Preghiere e devozioni per il cammino spirituale
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Info su questo ebook
Un lavoro e una ricerca meticolosa ha impegnato Beppe Amico – scrittore e saggista cattolico – per la realizzazione di questo volume dedicato alla preghiera.
In questa quarta edizione riveduta e corretta, il curatore accompagna alle tante preghiere della tradizione popolare cattolica anche una ricca storiografia, citando passi delle Sacre Scritture, pensieri di santi, aforismi spirituali, note ed esempi di ascetica utili ad inquadrare ciascuna devozione nella dimensione a cui appartiene.
Beppe Amico conclude con un pensiero la premessa al libro: “In questo testo ho raccolto le più celebri e diffuse preghiere della tradizione popolare cattolica. Sono le stesse che ho usato e continuo ad usare anch’io nei miei momenti di raccoglimento spirituale. Alcune di esse sono così belle e profonde da commuovere e sono davvero capaci di farci crescere e avanzare nel cammino di perfezione. Mi auguro che anche per voi, come è successo per tanti, possano essere uno strumento di condivisione e di amore”.
Il libro, che nel giro di pochi mesi è diventato un BestSeller, è disponibile sia i versione ebook sulla piattaforma StreetLib e in edizione cartacea in una pratica e comoda versione pocket tascabile. E’ possibile richiederlo al curatore dell’opera collegandosi all’area contatti del suo sito-blog www.mistericattolici.blogspot.com, oppure ordinarlo tramite questo link: www.lulu.com/content/12852591
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Anteprima del libro
Preghiere e devozioni per il cammino spirituale - A cura di Beppe Amico
A cura di Beppe Amico
Preghiere e devozioni per il cammino spirituale
UUID: 42e601fc-1ad9-11e8-9f40-17532927e555
Questo libro è stato realizzato con StreetLib Write
http://write.streetlib.com
Indice
Titolo
NOTE EDITORIALI
Disclaimer
PREMESSA
CAPITOLO 1 - Le varie forme della preghiera
CAPITOLO 2 - Perché pregare?
CAPITOLO 3 - Riflessioni e pensieri sulla preghiera
CAPITOLO 4 - Preghiere del mattino
CAPITOLO 5 - Preghiere del giorno
CAPITOLO 6 - Preghiere della sera
CAPITOLO 7 - Consacrazioni
CAPITOLO 8 - Preghiere a Gesù
CAPITOLO 9 - Preghiere alla Vergine Maria
CAPITOLO 10 - Il Santo Rosario
CAPITOLO 11 - La recita del S. Rosario
CAPITOLO 12 - Preghiere a San Giuseppe
CAPITOLO 13 - Preghiere allo Spirito Santo
CAPITOLO 14 - Preghiere agli angeli e all’angelo Custode
CAPITOLO 15 - Preghiere per gli ammalati
CAPITOLO 16 - Preghiere per i momenti di difficoltà
CAPITOLO 17 - La Misericordia di Dio
CAPITOLO 18 - Pregare con i Salmi
CAPITOLO 19 - Per i defunti e le anime del Purgatorio
CAPITOLO 20 - Preghiere varie e devozioni
CAPITOLO 21 - Preghiere di Guarigione e Liberazione
CAPITOLO 22 - Preghiere e devozioni ai santi
CAPITOLO 23 - Le preghiere di Santa Brigida
CAPITOLO 24 - Preghiere ed invocazioni
CAPITOLO 25 - Preghiere di ringraziamento e perdono
CAPITOLO 26 - Le sante indulgenze
CONCLUSIONE
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Copyright
Note
Titolo
A cura di Beppe Amico
PREGHIERE E DEVOZIONI
per il cammino spirituale
NOTE EDITORIALI
" Nulla ti turbi, nulla ti sgomenti, tutto passa…Dio solo basta" (S. Teresa D’Avila – dottore della Chiesa)
" Chi prega si salva, chi non prega si danna" (S. Alfonso M. De Liguori)
Curatore: Beppe Amico
Edizione cartacea: Lulu Enterprise
Versione ebook: StreetLib
Blog: www.mistericattolici.blogspot.com
© Copyright - Tutti i diritti riservati
Prima edizione: maggio 2012
Seconda edizione: aprile 2013
Terza edizione riveduta e corretta: dicembre 2013
Quarta edizione riveduta e corretta: novembre 2017
Quinta edizione riveduta e corretta: marzo 2018
Disclaimer
Dopo l’abrogazione dei canoni 1399 e 2318 del Codice di Diritto Canonico, ad opera di Paolo VI in AAS 58 (1966), gli scritti riguardanti nuove apparizioni, manifestazioni, miracoli, ecc., possono essere divulgati e letti dai fedeli anche senza autorizzazione esplicita da parte dell’autorità ecclesiastica.
