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Tutto toro 1971-72
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Ebook175 pages2 hours

Tutto toro 1971-72

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About this ebook

L'anno chiave per lo scudetto del 1976, arriva dal Mantova Gustavo Giagnoni e la storia del Toro cambia, dichiarazioni roboanti, colbacco in testa e sciarpa al collo, gioco moderno e grintoso e improvvisamente una squadra salvatasi a stento sfiora un clamoroso e meritatissimo scudetto. E' la stagione del mitico "Tremendismo granata", della "scuola di calcio" dell'alunno Pulici, dell'arrivo di "Topo" Toschi, c'è un super Agroppi, un Cereser insuperabile, un Ferrini encomiabile e un grande Gianni Bui, una splendida annata.
LanguageItaliano
PublisherMarco Sforzi
Release dateApr 24, 2014
ISBN9786050301823
Tutto toro 1971-72

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    Book preview

    Tutto toro 1971-72 - Marco Sforzi

    PROLOGO

    Il 1970-71, seconda stagione sulla panchina di Giancarlo Cadè è un anno fortemente contraddittorio, i granata deludono fortemente in campionato ma vincono un’epica Coppa Italia in un’appendice di campionato esaltante conclusa in un epico e fangoso spareggio contro il Milan di Rocco a Marassi. L’estate inizia piena di ambizioni e speranze, arrivano da Verona il bomber Bui per risolvere il grave problema dell’attacco dell’anno precedente e il giovane Maddè per rimpiazzare il talentuoso ma attempato regista Moschino, il vuoto in porta lasciato dalla cessione dell’anno precedente di Vieri è colmato dall’acquisto del fortissimo Castellini giunto dal Monza al termine di un estenuante braccio di ferro con la Lazio di Lenzini. A completare la rosa l’arrivo di giovani dal sicuro talento: i centrocampisti Rampanti e Crivelli dal Pisa, lo stopper Zecchini dal Brescia e la punta Luppi dal Messina. Lasciano definitivamente la casa granata il portiere Pinotti, il difensore Depetrini e le mezze ali Carelli e Mondonico. Attorno al nuovo Toro c’è inizialmente molto entusiasmo, le prime uscite estive, seppur senza Bui, sono ottime e si mettono in grande evidenza Petrini e Pulici ma poi in campionato s’inizia a intravedere il vero valore della squadra, il Torino pareggia molto, non segna mai in trasferta e se si eccettua un’esaltante vittoria nel derby d’andata non riesce mai a decollare, da segnalarsi anche una brutta eliminazione in Mitropa con inclusa una mega rissa a Budapest contro il MTK. La squadra di Cadè termina l’andata a metà classifica e nel ritorno va ancora peggio tanto che si arriva a poche giornate dalla fine con i granata invischiati nella lotta per la salvezza, il pubblico crea problemi, la squadra è nervosissima ma fortunatamente il mantenimento della serie si consegue, delude profondamente Maddè, parzialmente Bui mentre convince tutti Castellini. Il Toro conclude all’ottavo posto con 26 punti ma c’è da considerare che il Foggia retrocede con 25, la difesa grazie alla solida annata di Cereser, Puia e Fossati è discreta subendo 30 segnature, è l’attacco che proprio non va, si realizzano solo 27 reti (5° peggior attacco del campionato) con Pulici e Petrini che non sfondano e con Bui che è il cannoniere della squadra ma con soli 6 gol. La fase finale di Coppa Italia quindi parte senza troppe illusioni eppure, grazie a una sorprendente vittoria a Napoli, il Toro arriva a giocarsi lo spareggio a Genova con il favoritissimo Milan e con Beniamino Cancian in panchina al posto di un Cadè che si fa da parte quando è certo di non allenare più il Torino nella stagione successiva. La sfida con i rossoneri non è una bella partita e si trascina sullo zero a zero fino ai calci di rigore, la regola stabilisce che si battano sei penalty per squadra anche dallo stesso giocatore, per il Milan inizia Rivera e segna mentre Cereser calcia sbaglia, Cancian sostituisce come rigorista Trincea con il discusso Maddè che realizza gli ultimi cinque rigori diventando l’eroe di giornata e regalando la Coppa al Toro. Seduto in tribuna al fianco di Cadè e Pianelli il nuovo mister granata Gustavo Giagnoni che ha appena portato il Mantova in serie A, fin dalle prime dichiarazioni il neo arrivato è molto sicuro di sé, ambizioso, combattivo, è quello che ci voleva per l’ambiante granata si va a iniziare una stagione esaltante, quella che vede la nascita di quello che Arpino definirà Tremendismo Granata.


