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Il Governo della Chiesa di Gesù Cristo
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Ebook155 pages2 hours

Il Governo della Chiesa di Gesù Cristo

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About this ebook

Questo libro è il frutto di riflessioni e di preghiere, per raggiungere un equilibrio spirituale e dogmatico.

Sento il dovere di chiarire e mostrare alcune inesattezze bibliche, che provocano solo controversie e incomprensioni tra credenti. Il solo pensiero di vedere in una comunità cristiana, un governo che si trasforma in un potere monocromatico fa rabbrividire, perchè da l'idea di una persona che si veste di una autorità tirannica e assolutista.

Un'attenta ricerca e uno studio esegetico, rivela come Dio ha disposto il modo di governare temporaneamente la sua chiesa.

La chiesa antica e i ministri che successero agli apostoli raccontano come era condotta e guidata ogni comunità cristiana.
LanguageItaliano
PublisherYoucanprint
Release dateSep 19, 2014
ISBN9788891155900
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    Il Governo della Chiesa di Gesù Cristo - Emanuele Frattino

    Diacono.

    CAPITOLO I

    L'UNITÀ DEL CORPO DI CRISTO

    Perciò, io che sono prigioniero a causa del Signore, vi raccomando: fate in modo che la nostra vita sia degna della vocazione che avete ricevuto! Siate sempre umili, cordiali e pazienti; sopportatevi l'un l'altro con amore; cercate di conservare, per mezzo della pace che vi unisce, quella unità che viene dallo Spirito Santo.

    Uno solo è il corpo, uno solo è lo Spirito

    come una sola è la speranza

    alla quale Dio vi ha chiamati.

    Uno solo è il Signore, una sola è la fede,

    uno solo è il battesimo.

    Uno solo è Dio, Padre di tutti,

    che è sopra tutti, fra tutti e in tutti. (Efesini.4:1-6)

    Prima di entrare nel centro degli studi dei ministeri nella chiesa di Gesù Cristo, e bene ricordare che tutto ruota intorno alla figura del Dio trino, Padre, Figlio e Spirito Santo. I primi elementi richiesti a coloro che si convertono e quindi entrano a far parte del corpo di Gesù Cristo, sono l’umiltà, la cordialità, la pazienza e uno spirito di sopportazione, ma ancor più è l’unità. Gesù nel vangelo di Giovanni, rivolgendosi al Padre disse: "

    E la gloria che tu hai dato a me, io l'ho data a loro, perché siano una sola cosa come noi siamo una sola cosa. Io in loro e tu in me, perché siano perfetti nell'unità"(Giov.17:23)

    La chiesa di Gesù Cristo è una chiesa unita, Lo Spirito Santo è la forza principale che tiene ben salda la chiesa, che la consola, la regge e la guida in tutta la verità.

    Lo Spirito santo è il legame che abbraccia e unisce tutti in Cristo. Il testo sopra citato presenta l’unità di Dio con la chiesa, come il candelabro d’oro dell’Antico

    Testamento ha sette braccia cosi questo passo ci presenta sette unità dottrinali, che sono.

    Un solo corpo

    Un solo Spirito

    Una sola speranza

    Un solo Signore

    Una sola fede

    Un solo battesimo

    Un solo Dio, Padre di tutti.

    Lo Spirito Santo rende questa unità, cosi presente nella vita dei credenti da far illuminare l’intero corpo, cioè la chiesa di Gesù Cristo e la rende perfetta. E solo l’imperfezione l’arrivismo e la vanagloria dell’uomo che rende vano l’opera di Dio.

    Vi raccomando: fate in modo che la nostra vita sia degna della vocazione che avete ricevuto. (Efesini.4:1)

    Questa parola ha un duplice significato, parla all’intero corpo di Cristo e che coinvolge tutta la vita dei credenti; e parla a coloro che hanno ricevuto un ministero coinvolgendoli nell’opera Divina.

    Tutti i nostri pensieri, il nostro modo di condurci, le nostre parole, le nostre azioni, i nostri desideri, la nostra condotta, sia tutto in armonia della vocazione ricevuta da Dio. Vi è un camminoda percorrere, nell’amor fraterno, nel rispetto assoluto dell’intero corpo di Cristo, nella verità, nelle buone opere, nella buona testimonianza nel mondo, insomma non solo il ministro, ma tutti siamo chiamati ad avere un comportamento irreprensibile.