Il presente volume è frutto di cammino spirituale e ricerca. Il suo contenuto è puramente teoretico ed illustrativo e non intende sostituirsi alle terapie mediche. Coloro che sanno o sospettano di essere affetti da patologie organiche (fisiche) o psicologiche, sono invitati a rivolgersi ad un medico per le opportune diagnosi e terapie. Non possiamo garantire che l’applicazione dei consigli contenuti in questo libro possano realmente recare benefici.
PREMESSA
" Tutto il bene che facciamo è come una goccia nel mare, ma se non lo facciamo, questa goccia andrà perduta per sempre" (Madre Teresa di Calcutta).
Secondo l’enciclopedia interattiva Wikipedia, "la preghiera è una delle pratiche comuni a tutte le religioni. Essa consiste nel rivolgersi alla dimensione del sacro con la parola o con il pensiero; gli scopi della preghiera possono essere molteplici: invocare, chiedere un aiuto, lodare, ringraziare, santificare, o esprimere devozione o abbandono. La preghiera è solitamente considerata come il momento in cui l'uomo 'parla' al sacro, mentre la fase inversa è la meditazione, durante la quale è il sacro che 'parla' all'uomo.
La preghiera può essere personale, oppure liturgica; solitamente questa seconda forma si ritrova come preghiera scritta (o comunque tramandata in qualche modo). Una delle forme di preghiera più diffuse è il canto devozionale".
Gli asceti sono concordi nell’affermare che la vera preghiera sgorga spontanea dal cuore ed è quella che commuove
Dio. Essa crea un ponte fra l’aldiquà e l’aldilà, ci permette di comunicare con Lui con modalità molto varie che possono arrivare fino al matrimonio mistico.
Ancora Wikipedia chiarisce che secondo la dottrina cattolica, quando l'uomo prega si eleva a Dio in modo cosciente
, cioè sceglie volontariamente di comunicare e condividere con l’Onnipotente problemi, affanni, gioie, dolori, successi e fallimenti.
In questo libro ho raccolto le più celebri e diffuse preghiere della tradizione cattolica. Sono le stesse che ho usato e continuo ad usare anch’io nei miei momenti di raccoglimento spirituale. Alcune sono così belle e profonde da muovere persino alle lacrime. Sono dei veri e propri gioielli capaci di farci crescere e avanzare nel cammino verso Dio. Mi auguro che anche per voi, come è successo per tanti, possano essere uno strumento di condivisione e di amore.
Il Curatore
CAPITOLO 1 - Le varie forme della preghiera
Esistono molti modi di pregare. Vediamoli nel dettaglio:
Preghiera di richiesta o intercessione: si rivolge a Dio per mezzo di un emissario o mediatore. La Vergine Maria è senza dubbio la più grande e conosciuta mediatrice di Grazie divine. Si dice che proprio dalle sue mani passino tutte le grazie che Dio concede ai suoi figli. Esistono però anche altri mediatori o intercessori. Possono essere i santi elevati agli onori degli altari, tutti gli spiriti angelici, incluso il nostro angelo custode, gli uomini morti o viventi, purché in Grazia di Dio. È necessario però chiarire quest’ultima affermazione e sottolineare che per uomini morti in Grazia intendiamo le anime che si trovano nel Purgatorio e che lì, scontano i loro debiti contratti con la giustizia divina a causa dei loro peccati. Esse possono intercedere per noi che viviamo sulla terra ma nulla possono per sé stessi. È per questo che la Chiesa cattolica invita a pregare tanto per il suffragio delle anime purganti che dalla loro dimora di dolore e sofferenza possono fare tanti per noi, ma faranno ancora di più quando, proprio grazie alle nostre orazioni, riusciranno a varcare la soglia del Paradiso al quale bramano con tutto l’ardore.
Preghiera di lode: è la preghiera di adorazione e di lode, fatta per magnificare le grandezze del nostro Creatore, la sua bontà, la sua misericordia, il suo amore per le creature, la sua giustizia e riconoscere la nostra limitata condizione di uomini bisognosi del suo aiuto e del suo sostegno nei tortuosi percorsi della nostra esistenza terrena.