    LUGLIO

    Il calciomercato parte bene per il Toro che riesce ad acquisire Toschi, rapidissimo mini attaccante e pupillo di Giagnoni, poi il nulla se si eccettua la dolorosa ma già ampiamente prevista cessione di Poletti al Cagliari. La stampa e i tifosi contestano, per molti è un Toro da salvezza, per molti ma non per Giagnoni che dichiara che la squadra è competitiva, che i giovani e Pulici in particolare dovranno fare l’atteso salto di qualità e che il centrocampo, reputato dai critici reparto non all’altezza, sarà rafforzato dall’arretramento di Bui nel ruolo di regista. Nonostante la convinzione del mister il sentimento più diffuso nell’estate è indubbiamente lo scetticismo.

    1 luglio

    Prima movimentazione importante dell’anno è indubbiamente la risoluzione delle comproprietà e il Toro sorprende: tornano a casa Mondonico e Pinotti (forse entrambi non definitivamente) e Petrini, il pezzo pregiato, finisce al Milan che per 60 milioni si aggiudica il talentuoso ma discontinuo giovane attaccante. Intanto il general manager Bonetto tratta con il Mantova per acquisire dal Mantova Toschi, pupillo di Giagnoni, il problema sono le richieste dei virgiliani, Poletti o Zecchini e corposo conguaglio.

    2 luglio

    Petrini si rammarica per la risoluzione della sua comproprietà a favore del Milan, lui non ha niente contro i rossoneri ma poiché nella finale di Coppa Italia si era preso per il collo con Rosato, teme di non essere riaccolto a Milano da figliol prodigo. Da casa Milan trapela intanto che Petrini non resterà, ma che andrà in prestito a Varese come parziale contropartita nell’affare Sogliano.

    3 luglio

    Rientri da comproprietà e prestiti al Torino: dal Livorno tornano Unere e Picat Re, dal Novara Jacomuzzi e Carlet, dal Monza Pinotti e Mondonico.

    4 luglio

    Comunicato il programma estivo del Toro: raduno il 31 luglio in sede e partenza per il ritiro di Aosta, il 15 agosto amichevole con l’Aosta, il 21 contro l’Astimacobi, il 25 replica del derby che tanto successo ha avuto l’anno scorso. Poi 1 e 22 settembre Coppa di Lega inglese contro il Tottenham, 15 e 29 settembre primo turno di Coppa delle Coppe con avversario ancora da sorteggiare.

    5 luglio

    Duello tra Torino e Bologna per l’acquisto di Toschi, il Mantova chiede ai granata Crivelli, la comproprietà di Maddè e milioni, ai rossoblù Gregori e la metà di Prini.

    6 luglio

    Sembra che il Torino sia alla stretta finale per l’acquisizione di Toschi dal Mantova, offerti o Crivelli più le comproprietà di Maddè e Zecchini o l’intero cartellino di Maddè e 150 milioni.

    7 luglio

    Toschi è dl Toro: Pianelli annuncia raggiante l’acquisizione della rapida punta del Mantova affermando inoltre di non avere speso una lira, ai virgiliani andranno le comproprietà di Maddè, Carelli e Depetrini (rientrato dal prestito a Bari).

    8 luglio

    Sorteggiati i primi avversari del Toro in Coppa delle Coppe, saranno gli irlandesi del Limerick, l’obiettivo dichiarato da Giagnoni è un pari in trasferta per poi giocare con agio la partita di Torino, il Limerick è descritto come squadra dalla grande corsa e grinta ma dalla scarsissima tecnica per cui le uniche insidie sono rappresentate dalla trasferta oltremanica su un campo presumibilmente stretto e davanti a un pubblico vicinissimo e caldissimo.

    9 luglio

    Giagnoni annuncia le sue intenzione per la stagione a venire, pensa di schierare Toschi e Pulici di punta con Bui a rifinire, di arretrare Ferrini al ruolo di mediano, di schierare Zecchini come titolare se Puia non recupererà la piena efficienza fisica, come terzino al posto di Poletti ceduto intanto in comproprietà al Cagliari o Agroppi o il giovanissimo Vegliach.

