisco volentieri alla stesura del presente volume, un contributo importante nella creazione di una cultura positiva sulle tematiche di genere.
La floriterapia di Bach usata nel percorso di transizione aiuta le persone transessuali ad affrontare con coraggio una condizione di vita non facile. Il testo le accompagna nel percorso psicologico, medico e legale che devono affrontare per realizzare la loro identità. Indica fiori profondi, ma anche solo di sostegno, perché le persone transessuali si scontrano spesso con l’incomprensione di famiglia, colleghi, amici e conoscenti. Si trovano di fronte all’ostilità della società per essere se stesse. Subiscono il peso dell’ignoranza e dei pregiudizi. Sono soggette a discriminazione perché giudicate difformi dall’idea di normalità
. Vengono loro negati i diritti fondamentali: al lavoro, alla salute, alla dignità. Lottano per essere libere di vivere, non solo di sopravvivere, esprimendo liberamente l’identità di genere percepita come propria. Vogliono liberarsi dal peso degli stereotipi, farsi conoscere e capire. Affermano la legittimità della loro esistenza contro chi pretende di ridurla a un delirio
.
I periodi di transizione sono spesso faticosi, perché si sente la spinta ad andare avanti e a voltare pagina, ma allo stesso tempo vengono fuori tutte le paure, e diventa difficile mettere in discussione le sicurezze che la persona ha costruito fino a quel momento, nonostante la sofferenza: questo spesso impedisce di accelerare i tempi e dire Basta!
.
Personalmente credo che questa dinamica di spinta e resistenza sia in qualche modo inevitabile ma utile: le transizioni sono graduali, finché non raggiungi un punto nel quale, come un frutto maturo, ti stacchi dall’albero.
Spero, insieme all’autrice, che siano in molti a trovare in queste pagine un valido aiuto nel loro difficile cammino.
Regina Satariano
INTRODUZIONE
Dobbiamo la nascita di questo libro a BT, che tempo fa venne da me per avere una boccettina di fiori di Bach. Non accusava particolari problemi o disagi, quanto una leggera forma di ansietà, che si andava però accentuando man mano che si avvicinava l’appuntamento per l’intervento di vaginoplastica che l’avrebbe poi autorizzata a chiedere la riassegnazione chirurgica del sesso (RCS) e poi la rettifica del nome anagrafico. Qualcosa che andava affrontato seriamente, perché, anche se BT non aveva dubbi e si sentiva convinta della propria decisione, l’operazione è irreversibile, mentre la parte legale può costare anche parecchio denaro.
Assunse il cocktail che le indicai per un paio di mesi, e quando ci incontrammo la seconda volta sembrava già trasformata. L’ansia era diminuita, ma soprattutto ne aveva individuato le cause nei discorsi delle amiche che temevano per lei e la scoraggiavano, nei racconti dei casi in cui l’operazione era andata male e le persone che l’avevano subita erano disperate. Si era solo lasciata suggestionare, e ora di quella problematica restava una leggera tensione, direi fisiologica data l’importanza della cosa. Ma quello che l’aveva stupita era che pian piano, man mano che assumeva i fiori, tante piccole cose si stavano mettendo a posto come da sole. Era diventata meno permalosa e più sicura, meno ossessiva nel rapporto con il suo compagno, al quale prima chiedeva continue conferme.
Fu mentre le preparavo le seconda boccetta che disse la frase Per noi transessuali di medicina naturale non c’è nulla, ma proprio nulla
. E per quella frase nasce questo piccolo manuale di self-help.
Non è la persona transessuale (T) in sé ad aver bisogno di un’attenzione particolare dal punto di vista della floriterapia, ma lo è il percorso di transizione in cui è impegnata, perché irto di difficoltà, ostacoli e sofferenze.
La società non accetta la transessualità, anche se sulla carta i basilari diritti umani e civili sono riconosciuti a tutti. Ma restano parole, che nei fatti troppo spesso non impediscono le umiliazioni e le arroganze che sia le istituzioni che le singole persone della maggioranza silenziosa continuano a infliggere alle persone T.
Che si tratti di MtF o di FtM, la loro strada implica scelte e decisioni difficili, da cui dipenderà interamente la loro vita, e che le espone ai rischi della discriminazione, anche familiare, ancora così alti. I maggiori disagi psicologici dipendono da questo, non tanto da conflitti interni, che in un clima di serenità sarebbero affrontati e spesso risolti più facilmente e rapidamente. Quindi i fiori, in genere, ma soprattutto quelli di Bach, sono rimedi particolarmente adatti per sostenere e aiutare in questo cammino, perché agendo sulla sfera cognitiva e su quella emozionale rendono più lucidi nel rapporto con gli altri, più consapevoli in quello con se stessi, e più forti. Singoli fiori sono stati usati fin dall’antichità come rimedi terapeutici per i disturbi più disparati, soprattutto dagli sciamani. Il Dottor Bach è stato però il primo a ideare, tra gli anni 1929 e 1936, un sistema di cura articolato (la floriterapia), basato interamente su fiori in grado di agire particolarmente sull’ambito spirituale. Dopo di lui sono nati tanti altri gruppi di rimedi floreali, in più parti del mondo.
La nostra aspirazione è che questo piccolo libro sia di aiuto soprattutto a chi si trova a dover affrontare da solo momenti difficili e di sofferenza, che possa trovare qui quei fiori in grado di aiutare, di sostenere e di dare forza e coraggio.
LA FLORITERAPIA
La floriterapia è un sistema di cura che utilizza, attraverso i loro estratti, direttamente l’energia della natura che si manifesta nei fiori. I rimedi floreali sono atossici, privi di controindicazioni e di effetti collaterali e possono affiancare le altre terapie senza interferenze o sovrapposizioni, comprese quelle allopatiche a base di ormoni. Rappresentano una cura adatta a tutti, e da quasi un secolo stanno dando ottimi risultati su bambini, adulti, anziani, animali e anche piante.
I fiori agiscono soprattutto sugli stati negativi mentali ed emozionali, innescando un processo di autocoscienza che permette di portare a termine quella crescita interiore che sarebbe stata natural-mente armoniosa se non fosse stata perturbata, durante la crescita, da aggressioni e condizionamenti. Pian piano la personalità si riorganizza, si sente di riappropriarsi di tutta una serie di risorse che sembravano perdute, e questo si riflette sul comportamento. Si diventa meno