Discover millions of ebooks, audiobooks, and so much more with a free trial

Only $11.99/month after trial. Cancel anytime.

Abietti si Nasce - L'ebook
Abietti si Nasce - L'ebook
Abietti si Nasce - L'ebook
Ebook270 pages3 hours

Abietti si Nasce - L'ebook

Rating: 0 out of 5 stars

()

Read preview

About this ebook

Dal 2000 al 2012 l'autore ha mantenuto un sito "Everything/Nothing" con centinaia di post, articoli, recensioni e vignette: "Abietti si Nasce", più comunemente conosciuto con l'acronimo di "ASN". Questo ebook raccoglie i post più divertenti e interessanti dei primi otto anni di vita del sito, oltre a interessanti appendici storiche sulla nascita e la diffusione del meme "E/N" online negli States e in Italia. Commenti sugli avvenimenti di quegli anni, racconti sulle disavventure sessuo-affettive del webmaster, riflessioni esistenziali, scritti umoristici... Il tutto corredato da note a pie' di pagina per cogliere le infinite citazioni musicali, televisive, cinematografiche, fumettistiche e letterarie dell'intera cultura "pop" in cui siamo immersi. Il segno dei tempi che volano più veloci delle astronavi di Star Trek.
LanguageItaliano
PublisherYuri Abietti
Release dateAug 11, 2015
ISBN9786050404876
Abietti si Nasce - L'ebook

Related to Abietti si Nasce - L'ebook

Related ebooks

Humor & Satire For You

View More

Related articles

Related categories

Reviews for Abietti si Nasce - L'ebook

Rating: 0 out of 5 stars
0 ratings

0 ratings0 reviews

What did you think?

Tap to rate

Review must be at least 10 words

    Book preview

    Abietti si Nasce - L'ebook - Yuri Abietti

    Secolo)

    Ringraziamenti

    La prima persona che devo ringraziare per avermi dato la possibilità di scrivere questo libro, ovviamente, è pgcd. Questa figura quasi mitologica, dopo aver creato Asphalto, mi spinse a mettere in piedi il mio sito E/N che è rimasto online dal 2000 al 2012. Senza quell’idea probabilmente avrei impiegato in maniera molto più proficua e produttiva un sacco di ore della mia vita, ma adesso non avreste tra le mani queste pagine.

    Inoltre, devo ringraziare tutti i collaboratori e i lettori di ASN alcuni dei quali hanno contribuito con i loro commenti, le loro lettere e il loro supporto.

    Non possono mancare i miei genitori, Filippo Lisitano e Bruna Ugorese. Ringrazio poi tutti i miei amici, tutti quelli che hanno un nick e quelli che non ce l’hanno, come Gorman, Twain, Picamayo, la Squadra Mazzate, Daniele M., Viviolas, ReddKaa, Autarches, MadHattie, Re Censore, David, Pablo, Capitan Uncino, Savra, il Nonno, Davide F., Max R., Parsec, Paolo P., Godzilla, The Face, Zeta, eLA, Federico M., Teresa M., i compagni di giochi di ruolo, Dontworryaboutme, Beppe P. e Silvia M., BrainDamage, i compagni di bevute del Mulligan Irish Pub, e molti altri ancora.

    Ringrazio in particolar modo Eugenio Spagnolini per la bellissima copertina che ho espressamente chiesto di realizzare per questo ebook.

    It's been a long road...

    Y.