    10 luglio

    Termina il calciomercato e il pubblico granata contesta l’operato della società, le critiche sembrano fondate, Toschi non è detto che sia meglio di Petrini, Poletti era una sicurezza e Agroppi (fuori ruolo) o i giovani Lombardo e Vegliach non paiono poterlo sostituire, gli anziani Puia, Ferrini e Bui avranno un anno in più sul groppone. In sintesi o Giagnoni possiede capacità taumaturgiche o il Toro dovrà lottare per salvarsi.

    11 luglio

    Prima intervista da granata di Toschi, la punta è molto sicura di sé, è convinto di esprimersi con più facilità in serie A perché gli avversari sono più tecnici e lasciano giocare di più, pensa di realizzare con i lanci di Sala almeno le 11 reti siglate con il Mantova in cadetteria, è consapevole di essere un osservato speciale dato che l’ha voluto espressamente Giagnoni, ma non sentirà alcuna pressione poiché è abituato da sempre ad assumersi le proprie responsabilità.

    12 luglio

    Ferrini, Bui a Sattolo parlano dalla spiaggia di Catanzaro Lido, Sattolo dichiara che a sentire Castellini che ci ha giocato contro Toschi è un attaccante formidabile, Ferrini si rammarica per la partenza di Poletti ammettendo però che era stato lui stesso per tutta la stagione scorsa a invocare di essere ceduto a una grande, Bui rileva che a dispetto dei giudizi dei critici i fatti parlano chiaro, il Toro è stato con l’Inter l’unica squadra italiana a vincere qualcosa nel 1970-71.

    13 luglio

    Abolito il campionato De Martino che permetteva a tante seconde linee e giovani di esprimersi, aperto pertanto un mini mercato aggiuntivo a Viareggio per ovviare a questo problema, moltissimi giocatori sono quindi stati dati in prestito o venduti a squadre di serie minori, è il caso del promettentissimo centrocampista Zaccarelli che quest’anno si esibirà a Novara.

    14 luglio

    Nel mercatino di Viareggio il centravanti granata Emo Giannotti lo scorso anno in prestito alla Massese è passato in comproprietà al Sorrento per la cifra di 45 milioni.

    15 luglio

    Sorteggiati i 7 gironi della prima fase della nuova Coppa Italia, il Toro detentore ne è esonerato, entrerà in gioco nella seconda fase in uno dei due gironcini a quattro che si formeranno con le vincenti dei 7 gironi.

    16 luglio

    Chiusura del mercatino di Viareggio, l’attaccante Prunecchi è passato dal Torino all’Anconitana.

    18 luglio

    Vicino al passo d’addio dall’Italia un amatissimo ex granata, l’attaccante franco-argentino Nestor Combin la foudre sembra prossimo a lasciare il Milan per il Marsiglia.

    19 luglio

    Toschi si presenta a Torino per le visite mediche ed è intervistato dalla stampa, oltre alle dichiarazioni di rito, ringrazia Giagnoni di averlo reimpostato come punta, precisa che lui dribbla molto ma solo se questo è un beneficio per la squadra e dato che è finito al Toro, non si rammarica minimamente per il mancato approdo in A con il Palermo nel 1969 (trasferimento sfumato per le difficoltà finanziarie dei rosanero).

    20 luglio

    Ex granata: Combin torna in Francia ma al Metz e non al Marsiglia come sembrava qualche giorno fa, Poletti intanto da Cagliari tornando sulla stagione scorsa nega di essere un piantagrane e dichiara che con Cadè c’è stato solo qualche piccolo screzio e nulla più.

    21 luglio

    Ultimi giorni di vacanza e Rampanti si concede una partitella di beneficenza a Pianosa contro i carcerati locali, presenti in campo anche altri grossi nomi come Vieri dell’Inter e Salvadore della Juventus.

    23 luglio

    E’ il periodo dei reingaggi dei calciatori e il Torino come molte altre squadre ha ridotto la cifra totale spesa. Beppe Bonetto afferma che il Toro grazie alla politica dei giovani e a qualche cessione pesante passerà da 243 a 200 milioni spesi, alcuni casi sono

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