

L’ultimo “miglio” è sempre il più faticoso. Vuoi o non vuoi, buona parte delle volte l’area di sosta, il camping o il parcheggio sono spesso lontani dal centro o dalle attrazioni turistiche della località che vogliamo visitare. E’ il prezzo da pagare per poter viaggiare in camper: i nostri borghi, le città ricche di storia sono tanto belle quanto spesso anguste per le loro piante medievali o rinascimentali e il camper proprio non ci passa, meno che meno è facile da trovare uno spazio adatto a parcheggiare i nostri amati “bestioni”. Allora, trovata una corretta sistemazione preferibilmente accudita e sorvegliata del veicolo, gambe in spalla e buon passo se vogliamo visitare la località che ci ospita. Come accennato però, l’ultimo “miglio” è sempre il più faticoso, anche perché i borghi più belli hanno spesso un “difetto” comune: molti infatti sorgono sul cucuzzolo di una collina e il dislivello, specie d’estate con il caldo, si fa sentire pesantemente sulle gambe e sul fiato, specie se il percorso è infarcito di scalinate pedonali, onnipresenti, che abbreviano la distanza rispetto alla vecchia strada a tornanti, ma attentano alle coronarie.
La soluzione, per alleviare le fatiche di questo ultimo tratto di strada ma anche avere maggiore autonomia di spostamento e visitare più a fondo anche qualcosa di più lontano dall’area di sosta, è quella di avere un veicolo a due ruote nel