
Negli ultimi mesi, il termine protezionismo ha di nuovo fatto capolino nelle discussioni sul futuro dell'auto. Il perché è legato all'lnflation reduction act (Ira), la normativa fortemente voluta dal presidente statunitense Joe Biden per rilanciare la manifattura Usa e proteggere le produzioni automobilistiche nazionali dal made in China.
L'Europa ha prontamente reagito alle politiche della Casa Bianca, bollandole come discriminatorie e incompatibili con le attuali regole del Wto (l'Organizzazione mondiale del commercio). E molti politici del Vecchio Continente hanno minacciato ritorsioni in grado di dare il via a una guerra commerciale dai risvolti sicuramente negativi, nell'attuale congiuntura economica. D'altra parte, non è certo la prima volta che il tema del protezionismo incombe sull'auto europea.