La devianza minorile tra interpretazione e prevenzione
()
About this ebook
Related to La devianza minorile tra interpretazione e prevenzione
Related ebooks
LA DEVIANZA MINORILE. Il trattamento penitenziario minorile. Il ruolo della scuola nella prevenzione della devianza e la figura del Criminologo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa relazione distruttiva: Manipolazione, violenza, femminicidio Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLe confessioni di un adolescente psicopatico: Trilogia dello psicopatico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa devianza minorile, forme di controllo e rapporto educativo dei servizi sociali con i minori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa pedofilia in Internet: Come proteggere i nostri figli dai pericoli del web Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa pedofilia tra maschera e realtà Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCriminal Profiling: modelli analitici e problematiche giuridiche Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNuove dipendenze: Da chi dipenderai domani? Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsParlare con il minore Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsMobbing e il danno alla persona Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl comportamento antisociale degli adolescenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsConseguenze psicopatologiche a lungo e a breve termine degli abusi sui minori Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAdolescenza virtuale - L'impatto delle nuove tecnologie sullo sviluppo cognitivo e sociale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsNarcisismo In italiano/ Narcissism In Italian: Capire il Disturbo Narcisistico Di Personalità Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIMpossibile. Quando finisce una relazione Rating: 5 out of 5 stars5/5Quando la famiglia è all’origine del trauma: la violenza assistita e le sue conseguenze invisibili Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl bullismo - Il legame tra gli insuccessi e la devianza minorile Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDroga. Storie che ci riguardano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAnalisi criminologica e investigazione. Le origini del criminal profiling Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAraldi del male: L’eredità tragica del massacro alla Scuola Superiore Columbine High vent’anni dopo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDalla delinquenza minorile, alla criminalità adultaa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsPericolosità del malato di mente Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsIl colloquio criminologico istituzionale e investigativo Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa maschera di Zodiac - Profilo criminologico di un serial killer atipico Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsAggressività e violenza maschile al tempo della globalizzazione: al tempo della globalizzazione Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsProntuario di diritto penitenziario Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsCriminologia: Dinamica del delitto e classificazione dei delinquenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa logica del delitto. L'analisi investigativa secondo Arthur Conan Doyle Rating: 5 out of 5 stars5/5Il valore della prova scientifica nel processo italiano e americano Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa Cronaca Nera In TV: Quando il crimine diventa spettacolo Rating: 0 out of 5 stars0 ratings
Crime & Violence For You
Depistaggi Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsYakuza: Il Giappone criminale Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa comunicazione non verbale nel colloquio criminologico Rating: 5 out of 5 stars5/5Criminologia: Dinamica del delitto e classificazione dei delinquenti Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsL'uomo delinquente Rating: 5 out of 5 stars5/5Dalla delinquenza minorile, alla criminalità adultaa Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLo spettacolo della mafia: Storia di un immaginario tra realtà e finzione Rating: 0 out of 5 stars0 ratings100 STORIE VERE DI MORTI INSOLITE Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsItalia Criminale dei Misteri - "Professione detective" - un ex agente Criminalpol racconta...: Prima parte - Professione detective Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsDietro la scena del crimine: Morti ammazzati per fiction e per davvero Rating: 5 out of 5 stars5/5Dionorevoli. Politica & Camorra: matrimonio all'italiana Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsSK - Assassini Seriali: Un saggio-inchiesta di Liana Fadda Rating: 0 out of 5 stars0 ratingsLa malavita a Napoli: Storia e origini della Camorra Rating: 4 out of 5 stars4/5
Reviews for La devianza minorile tra interpretazione e prevenzione
0 ratings0 reviews
Book preview
La devianza minorile tra interpretazione e prevenzione - Michelangelo Pastore
PASTORE
La devianza minorile tra interpretazione e prevenzione
Indice
Introduzione pag. 3
La delinquenza giovanile in Italia pag. 5
La disgregazione familiare pag. 22
Interpretazione della devianza pag. 40
Prevenzione e rieducazione pag. 55
Conclusioni pag. 70
Bibliografia pag. 72
Introduzione
La delinquenza non è né una disposizione innata, né qualcosa che il minore abbia escogitato da solo; che i giovani apprendano la delinquenza divenendo membri di gruppi in cui la condotta delinquente si è già istituita. Per divenire delinquente, il ragazzo non ha bisogno di particolari inclinazioni o difetti di personalità o d’intelligenza.
