


Sarà il vestito, attillato quanto serve per fare breccia in un segmento così (il C-Suv, cuore pulsante del mercato europeo); o le gesta della “beriinette bleu” evocate dal marchio Alpine, che ammanta di orgoglio transalpino l'oggetto in questione. Fatto sta che l'Austral - un nome che, per stessa ammissione della Renault, rimanda agli spazi aperti del grande Sud - affronta le rivali con tutt'altro piglio rispetto alle (comunque affilate) armi che poteva sfoderare la Kadjar. Anche perché non è soltanto una questione di marchi, tradizione e genoma: alla prova dei fatti, la Austral può contare su ben altri argomenti.
BELLA MULTIMEDIALITÀ
Se la carrozzeria non ama le mezze misure, soprattutto scegliendo il Grigio scisto opaco e il tetto nero dell'esemplare in prova (1.800 euro), l'abitacolo si rivela invece accogliente fin da subito. Ti siedi, regoli elettricamente il sedile e la macchina chiede se vuoi memorizzare le impostazioni, retrovisori esterni compresi, per riproporle ogni volta che entri. Un'altra gentilezza? Le sedute riscaldate, così come la corona del volante. Davanti agli occhi hai una maxi-struttura a “L” rovesciata, che comprende il quadro strumenti e lo schermo touch verticale del sistema multimediale. Sulle prime, più che rimanere spiazzati, si resta affascinati. E poi si scopre che