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Il cafon italiano
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Ebook48 pages26 minutes

Il cafon italiano

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About this ebook

Emilyn adora organizzare cene per gli amici ma è proprio quella di Capodanno che la farà andare su tutte le furie. L'ennesima buca la fa scatenare. Si alza nel cuore della notte e si sfoga scrivendo quello che poi diventerà il suo primo libro, ironico e spontaneo, dal titolo: 'Il Cafone Italiano'. Ma l'indomani mattina decide di renderlo ancora più particolare, perché non c'è nulla di banale in quel che fa, e coinvolge i figli dei suoi migliori amici chiedendogli di disegnare quello che per loro rappresenta un vero e proprio "cafone".
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateMar 9, 2013
ISBN9788891105790
Il cafon italiano

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    Il cafon italiano - Emilyn Ciocio

    Il Cafon Italiano

    di

    Emilyn Ciocio

    Edizione 3 - Novembre, 2012

    Disegno in copertina di Filippo Adinolfi: Uomo che urla, Milano, 2012.

    Youcanprint Self-Publishing

    Via Roma 73 - 73039 Tricase (LE)

    Tel. 0832.1836509

    Fax. 0832.1836533

    info@youcanprint.it

    www.youcanprint.it

    ISBN: 9788891105790

    Questo eBook non potrà formare oggetto di scambio, commercio, prestito e rivendita e non potrà essere in alcun modo diffuso senza il previo consenso scritto dell’autore.

    Qualsiasi distribuzione o fruizione non autorizzata costituisce violazione dei diritti dell’editore e dell’autore e sarà sanzionata civilmente e penalmente secondo quanto previsto dalla legge 633/1941.

    One - La notte di Capodanno

    E’ la vigilia di Capodanno, mancano esattamente ventiquattro ore all’inaugurazione della mia nuova agendina.

    Le lenticchie sono a mollo, la spesa è in frigo.

    Domani procederò con l’arrosto, il radicchio al vino rosso e la crema pasticcera con cui guarnire il panettone artigianale.

    Gli amici che verranno porteranno il resto: pasta al forno, salmone affumicato norvegese, cappelletti, brodo di gallina, cotechino - che non piace ai tre quarti delle persone, però a Capodanno deve esserci - frutta secca e fresca, panettone e, ovviamente, vino e champagne. Tre bottiglie sono già in fresco, non si sa mai.

    Sembra tutto perfetto, eppure sono seccata. Con il passare delle ore, mi sono anche incattivita. Chi mi conosce dice che sono una ragazza tanto dolce! Sarà, però oggi sono proprio di umore nero e si vede dalla fronte corrugata che porta il mio viso.

    Il tutto è iniziato nel pomeriggio, al mio rientro da un tour nelle Marche. Un giro divertente e pieno di visite ad amici storici, quelli che si amano, quelli di cui ci si fida, ma che per via delle distanze, si vedono e si sentono troppo poco. Forse è per questo che l’amicizia con loro è così salda.

    Ma non è di loro che voglio parlare. Questi amici sono lontani da Milano e lascio la mia parte dolce a loro. Ora a parlare, è la parte di me arrabbiata.

    Per scrivere bene queste pagine, devo mantenere questo stato d’animo incattivito.

    D’altra parte, le canzoni, le poesie, i libri migliori nascono proprio da stati d’animo e sentimenti tristi, depressi, arrabbiati.

    Io rientro solo nell’ultimo

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