Laboratorio di Impianti Chimici Vol.2
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Laboratorio di Impianti Chimici Vol.2 - Francesco Fratini
a cura di Francesco Fratini
I DIRITTI di traduzione, di memorizzazione elettronica adattamento totale o parziale con qualsiasi mezzo(compresi i microfilm e le copie fotostatiche) sono riservati per tutti i paesi.
Si potrà concedere a pagamento l’autorizzzazione a riprodurre solo un decimo del seguente volume.
Le richieste di riproduzione vanno inoltrate a
francescofratini05@gmail.com
Proprietà letteraria e scientifica riservata.
1.1 Trasmissione di calore (a)
Obiettivo: determinare la quantità di calore che si trasmette per mescolamento tra due sostanze miscibili omogenee ed eterogenee.
Principi teorici: il calore è una grandezza estensiva, dipende dalla massa, l’unità di misura del calore è la caloria, cioè la q di calore o energia necessaria per innalzare di ¹°C la temperatura di ¹kg di H2O (14°C-15°C), rimanendo il valore della densità dell’acqua uguale ad 1 in quell’arco di temperatura. La temperatura invece è una grandezza intensiva collegata al calore, e ne misura la quantità energetica.
q di calore Caloria= ———————
¹Kg H2O pura
La trasmissione di calore dopo mescolamento tra due sostanze liquide in regime di quiete o fermi, avviene per conduzione, con i liquidi in stato di moto, ovvero con trasferimento di massa e di calore, avviene per convezione. Nelle nostre esperienze, onde limitare la dispersione di calore, le masse per la determinazione della temperatura finale vengono trasferite nel vaso di Dewar. E’ un recipiente in materiale plastico infrangibile, che all’interno presenta una intercapedine costituita da doppia parete in vetro con superficie argentata, in cui è stato prodotto il vuoto per limitare la conduzione verso l’esterno. Un vero calorimetro adiabatico, l’isolamento di trasmissione del calore, si ottiene col vetro, la superficie argentata serve per ridurre l’irraggiamento.
Materiale: 2 Beker da 400 ml,3 termometri digitali,1 vaso di Dewar, 2 piastre riscaldanti, agitatore magnetico,1bilancia tecnica.
Sostanza: H2O, CH3COOH glaciale.
Procedimento: si propongono due prove di laboratorio, la prima riguardante due liquidi della stessa sostanza, la seconda due liquidi di sostanza differente.
Prima esperienza: si riempiono due beker con agitatore magnetico, rispettivamente di ²⁰⁰ml e ³⁰⁰ml, di H2⁰, si determina la temperatura dei liquidi alle condizioni normali di T e P, quindi si porta a riscaldamento sulle piastre riscaldanti, sino ad arrivare alle temperature stabilite.
A questo punto, si tolgono i beker dalle piastre, si lascia per qualche minuto stabilizzare la temperatura all’aria, si verifica la temperatura raggiunta nei due beker, e si mescolano le due masse nel vaso di Dewar, si chiude quest’ultimo con il coperchio avente il foro calibrato per l’inserimento del termometro digitale e si legge la temperature della miscela.
Dati: T1= ⁶⁰°C T2= ⁹⁰°C temperatura di riferimento→ ²⁰°C
Il calore acquistato dalla sostanza A, sarà:
1kcal
Q1= m1 · Cp · ∆T → ⁰,²⁰⁰kg · ———— · (60-20)°C→ ⁸ kcal
kg°C
per la sostanza B:
1kcal
Q2= m2· Cp· ∆T→0,300Kg · ——— · (90-20)°C→ ²¹kcal
kg°C
la temperatura finale dell’esperienza dopo miscelazione a temperatura costante, risulta :
Te(esperienza) →57°C
La temperatura teorica, sarà: