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Se Eva non avesse mangiato la mela
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Ebook40 pages38 minutes

Se Eva non avesse mangiato la mela

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Una fantastica notte, nella quale contrariamente alle mie abitudini, una dolce ipersonnia ha preso possesso di me, lasciandomi al risveglio un lucidissimo sogno ben impresso in ogni particolare, nel quale il mio subconscio ha voluto vedere incredibili personaggi e la descrizione di un mondo lontano e perfetto, che ho sentito l'obbligo di raccontare, mettendolo a confronto con il nostro ed i tanti, troppi, problemi che l'affliggono, immaginare come potrebbe ma purtroppo, forse, non potrà mai essere.
LanguageItaliano
Release dateJun 12, 2015
ISBN9786051760353
Se Eva non avesse mangiato la mela

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    Se Eva non avesse mangiato la mela - Francesco Proto

    Ai miei bellissimi genitori Sergio e Iole

    Una fantastica notte, nella quale contrariamente alle mie abitudini, una dolce ipersonnia ha preso possesso di me, lasciandomi al risveglio un lucidissimo sogno ben impresso in ogni particolare, nel quale il mio subconscio ha voluto vedere incredibili personaggi e la descrizione di un mondo lontano e perfetto, che ho sentito l'obbligo di raccontare, mettendolo a confronto con il nostro ed i tanti, troppi, problemi che l'affliggono, immaginare come potrebbe ma purtroppo, forse, non potrà mai essere.

    Era passato da pochi giorni l’8 maggio, il mio cinquantaseiesimo compleanno, ed era una notte fresca, ideale per favorire un sonno disteso e sereno, lontano da problemi e pensieri che occupano la quasi totalità delle ore diurne; forse è la combinazione di entrambe le cose che favorisce la parte più profonda della mia psiche a rendere quasi palpabile la voglia di un mondo migliore di questo, dove la totale indifferenza verso tutto e tutti, l’egoismo estremo, sta prendendo il sopravvento su  regole morali indiscutibili fino a qualche decennio or sono.

    Mi vengono in mente episodi del passato vissuti con profonda emozione dalla totalità della gente, uno tra questi, Alfredino Rampi a Vermicino, un bambino incastrato in un maledetto pozzo artesiano e la gente sveglia di notte con le orecchie incollate alla radio, non per morbosa curiosità, ma per vivissima emozione e soprattutto partecipazione a quel terribile dramma; la figura esile di Angelo, speleologo dal grande coraggio, appeso ad una corda ed il suo estremo tentativo di strapparlo a quel gelido fango che lo spingeva sempre più giù, anche e soprattutto, per la grave incompetenza della protezione civile, totalmente incapace nel fermarne quella fatale discesa, accompagnata dalla disperata voce invocante la mamma che, a distanza di tanti anni, è ancora profondamente impressa nella mia mente; la tragedia di Ustica, quel volo del dc9 Itavia con 81 persone trovatosi nel posto sbagliato al momento sbagliato e finito tra mille misteri tuttora volutamente irrisolti probabilmente per coprire Francia e Stati Uniti, con i quali caccia lo hanno per errore colpito al posto di un aereo libico ritrovato poi nella zona Silana; vennero fatte sparire tutte le registrazioni dei radar e con essi svariati scomodi testimoni, alcuni dei quali, misteriosamente suicidi!

    Il terremoto del Friuli prima e dell’Irpinia poi, eventi che, riportati idealmente ad oggi, sicuramente sarebbero visti con occhi e partecipazione diversa, perchè?

    Oggi siamo in un mondo dove si buttano i rifiuti tossici in mare senza la benché minima preoccupazione dei gravissimi danni che per generazioni intere l’umanità si porterà dietro, scorie radioattive a lentissimo decadimento che contamineranno ogni cosa a diretto contatto, siamo partecipi di disastri nucleari avvenuti per un mix di negligenza e sporchi interessi dei quali danni conosciamo solo la minima, esigua entità; le radiazioni non hanno odore, non si vedono, non si sentono, non si evidenziano se non con apparecchiature adeguate che nessuno di noi possiede; poi le guerre, il terrorismo, dove neanche la paura riesce a scacciare questa odiosa indifferenza e distacco per far posto alla necessaria intelligenza, lucidità, per dire basta e mettere finalmente fine a tutto ciò, a pensare in maniera altruistica al comune benessere futuro da mettere in pratica con energia alternativa davvero pulita, ad emissione zero, che sia eolica, solare, ad idrogeno, per quelli che verranno

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