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Destiny - Nulla accade per caso.
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Ebook69 pages56 minutes

Destiny - Nulla accade per caso.

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About this ebook

John è un ragazzo cresciuto in un orfanotrofio. La sua vita, ed alcuni degli eventi più importanti e dolorosi di essa, sembrano essere legati alla presenza di Destiny, una cometa che solca il cielo della città con cadenza triennale. Tali eventi e la conseguente ossessione nei confronti del corpo celeste, spingeranno il giovane a credere che Destiny torni periodicamente a fargli visita solo per rovinargli la vita.

John si convincerà dell'infondatezza di tutte le sue paure nei confronti della cometa, solo dopo aver casualmente conosciuto July.

Ma dovrà presto ricredersi perchè "Nulla accade per caso".

"Destiny", primo lavoro dell'autore, è un breve romanzo ricco di colpi di scena in bilico tra realtà ed onirico. E' la storia di un rapporto tra due persone che va oltre la normale accezione del termine "amore" e sfocia nella consapevolezza di legame innato.
LanguageItaliano
PublisherAndrea Aneres
Release dateJun 25, 2014
ISBN9786050309751
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    Book preview

    Destiny - Nulla accade per caso. - Andrea Aneres

    Ringraziamenti

    I Capitolo

    L’inizio e la fine

    Erano da poco passate le 23. Come quasi ogni sera John si apprestava a stappare quella che considerava la sua birra della buonanotte. Per lui, quella bottiglia, era oramai una sorta di rito; lo aiutava a distendere i nervi dopo una dura giornata di lavoro in officina ed a scrollarsi di dosso l'intorpidimento di quel vecchio colpo di frusta al collo. Si avvicinò alla finestra e, sorseggiando lentamente, rivolse lo sguardo verso la strada innevata. C'era davvero poca gente il giro con quel freddo. A vegliare sul mondo, come accadeva ogni tre anni da quando John era bambino, una grossa cometa dalla chioma luminosa di nome Destiny.

    Era stata scoperta quando ancora non era nato, e la particolarità che la rendeva tanto diversa da altri corpi celesti della stessa categoria, era l'apparire ciclicamente ogni tre anni, sempre durante il periodo delle feste Natalizie. L'astrofilo che per primo la avvistò, decise di chiamarla Destiny poiché, secondo quanto raccontato, l'avrebbe individuata in modo del tutto casuale cercando di fotografare una nebulosa. E' stato il destino a farmela scoprire… era solito ripetere durante le interviste.

    John era ormai abituato a vedere, ogni tre anni, quella cometa attraversare il cielo. Non provava alcuna suggestione nel guardarla, tutt'altro. Provava rabbia e disprezzo, paura e rancore nei suoi confronti. La sua presenza gli risultava inquietante, riportando alla mente solo eventi negativi e ricordi che avrebbe voluto volentieri cancellare.

    Il più vecchio, in ordine cronologico, risaliva a quando aveva all’incirca nove anni.

    Era il primo natale di cui avesse memoria; sedeva, da solo, su un piccolo muretto poco lontano dal dormitorio dell’orfanotrofio in cui era cresciuto fino ad allora. Non riusciva a recuperare momenti antecedenti a quello, né tanto meno immagini di una casa o di una famiglia; la sua vita sembrava essere iniziata in quella struttura.

    Ricordava ancora chiaramente, a distanza di anni, quante speranze aveva riposto in lei; ci parlava come fosse la sua migliore amica, l’unica a cui poter rivelare segreti e paure. Le raccontava quanto poteva risultare difficile, a volte, vivere senza l’abbraccio e le attenzioni di una mamma e di un papà e quanto avrebbe voluto trascorrere quei giorni di festa in una casa vera, con la propria famiglia. Passava ore ed ore a contemplare quella sfera luminosa nel cielo senza mai staccarle gli occhi di dosso. Quella cometa, era molto più di una compagna silente nelle notti in cui faticava a prendere sonno.

    Ma Destiny una notte lo abbandonò da solo su quel muretto, proprio come avevano fatto i suoi genitori in passato. Non si poteva fermare il corso della natura, ma John era ancora troppo piccolo per comprenderlo. Soffrì tremendamente e quando, tre anni dopo, la cometa riapparve all'orizzonte nel suo solito e lento giro attorno alla terra, lui era ancora in orfanotrofio, con alcuni tentativi di adozione andati male e tanto rancore verso quella che, in passato, era stata la sua unica, vera, amica. Non la degnò più di una sola parola ed anche gli sguardi si tramutarono in un costante stato di disinteresse nei suoi confronti.

    Da fidata compagna quale John la considerava, divenne nel tempo ai suoi occhi, prima il simbolo della sua solitudine e successivamente la causa.

    II Capitolo

    Rimpiazzo e rivalsa, rabbia e rancore

    All'età di 15 anni, John scappò durante la notte dall'orfanotrofio assieme a Paul.

    Paul era l’unico vero amico che John aveva lì dentro. Era stata proprio la scomparsa di Destiny a spingerlo verso di lui, in una infantile vendetta verso la cometa stessa. Ma ben presto si rese conto che Il loro rapporto andava ben oltre il normale legame tra coetanei; Paul divenne lo scrigno dei suoi segreti, l’unico con cui confidarsi ed a cui affidarsi nei momenti di bisogno; lo considerava un fratello, non un semplice amico.

    Quella che i due si apprestavano a compiere, non era la loro prima fuga notturna. Avevano un sistema ormai collaudato: uscivano dopo lo spegnimento delle luci, calandosi da un albero posto di fronte la loro stanza e tornavano poco prima dell'alba, quando ancora la struttura era immersa nel silenzio più assoluto. Mai nessuno si era accorto delle loro scorribande notturne, anche se, qualcuno, aveva in passato avuto qualche sospetto a riguardo.

    Dopo aver scavalcato il muro dell’orfanotrofio, John e Paul rubarono uno scooter parcheggiato a poche centinaia di metri dalla cancellata ed iniziarono a girovagare per la città addobbata a festa per l’imminente Natale. Quelle serate da ragazzi normali erano una vera boccata d’aria pure per il loro naturale bisogno di violare le regole ferree a cui erano abituati a sottostare da troppi anni. Dopo un’ora circa, si fermarono davanti ad un mini-market aperto ventiquattro ore su ventiquattro. John entrò nel locale e, senza che

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