Preghiera di ringraziamento: questo tipo di preghiera è fatta da chi desidera ringraziare il Signore per i tanti benefici concessi, per grazie di guarigione e liberazione, per la risoluzione di controversie e discordie in ambito familiare o sociale. Santa Teresa d’Avila amava molto ringraziare Dio per i beni concessi e le grazie spirituali. Ella diceva: non abbiamo idea quanto il Signore conceda a chi si determina di percorrere le vie della santità. E quel poco che gli offriamo e sempre nulla se lo rapportiamo al molto che ci accorda
.
La Vergine Maria a Medjugorje, assicura che è necessario pregare per sé stessi e per gli altri se vogliamo raggiungere la pienezza della vita, la quale si ottiene solo in Dio e nella sua benevolenza. La Madonna in molte sue apparizioni ricordava in modo accorato che troppe anime vanno perdute perché non c’è nessuno che si sacrifichi e preghi per loro
.
Noi siamo infatti accomunati da uno stesso destino, tutta l’umanità coopera, spesso a sua insaputa, alla realizzazione del progetto di Dio. Ogni azione buona contribuisce ad innalzare il benessere spirituale di tutti, come ogni azione cattiva lo abbassa. Quindi tutti noi siamo responsabili, in diversi gradi, al destino del mondo e al nostro stesso destino. Gloria o dannazione, felicità o sofferenza, dipendono solo da noi e dalle nostre libere scelte.
In conclusione facciamo cenno ad alcune scuole di preghiera, quelle dei mistici, i quali, grazie al loro fecondo cammino di santità, hanno compreso come si prega. Grazie alle loro istruzioni e alla loro esperienza possiamo anche noi crescere e migliorare e iniziare il nostro cammino si santità in vista di un traguardo che non ha prezzo alcuno: il premio degli eletti e la gloria nei cieli.
Molti santi e dottori della chiesa, fra cui San Tommaso D’Aquino, Sant’Ignazio e Santa Teresa d’Avila, fondano la loro preghiera nell’orazione mentale, la quale è una contemplazione profonda delle bellezze ineffabili di Dio nella quale si scoprono le infinite tenerezze della sua bontà.
Vediamo più nel dettaglio la scuola teresiana. A tal proposito riporto quanto scrissi in un mio libro di qualche tempo fa: "La mistica spagnola fonda la sua dottrina e spiritualità sulla meditazione dalla quale ne conseguono le contemplazioni e le visioni intellettuali e sensitive di natura mistica.
Il modus operandi è semplice e alla portata di tutti. Ma per quanto tale metodologia non sia costruita su conoscenze particolari e per questo motivo accessibile e fruibile da tutti coloro che desiderano praticarla, essa conduce a risultati apprezzabili solo se le fondamenta della nostra personalità si basano su una risoluzione certa di riuscire nell’intento e alla volontà di abbandonare vizi e abitudini sbagliate per praticare le virtù.
Santa Teresa paragona l’anima ad un giardino o ad un castello con varie mansioni che corrispondono ai progressi spirituali compiuti nel corso del cammino verso Dio.
Ella suggerisce di immaginare che in questo giardino noi siamo stati incaricati di piantare e coltivare ogni tipo di fiori e piante. Le stesse con le quali Nostro Signore si delizierà quando verrà a farci visita.
Questo giardino dapprima ha l’aspetto di un terreno incolto e pieno di erbacce ma poi, dopo che noi avremmo profuso tutto il nostro impegno per abbellirlo, sarà qualcosa di veramente unico.
Le similitudini sono molto efficaci se pensiamo che il terreno incolto del quale la santa parla è in definitiva la nostra anima prima di decidersi a percorrere un cammino spirituale e le erbacce da estirpare sono i vizi radicati in noi stessi e che dobbiamo, anche a costo di grandi sacrifici, cercare di estirpare dal nostro cuore. I fiori bellissimi e profumati corrispondono invece alle virtù che si devono raggiungere per avere la possibilità di entrare in contatto con il Re (Dio) e rendere il giardino degno di una visita così importante.
Santa Teresa elenca 5 tipi di orazione mentale:
L’orazione mentale esercitata con l’intelletto, il quale si concentra su un argomento sacro, un passo del Vangelo, uno spaccato della vita di Gesù, ecc. e cerca di comunicare in un dialogo silenzioso con Dio.
