
Nella zona al confine tra le province di Torino e Vercelli esiste un luogo particolare e curioso, al centro di molte leggende. Si tratta di Verolengo, l’ultimo comune della città metropolitana di Torino prima che cominci la provincia di Vercelli.
Nato su un insediamento forse di origine germanica, era posto sulla strada romana Torino-Pavia, allora importante arteria commerciale che metteva in comunicazione l’Italia nord-occidentale con la Gallia.
Nelle aree oggi denominate Quarino Bianco e Quarino Rosso sorse, forse intorno al secondo secolo avanti Cristo, la Mansio Quadrata, stazione di posta menzionata negli Itineraria romani, originariamente con la funzione di tappa, paragonabile alle moderne stazioni di servizio o autogrill, e che avrebbe avuto successivamente importanza sia come nodo stradale, sia come centro militare e strategico durante il Basso Impero.

Non sono mancati interessanti ritrovamenti archeologici che documentano la presenza dell’insediamento.
Successivamente Verolengosotto il controllo dei Gonzaga, duchi di Mantova. Il trattato di Cherasco segnò il passaggio definitivo a Casa Savoia, che lo governò fino all’unificazione dello Stato italiano. Ci fu solo una parentesi durante l’età napoleonica, in cui Verolengo venne incorporato nel territorio francese.