    A possedere un carattere decoroso ---- Con ogni umiltà e mansuetudine, con longanimità sopportandovi gli uni gli altri con amore( Efesini. 4:2 )

    Studiandovi di conservare l’unità dello Spirito con il vincolo della pace(Ef.4:3)

    L’opera di Dio è perfetta, e se Dio esige unità e perché Egli ama l’unità e non la rivalità.

    Il Signore non ci dice che dobbiamo creare quest’unità, perché ci ha pensato Lui a crearla, ma almeno noi dobbiamo conservarla, con un principio vincolante cioè con la pace.

    Questa pace che vive nei nostri cuori, nella nostra famiglia e nella chiesa, è il frutto del cambiamento, del rinnovamento e della conversione della nostra vita nuova in Cristo.

    E’ la pace che vincola e che tiene stretto l’unità dell’ intero corpo di Cristo.

    Queste sette unità dottrinali sono per il ministro, il pilastro che tiene in piedi la sua vita spirituale, sono come la luce che emanano le sette braccia del candelabro.

    Come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione(Ef.4:4)

    La speranza qui citata, è una speranza certa, che non rende confusi, perché l’amore di Dio è sparso nei nostri cuori, e Paolo avendo una speranza ottenuta dalla predicazione dell’Evangelo dice:

    "Perché il Dio del Signore nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per una più profonda conoscenza di lui.

    Possa Egli davvero illuminare gli occhi della vostra mente per farvi comprendere a quale SPERANZA vi ha chiamati"(Ef.1:17-18)

    Quella della vostra vocazione. (Ef.4:4)

    Ogni singolo membro della chiesa, riceve da Dio una missione particolare, e per portare frutto alla sua missione il credente riceve da Dio dei doni speciali, che Gesù traduce in talenti, che vanno fatti fruttare; per cui Dio si serve di uomini come strumenti per giungere ai suoi fini, ed è cosi che il credente diventa operaio e collaboratore di Dio.

    C’è una varietà di collaboratori come sono varie le funzioni assegnati a ciascuno, l’importante e che il credente ne faccia buon uso e non dimentichi che sono un dono gratuito di Dio.

    Vocazione, molti credono che la vocazione sia il risultato di una decisione da parte dell’uomo, ma non è cosi, il termineVocazioneetimologicamente viene dal latino; Vocationem (Chiamare) e dal Greco klēsis (Chiamo)

    La vocazione è un movimento interno, per il quale una persona si sente chiamato ad operare un certo tipo di vita; nel campo cristiano, non è l’uomo che decide di aver una vocazione verso Dio, ma è il Signore che rivolge all’uomo la chiamata, cioè una vocazione per le cose sante di Dio.

    Leggi con attenzione cosa dice la bibbia:

    Perché i doni e la chiamata (Vocazione) di Dio sono irrevocabili!(Romani.11:29)

    "Vi esorto dunque io, il prigioniero nel Signore, a comportarvi in maniera degna della vocazione

    che avete ricevuto" (Ef.4:1)

    Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione.(Ef.4:4)

    Quindi, fratelli, cercate di render sempre più sicura la vostra vocazione e la vostra elezione. (Pietro.1:10)

    Dio chiama gli uomini, è lo Spirito Santo li costituisce e li pone nella chiesa, ad ognuno vengono assegnati doni e ministeri, ma tutti sono chiamati ad imparare ad essere umili, mansueti, inoffensivi, calmi, tranquilli, pacati, pazienti, miti, tolleranti, indulgenti.

    Un cristiano orgoglioso e senza umiltà, è una contradizione cristiana, è una nota stonante dentro una bella melodia musicale, egli è un interdetto a se stesso.

    La chiesa di Gesù Cristo è una, ed è unita al suo Signore, non esistono comunità rivali, il corpo con le sue molte membra con la varietà di organi e con differenti funzioni, rimane pur sempre uno.

    Ognuno riceve da Dio il proprio ufficio, non esistono pretendenti e rivali e chiunque si adopera per ambiziosi impulsi che vanno contro il bene del corpo cioè della chiesa, egli esce fuori dall’ordine stabilito dal Signore.