    Introduzione

    Dal 2000 al 2012 ho mantenuto un sito web personale, quello che oggi si definirebbe impropriamente un blog. In realtà, si trattava di un sito E/N (Everything/Nothing), un'etichetta che è stata inventata per descrivere questo tipo di siti che ha cominciato a diffondersi online dagli ultimi anni '90 negli States e, dopo il 2000, anche in Italia. Tutto e niente, insomma, cioè siti che non parlano di un argomento particolare ma affrontano qualsiasi tipo di tema sempre secondo il punto di vista del webmaster e dei vari collaboratori. L'avvento di Facebook ha falciato la maggior parte dei blog e dei siti pesonali e ha quasi completamente distrutto il meme dell'E/N: è semplicemente più comodo e pratico scrivere lì sopra per farsi leggere dagli amici piuttosto che seguire tutta la trafila necessaria a mantenere un sito proprio, con costi, necessità di manutenzione, eccetera. Tuttavia, a meno di non mantenere il proprio profilo completamente pubblico – un'azione che non esito a definire da sprovveduti – saranno solo gli amici che noi scegliamo e selezioniamo a leggere i nostri interventi, mentre un sito online può attirare anche lettori occasionali, navigatori che passano di là per caso. Inoltre Facebook ha delle policy alquanto rigide su tutta una serie di argomenti ed è possibile essere segnalati e vedere i propri interventi cancellati d'ufficio, tutte cose che, ovviamente, su un proprio sito non possono accadere. Ci sono pro e contro, ma la popolarità del social network ha veramente cambiato completamente la faccia della rete. Questo è il motivo per cui, nel 2012, ho deciso di non rinnovare il contratto di hosting e di dominio del sito (che si trovava all'indirizzo www.abietto.net) e di chiudere Abietti si Nasce.

    In ogni caso, mi trovavo per le mani letteralmente centinaia e centinaia di post, articoli, recensioni, discussioni sul forum, interventi e chi più ne ha più ne metta. Per un po' ho lasciato tutto decantare in un hard-disk di backup e poi mi è venuta l'idea di selezionare alcuni di questi post per farne un ebook, quello che tenete (si fa per dire) tra le mani. In questa raccolta, dunque, troverete una selezione di post che va dal 2000 al 2008. Se l'operazione sarà di vostro gradimento potrò pensare a fare un Capitolo Due con gli articoli dal 2008 al 2012.

    Senza porre altro tempo in mezzo, vi lascio alla lettura delle scemenze che ho scritto in quegli anni, sperando che le troviate divertenti o interessanti in qualche modo. In fondo all'ebook, inoltre, ci sono un paio di appendici per chi ha voglia di perdere un po' di tempo e di annoiarsi nello studio di come è nato e si è diffuso il meme dell'E/N negli States e in Italia. Buon divertimento, quindi, come mi firmavo allora, dal vostro Amichevole Abietto di Quartiere.

    POST SCELTI

    Qui di seguito potrete leggere una selezione di alcuni post, articoli e aggiornamenti che sono stati pubblicati originariamente su ASN tra l'anno 2000 e l'anno 2008. Gli articoli sono presentati in ordine cronologico, contrariamente a quanto accadrebbe se queste pagine fossero quelle di un blog o di un sito E/N, in cui quelli più recenti sono i primi a comparire. C'è ancora tantissimo altro materiale di questi primi anni nonché di quelli che vanno dal 2008 al 2012, anno di chiusura ufficiale del sito...

    Inaffidabilità (¹)

    22 luglio 2000 – Ore 06:45

    Le donne, si sa, sono degli uomini a cui è stata levata affidabilità e razionalità. Ad esempio: se avete l'impressione di piacere a una ragazza e questa insiste perché voi la invitiate fuori a cena, non stupitevi se dopo averla invitata a cena improvvisamente sparisce dalla vostra vita. Probabilmente ha cose più importanti da fare come pettinarsi con una grattugia o rimettere i cibi nel frigo in ordine alfabetico. O forse è andata a vedere il concerto di un gruppo di rock/fintjazz/punkinglese cecoslovacco che scrive testi in rumeno.

    Vediamo dunque, come direbbe Elio, un freddo campionario delle scuse che le donne ci propinano quando ci mandano in bianco...

    No, hai capito male.

    Scusa ma devo andare a casa di una mia amica che è in crisi con il suo ragazzo.

    Non posso, ho il mal di testa.

    Mi piacerebbe molto, ma il mio capufficio mi ha chiesto di fare gli straordinari.

    Non so di cosa tu stia parlando.

    Solo perché siamo usciti e io ho riso tutta la sera facendomi palpare ovunque ti sei messo in testa che forse mi piaci?

    Oh, me ne sono completamente dimenticata... e ora sono già in pigiama!

    So che dovevamo andare a cena soli io e te, ma se invece invitassimo anche Tafano e la sua compagnia e andassimo in un disco/pub/trend/stepehschplatz a fare l'afterhour?

