Le Avventure del Draghetto Alfonso
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Anteprima del libro
Le Avventure del Draghetto Alfonso - Filippucci Dr.ssa Gabriela
AMAZZONE
1 IL CAVALIERE PETER
C’era una volta, tanto tempo fa, un drago di nome Alfonso, il quale era molto triste, perché rimaneva spesso da solo e nessuno voleva fargli compagnia, perché quando si arrabbiava, ma si adirava veramente, cominciava a sputare tante fiamme di fuoco così grandi e così potenti che distruggevano tutto quello che toccavano. Per questo motivo, rimaneva sempre da solo e da lontano guardava tutti i suoi amici che giocavano felicemente e spensieratamente; così un giorno preso da tanta tristezza e da tanta malinconia decise di abbandonare per sempre quel piccolo paesino dove si sentiva escluso e non amato.
Da quel giorno, incominciò il suo lungo viaggio, un lunghissimo cammino che si sarebbe presentato con tante insidie, con tanti problemi, con tante difficoltà, ma anche con grandi soddisfazioni, grandi gioie e tanto amore, amore da donare agli altri, dato che lui per il fatto di essere stato emarginato dai suoi amichetti aveva tanta, tanta, tantissima voglia di amare e di essere amato, di giocare, di saltare, di correre, di vivere insieme ai suoi cari amici che aveva abbandonato e cominciò così a ricordare i suoi momenti belli e brutti vissuti insieme a loro. Al grande giorno dell’ inizio del campionato di calcio per ricevere lo scudetto d’oro, mancavano le magliette, perché mamma orsa non aveva finito di cucire e ricamare i nomi e i numeri per cui molti giocatori e anche Alfonso erano rimasti senza maglietta, cosa fare? Bisogna subito trovare una soluzione altrimenti siamo costretti a giocare a dorso nudo. Dopo molto tempo, ecco arrivare il presidente della squadra con l’ allenatore e un piccolo carrellino trainato dal massaggiatore contenente cartoni decorati con il numero e con il nome da personalizzare così che finalmente la partita poteva iniziare con la squadra dei magnifici undici capitanata dal draghetto Alfonso. A movimentare la partita e a incoraggiare la squadra c’era la coniglietta Pon Pon insieme ad altre conigliette pronte a tifare per la loro squadra e per i loro eroi, per i loro idoli. Anche il pubblico apprezzava la bellezza delle conigliette e i loro movimenti acrobatici e ritmici pronte a tutto pur di difendere la loro squadra e salvarla da ogni negatività, poiché la vittoria doveva essere sovrana ed unica, unica per la bravura dei giocatori e unica per la sconfitta inflitta agli avverri. A rendere ancora più veritiero ciò, il pubblico con campane, trombe, con razzi innocui, con mazzetti di libretti per controllare i numeri dei giocatori, l’arbitro, i collaboratori di linea e tante altre cose necessarie affinché nessun particolare potesse sfuggire allo spettatore veramente interessato o addirittura accanito e pronto a tutto pur di tifare e far vincere la propria squadra del cuore.
Finalmente l’arbitro da inizio alla partita con il suo fischio ed è tutto regolare nel primo tempo. Il punteggio è zero a zero, ma all’inizio del secondo tempo il piccolo rinoceronte amico del cuore del draghetto viene letteralmente fatto balzare in aria da un giocatore della squadra avversaria con notevoli contusioni, tanto da dover lasciare il campo in barella così che il draghetto Alfonso si arrabbiò tantissimo ma così tanto che si dimenticò di far parte della squadra ed arrivato con il pallone vicino alla porta avversaria invece di fare il mitico gol con una fiammata piena di rabbia, piena di stizza, brucia completamente la porta avversaria, il portiere, il pallone e parte del campo. Per questo motivo, viene praticamente espulso dalla gara in corso, dalla squadra, con l’ obbligo di non farsi più vedere e inesorabilmente viene invitato a lasciare il paese per sempre con un biglietto solo di andata senza più ritorno.
Il povero draghetto tutto rattristato per quello che era capitato chiese umilmente scusa a tutti i presenti , ma senza nessuna pietà venne letteralmente allontanato dalla squadra.
Era tanto triste e contro voglia