Il delinquente differisce dal non delinquente perché presenta frustrazioni, privazioni, incertezze, angosce, sentimenti di colpa o conflitti mentali di generi o grado diversi da quelli dei ragazzi non delinquenti che sicuramente sono meno risentiti, meno aggressivi e che hanno avuto molto di più dalla vita.
Comprendere le radici dell’aggressività significa capire il gesto violento, cercando di entrare nel mondo soggettivo della persona che ha commesso quel gesto. È questo il primo passo verso la cura dei ragazzi violenti: cercare di capire, a differenza di come spesso erroneamente si crede, non vuol dire discolpare.
In definitiva, nei ragazzi violenti è molto facile che un temperamento predisponente si associ a un comportamento genitoriale coercitivo, ruvido e incosciente, che trasforma il tratto temperamentale in un disturbo stabile caratterizzato dal difetto di autocontrollo interno, dalla difficoltà a concepire le reazioni come stati mentali reciproci, e della facilità ad assumere comportamenti violenti dei figli.
Tra i fattori di rischi vanno poi considerati i fattori di natura sociale. Tra questi, le condizioni socioeconomiche svantaggiate, espresse da povertà, sovraffollamento abitativo in casa, alto ricorso ai servizi sociali, disoccupazione, costituiscono un sicuro fattore di rischio.
Probabilmente l’azione di tutti questi fattori sociali e mediata da altri fattori, come il vivere in ambienti a rischio sociale, la frequentazione di gruppi di dissociati e la minore disponibilità di attenzione da parte dei genitori.
La maggiore facilità al contatto con coetanei devianti e con gruppi antisociali, combinato al rifiuto subito da coetanei di migliore livello sociale, costituiscono un fattore di rischio maggiore per lo sviluppo di condotte delinquenziali.
Per la soluzione del problema nelle scuole ci si dovrebbe affidare a una politica di prevenzione che si avvalga della collaborazione dei genitori e degli stessi studenti.
Particolarmente interessante è la tecnica della mediazione scolastica, praticata in alcune regioni italiane, che è particolarmente efficace in quanto il mediatore è uno studente che, in quanto pari, è più facilmente accettato dal bullo.
Capitolo primo
La delinquenza giovanile in Italia
Il compimento di reati da parte dei minori desta da sempre grande attenzione, nonché motivo di allarme nell’uomo, il quale, non può non rimanere sgomento di fronte a misfatti dei quali si macchia il minore, considerato il simbolo per antonomasia dell’umana innocenza.
Minore, com'è ben noto, è colui il quale non abbia ancora compiuto i diciotto anni di età, sebbene l’ordinamento vigente stabilisca che egli è imputabile, cioè sottoponibile a procedimento penale, anche in età compresa tra i quattordici e i diciotto anni, ove si dimostri, attraverso accertamenti, che egli è capace di intendere e volere. Per criminalità minorile, si deve intendere l’insieme dei fatti che costituiscono fattispecie di reato attuati da soggetti la cui età è compresa nella fascia di età tra i quattordici e i diciotto anni.
Il fondamento della condizione giuridica del minore è individuato nell’esigenza di protezione di un soggetto, nella media dei casi, impossibilitato a curare proficuamente i propri interessi. Infatti, è stato sostenuto[1] che, nel nostro paese, esisterebbero tre diverse tipologie di criminalità minorile:
-fisiologica
che identifica l’insieme di quelle condotte che, seppur deviando da quelle codificate come normali dalla società, sono transitorie ovvero destinate a riassorbirsi nell’età matura;
-patologia endemica
che rappresenta il coinvolgimento di minori nelle azioni delittuose che fanno capo alla criminalità organizzata;
-patologia epidemica
ovvero l’insieme dei reati messi in atto esclusivamente da minori stranieri, indotti al crimine in età precoce e che vivono in ambienti sociali contrassegnati da marginalità, conflitti culturali, disadattamento, deprivazione.
Aldilà di ogni possibile classificazione, non si può prescindere dal considerare l’insieme delle profonde trasformazioni che hanno contraddistinto negli ultimi cinquanta anni la società italiana e quanto pregnanti siano state le ripercussioni sul mondo minorile e adolescenziale di tali cambiamenti. Il più importante mutamento si è verificato nel rapporto fra infanzia e adulti,