    Telecom Italia Mobile. L'utente potrebbe avere il terminale spento. Riprovi più tardi, grazie.

    Yuri chi?

    Sciamanesimo sì, ma con Nesquik

    23 luglio 2000 – Ore 19:30

    Io rispetto ogni forma di pensiero e ogni forma di vita. Con alcune eccezioni. Per quanto riguarda le opinioni e le forme di pensiero, le uniche che non avranno mai il mio rispetto sono quelle che, per l'ideologia stessa, non hanno a loro volta rispetto per nessun punto di vista che non sia il proprio. Io, come disse qualcuno tempo fa, combatterei per difendere il diritto del mio prossimo di darmi torto. Dà fastidio, vero? Ma la chiamano Vita.

    Per quanto riguarda le forme di vita, io rispetto tutto il rispettabile tranne due casi: le zanzare e gli scarafaggi. Penso che l'uomo dovrebbe seriamente fondare un comitato internazionale con fondi illimitati volto alla ricerca e allo sviluppo di un sistema che consenta di distruggere tutte queste specie dal pianeta. Vi state scandalizzando? Allora analizziamo la questione.

    Le zanzare (guardacaso le femmine) succhiano il sangue. Cosa danno in cambio alla Natura? Altre zanzare.

    Gli scarafaggi fanno schifo. Ma proprio tanto. Voglio dire... sembra che siano stati creati apposta per ispirare ribrezzo.

    L'uomo distrugge involontariamente centinaia di specie di insetti ogni anno. Perché non fermare quelle estinzioni, che per la maggior parte riguardano coleotteri, lepidotteri e altri insetti carini, e non distruggere queste specie, che sono poche e inutili?

    Gli scarafaggi e le zanzare non sono nella dieta indispensabile di nessuna forma vivente. Tutto il resto dell'ecosistema potrebbe adattarsi senza grossi problemi. (D'altronde, se si adatta alle centinaia di specie che estinguiamo ogni anno...)

    Le estati sarebbero molto, ma molto più vivibili.

    Si potrebbe andare nei paesi tropicali senza il rischio di bussare alla porta del bagno dell'hotel e sentirsi rispondere Occupato! con aria seccata dalla blatta di turno.

    Il tempo passato a battere le mani inutilmente cercando di ammazzare zanzare o a tirare ciabatte in giro per la cucina per uccidere gli scarafaggi potrebbe essere impiegato in modo più proficuo e interessante, ad esempio masturbandosi con un guanto di lana di ferro o riguardando la serie completa di Beautiful.

    L'assenza di due animali così schifosi permetterebbe a più gente di rispettare il mondo animale.

    Il problema è che la situazione rimarrebbe tale solo per qualche migliaio di anni, dopodiché quasi sicuramente insetti altrettanto molesti e schifosi riempirebbero le nicchie ecologiche lasciate vacanti. Ma per quanto riguarda il mio lifetime, che me ne frega?

    Finalmente posso dormire! (²)

    27 luglio 2000 – Ore 1:43

    L'Oracolo dell'Ovest, che non si chiama così a caso, è pieno di risposte e della generosità adatta per elargirle. Letti i motivi per cui il termine sonno per me sta assumendo un valore astratto ha deciso di torgliere a me e a voi, cari lettori, ogni dubbio. Ecco le risposte alle domande postate un paio di news più in basso:

    A chi dobbiamo l'invenzione dei callifughi?

    Il callifugo, medicamento cheratolitico, fu inventato nel 1650 a.C. da Morv figlio di Barn, della tribù dei Salassi, genti celtiche abitanti l’attuale Valle d’Aosta. Morv era un pastore di stambecchi (mestiere molto popolare all’epoca) e, com’era usanza del tempo, era solito indossare zoccoli di legno per le lunghe camminate al seguito del branco. Com’è facile intuire il problema dei calli e dei duroni lo assillava. Dopo aver inutilmente cercato di liberarsene raschiandoli con il suo coltello (ragione per cui fu da allora chiamato Morv lo Zoppo) egli provò a levigarli con delle ruvide pietre proprie del luogo. Dalla polvere abrasiva di queste pietre ebbe origine il callifugo.