    La chiesa è la famiglia di Dio, in questa famiglia ognuno riceve da Dio la sua particolare missione, nessuno può dire ad un membro di Cristo,Non abbiamo bisogno di te .

    Perché tutti da Dio ricevono particolari talenti, questi talenti talvolta variano, non sono uguali per tutti, e non tutti hanno la stessa potenza, non tutti producano gli stessi risultati, non tutti fanno le stesse cose, non tutti agiscono allo stesso modo, non tutti si muovono alla stessa maniera, ma tutti sono guidati dallo stesso Spirito.

    Certo, dobbiamo anche dire che l’uomo diventa uno strumento utile nelle mani di Dio, sia per la chiesa ma anche per il mondo.

    Pensate alla grande utilità che il mondo riceve per mezzo di uomini dotati da Dio di grande intelligenza, di grande sapienza, di grande letteratura, di arte, di scienza, di musica, di pittura, di scultura. Tutte queste cose ci entusiasmano, ci rendono felici, ci riempiono di meraviglia, pensate alle grandi invenzioni che sono state fatte, e che ancor ‘oggi uomini illustri, continuano a fare, pensate alle grandi opere architettoniche, opere costruite con alta ingegneria, che rendono il mondo più bello, è tutto questo non diventa patrimonio dell’intera umanità ? Proprio perché tutti ne godono, ne sono coinvolti e ne beneficiano.

    E secondo voi che cos’è quest’amore che vive nei nostri cuori? Che cos’è questa pace che vive nell’anima dei figli di Dio ? Che cos’è questa voce divina dentro di noi che approva il bene e disapprova il male ?

    L’apostolo Paolo dice:E Dio in tutti

    L’umiltà, la cordialità, l’amore, allegrezza, pace, longanimità, fedeltà, lealtà, sono forte radici dell’unione, che spingono il credente a vivere un puro cristianesimo, ad avere un concetto di se stesso sobrio, a non essere vana glorioso anzi a stimare gli altri più di se stesso, a dedicare la sua vita spirituale per il bene e per l’unità della chiesa.

    La frammentazione delle chiese e denominazioni cristiane è sicuramente un fenomeno anomalo. Il Nuovo Testamento parla della necessità dell'unità e della cooperazione fra ogni autentico cristiano perché la chiesa, per definizione, è chiamata il corpo di Cristo del quale Egli è il capo. Ne troviamo evidenza nel libro degli Atti degli Apostoli, nella preghiera sacerdotale di Gesù in Giovanni 17 e nelle lettere apostoliche.

    Il Nuovo Testamento parla a più riprese dell'unità cristiana, ma il concetto di unità non è un concetto illusorio, quando, infatti, il Nuovo Testamento parla di unità, esso parla di un'unità fondata sulla verità, la verità dell'Evangelo, i pilastri dottrinali che reggono l’unità della chiesa sono i racconti storici della vita, morte e risurrezione di Cristo. Essi parlano di un Dio trino che ci ha creato e che sostiene la nostra vita, che redime il Suo popolo dal peccato.

    Che fare, allora con tutte queste denominazioni che, mentre differiscono su certe questioni secondarie concordano su questioni centrali della fede ? Veri cristiani maturi, cristiani ragionevoli, hanno letto per secoli la stessa Bibbia senza però giungere ad un'identica comprensione su alcuni punti teologici, eppure tutti leggono la stessa Bibbia, allora perché c’è tutta questa diversità nel comprenderla?

    Tutti siamo concordi che la Bibbia non si contraddice, ma e pur evidente che la maturità spirituale ti porta a comprendere che non sono contraddizioni ma sono verità parallele, alcune dottrine sono composte da doppie verità. Questa realtà ha prodotto una varietà di denominazioni. Questa presenza di denominazioni, non contrari ai principi veritieri cristiani però, non impediscono l'unità essenziale goduta dai cristiani. La nostra unità l'uno con l'altro, nonostante le differenze denominazionali, rimane inalterata. E’ scritto che Cristo conosce i suoi. Siamo uniti l'uno all'altro ed è questa realtà che deve superare ogni barriera.

    CAPITOLO II

    I SERVI DI DIO

    Anche se possiedi la sana dottrina, anche se Dio ti ha consegnato un ministero, resta svergognata quella persona che si sente condannare dalla propria coscienza.

    Girolamo Giovanni. Lettera. 127, 4

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