Il secondo passo costituito dall’orazione di quiete consiste già in una mozione
soprannaturale dove l’anima pur lavorando e discorrendo con l’intelletto, compie minor fatica nello stabilire una comunione spirituale con Dio che avviene essenzialmente per mezzo di locuzioni interiori.
Il terzo passo introduce nella contemplazione dei divini misteri ed è, a detta della santa, un’operazione compiuta da Dio il quale sospende i sensi ed eleva le potenze superiori dell’anima, instaurando con la creatura un vero e proprio dialogo fatto di contemplazione, visioni intellettuali, immaginarie e locuzioni interiori.
Il quarto passo eleva ancora di più l’anima alla contemplazione delle bellezze ineffabili del Cielo e all’amore soprannaturale della Trinità, preludio all’orazione di unione che costituisce l’ultimo passo della metodologia teresiana.
Infatti in questa ultima tappa spirituale, l’anima si unisce a Dio intimamente con le potenze superiori, celebrando le nozze spirituali che sono state la meta di molte personalità carismatiche e mistiche della Chiesa cattolica.
La spiritualità teresiana è fondata sulla disciplina e la risoluzione a percorrere la strada talvolta impervia della fede, per raggiungere un Bene così grande quale è il possesso di Dio già sulla terra".
CAPITOLO 2 - Perché pregare?
La preghiera è la tratta d’unione fra l’uomo e Dio. È la maniera più diretta per mettersi in contatto con Lui per chiedere un intervento, un sostegno, un aiuto, oppure per ringraziarlo o lodarlo per una grazia già ottenuta.
Gli esegeti, ma soprattutto i mistici, i quali avevano ampiamente sperimentato l’efficacia della preghiera a Dio, assicurano che essa è indispensabile al sostentamento delle necessità spirituali dell’anima. Chi prega dimostra di riconoscere le proprie fragilità e di non potere nulla in sé stesso, ma tutto in Dio. Se pensiamo che Gesù, santo e immacolato al cospetto di Dio pregava incessantemente per chiedere aiuto al Padre, quanto più noi, creature misere e fragili abbiamo bisogno di pregare il Signore che ci aiuti nel faticoso cammino verso la santità.
Pregare quindi è l’atto di umiltà maggiormente gradito al Signore, il quale, come ben sappiamo concede tutto a chi lo prega con fervore e umiltà.
La preghiera però non è sempre umile. Spesso è arida, spenta, talvolta contiene accenti di supponenza, è intrisa di materialismo (preghiere di richiesta) e persino di sfida ed è per questo motivo che frequentemente non ottiene i frutti sperati.
Spesso perciò gli uomini pregano male o non pregano come dovrebbero e le loro suppliche sembrano rimanere inascoltate. È importante qui sottolineare quanto sia necessario è doveroso rivolgersi in preghiera a Dio per una giusta causa e ottenere ciò che con le nostre sole forze umane non riescono ad ottenere.
La richiesta di grazia per la guarigione di un ammalato che soffre, è forse la preghiera più diffusa ma forse la meno esaudita. Perché?
Qui concorrono a nostro avviso diversi fattori:
La fede, ovvero l’intensità di fiducia e di abbandono con la quale chiediamo una grazia al Signore. Se non abbiamo fiducia che Dio esaudirà le nostre suppliche, sarà difficile ottenere la grazia richiesta. A testimonianza di questo assunto possiamo ricordare che cosa disse lo stesso Gesù ai miracolati che guariva durante il suo passaggio in Palestina: La tua fede ti ha salvato
, oppure sei perdonata perché hai molto amato
.
L’oggetto e il tema della richiesta, il quale dovrebbe essere in piena aderenza alla volontà di Dio. L’argomento è assai spinoso perché noi non possiamo conoscere con certezza il disegno divino, ma lo possiamo però intuire con l’aiuto della grazia e dei nostri talenti sortiti da natura. In questo campo è necessario sempre operare un buon discernimento e comprendere che cosa sia o no gradito a Dio. Per dipanare ogni dubbio sappiamo che la modalità di questa conoscenza superiore, è data dai frutti che produce l’albero. Ricordate cosa disse Gesù agli apostoli? Dall’albero riconoscerete i frutti
. È perciò importante chiedere ciò che fa bene alla