    Qualcuno di voi sa dove posso trovare un tutorial per la vita?

    Presso la Libera Università di Okeefeenokee (Florida, USA) è stato recentemente istituito un master in Bioassistenza. Il corso, della durata di un semestre (o di due trimestri, a scelta) mette in grado i partecipanti di fungere da tutor per la vita altrui. Nell’ambito del master si affrontano temi quali:

    La vita, l’universo e tutto il resto;

    Perché le donne preferiscono i bastardi;

    Perché gli uomini preferiscono le stronze;

    Come diventare ricchi e famosi mettendosi le dita nel naso;

    Come far crollare Wall Street entrandovi travestiti da pinguino;

    Chi è stato l’inventore del callifugo, ecc.

    Al termine del corso i partecipanti faranno assistenza alla vita di un altro partecipante che, a sua volta, assisterà un terzo partecipante che, a sua volta...

    E se la mia fosse una versione Beta piena di bachi?

    Dio mio, figliolo! Nessuno ti ha detto che la tua vita è in versione Alpha sperimentale?

    Ma i Cristalli Swarowsky, chi diavolo li compra?

    I cristalli Swarowsky sono molto in come regalo di divorzio. Infatti è stato sperimentalmente provato che scagliare a terra (o, nei casi più gravi, sulla testa del coniuge) un cigno di cristallo Swarowsky, allenta la tensione, placa lo stress, favorisce il sonno e cura i calli.

    Perché i Lunapop non hanno seguito il consiglio del loro professore di musica alle medie (cioè l'anno scorso)?

    Anche i Beatles furono scartati al loro primo provino musicale. Vi domanderete cosa c’entrino i Lunapop con i 5 di Liverpool... infatti non c’entrano. I Luna Pop (comunemente chiamati dagli amanti della musica Luna Popò) non diedero retta al loro prof. di musica perché, nel loro infantilismo, rinunciarono ad una gratificante ed onesta carriera di ragionieri al catasto per l’effimera soddisfazione di diventare ricchi, famosi e pieni di ragazzine sbavanti

    Perché c'è gente che sostiene seriamente che siano bravi?

    Perché fanno (o faranno) i ragionieri al catasto.

    Perché quelli che non amano Guerre Stellari non vengono curati psichiatricamente?

    Alla Libera Univestità di Okeefeenokee (California, USA... perché questa è un’altra) in effetti il Professor Sigmund Lonewolf ha ottenuto la cattedra di Psicopatologia dei comportamenti aberranti del XXI secolo. I suoi allievi apprendono le moderne metodologie terapeutiche nei confronti di coloro che:

    Non amano Guerre Stellari;

    Comprano i cristalli Swarowsky;

    Non si curano i calli;

    Postano risposte demenziali a domande demenziali inserite in pagine web demenziali.

    Ma se un U.F.O. atterra a Milano, dove diavolo trova parcheggio?

    Un UFO è effettivamente atterrato a Milano il 5 Novembre del 1988, al capolinea della 53, confondendolo probabilmente con l’Area 51. Attualmente si trova nel deposito dell’ATM e nessuno lo ha reclamato per via dell’esagerata cifra a cui è giunto il costo del parcheggio. L’alieno che lo pilotava abitualmente lava i parabrezza delle auto di passaggio in Piazzale Loreto, all’imbocco con via Padova.

    Ringraziamo sentitamente per la prontezza e per l'autorevolezza delle risposte...

    Ti accorgi che sei vecchio quando…

    30 agosto 2000 – Ore 5:30

    ...Incontri una tua vecchia compagna di classe delle superiori (per la quale, peraltro, avevi una mezza cottarella) e scopri che si è sposata da poco. Ed è la stessa ragazza che ti ascoltava mentre facevi battute sconce o parlavi di sesso in termini volutamente provocatori senza darti troppa corda ma ghignando sotto i baffi, la stessa ragazza che ha fatto il tifo per te quando in gita a Parigi ti sei messo con quella ragazza che ti piaceva tanto, la stessa ragazza che si confidava con te per i casini che aveva con il tipo...

    Questo ti fa pensare che gli anni passano, anche se tu non te ne vuoi disperatamente accorgere, e che il mondo là fuori ha delle regole leggermente diverse dalle tue. Diciamo pure completamente diverse dalle tue.

    Quando eravamo piccini picciò…

    30 agosto 2000 – Ore 13:37

    Che belli i bei tempi andati, vero? Tutto nella memoria viene coperto da una patina indistinta di nobiltà e di malinconia. In realtà non erano tempi meravigliosi, voglio dire... non più di quelli attuali, eppure l'essere umano torna volentieri indietro, con la memoria, e pensa: Ah, come erano più belle e semplici le cose allora.

    In effetti ricordo di un capodanno in cui la mia banda si era trovata per strada e aveva deciso che era un'ottima idea infilare i raudi dentro agli stronzi di cane, accenderli e poi nascondersi dietro l'angolo, per vedere fino a che punto arrivavano gli schizzi dovuti alla deflagrazione. Ricordo una vecchia signora vestita di bianco con cagnolino che non avrebbe sfigurato in un sito scat, alla fine dell'operazione.

    Oppure ricordo estati in campagna in cui l'esplorazione di un particolare rametto ultrasecondario del Po locale diventava la ricerca delle sorgenti del Nilo... e la sensazione di essere in Africa veniva rafforzata dalla presenza di zanzare che sembravano elicotteri e che dovevano essere abbattute con proiettili da contraerea.

    Però ricordo anche anni duri, in cui i contatti sociali si limitavano alle frontate sul naso che prendevo dal bullo locale (per questo mi piace Stephen King, io quelle cose le ho vissute, purtroppo) o agli amici dell'oratorio (ebbene sì, lo ammetto, qualche volta ci sono andato anche io) il cui scopo principale era prendermi per il culo (e questo non è cambiato, lo fanno anche i miei amici attuali)...

    E poi l'angoscia che si provava a scuola quando c'erano i compiti in classe o le interrogazioni è una cosa terrificante che non ho mai più provato in vita mia... Quasi niente nella vita reale da adulto ha quel sapore ferroso in bocca, quel vuoto nello stomaco, quella sensazione di vertigine.

    Forse è sbagliato guardare indietro in questo modo... tra qualche anno magari penserò in termini molto romantici a quando avevo un sito internet e nel frattempo continuerò a non godermi gli aspetti sani e divertenti del presente.

    Però ragazzi... che tempi che erano quelli...

    Commento del 1 settembre da parte di Gawain

    ...La faccenda dei petardi mi fa venire in mente di quella volta che abbiamo usato il vaso del ficus di mia madre, appositamente trasportato sul balcone, come base di lancio per i botti: un raudo è scoppiato in casa, proiettando muschio e terriccio sulle pareti e lasciando Parsec sordo per due giorni. Eh, che bei tempi. Gorman ancora non aveva il cadreghino e parlava coi rutti come mio cugino mentre Fede scroccava le sigarette ai sicari della mafia di corso Buenos Aires, spaventandoli un po'. La barba di Reckall non aveva ancora vita propria. E Max non pensava ancora di ritirarsi ad Urbino a dormire in una bara con un giglio nell'occhiello del pigiama. E io pensavo: Laurearmi mi laureo che sono tutti più contenti, ma col cazzo che finisco in un ufficio.

    È chiaro che è proprio da un ufficio che ti sto scrivendo...

    Un sabato qualunque

    23 settembre 2000 – Ore 18:51

    Io ve l'avevo detto, in un precedente post, che ho intenzione di far cominciare l'estate adesso, a prescindere dalla reale stagione. Me ne fotto. E infatti la cosa sta cominciando a dare i suoi frutti. Lasciamo perdere l'argomento donne perché è un argomento troppo spinoso per tutta una serie di ragioni (prima tra le quali il fatto che poi pgcd mi beve tre pozioni magiche e mi va in paranoia e io per simpatia lo seguo a ruota). L'estate sta arrivando anche sotto forme curiose, ad esempio... come spiegate il fatto che io sia più abbronzato ora che non in luglio o agosto? E come spiegate il fatto che ora comincino a saltare fuori delle simpatiche idee per feste e ritrovi quando invece, quest'estate, il massimo che si riusciva

    Enjoying the preview?
    Page 1 of 1