
, folklore spagnolo, storie tramandate oralmente e un’intrigante aria di mistero, il flamenco è un complicato arazzo in cui si intrecciano musica, canto, danza, arte e stile di vita. In Andalusia, la regione in cui nacque nel Quattrocento, tre città – Siviglia, Cadice e Jerez de la Frontera – si contendono il ruolo di culla del flamenco. A Siviglia, allegro, appassionato e magnifico capoluogo dell’Andalusia, potrete non solo assistere ogni sera a esibizioni di alto livello ma anche visitare un museo, seguire un corso intensivo e vedere la gente vestita. Il flamenco a Siviglia ha profonde radici storiche: nata nell’antico quartiere gitano di Triana da un connubio di elementi ebraici, moreschi, nomadi e folkloristici, questa musica conobbe poi una graduale diversificazione. A metà Ottocento Siviglia svolse un ruolo fondamentale nel far conoscere il flamenco al grande pubblico attraverso i suoi , teatri di varietà che servivano da bere e mettevano regolarmente in scena esibizioni. Nonostante la corsa alla modernizzazione, il genere rimane un fenomeno da apprezzare dal vivo. Fondata sulla spontaneità e sull’improvvisazione, questa musica non rende bene nelle registrazioni: il suo fascino si esprime nell’attimo intenso ed effimero dell’esibizione live. L’obiettivo è ispirare il , uno spirito intangibile che si percepisce al culmine emotivo di una performance quasi perfetta. È una forza preziosa e rara, che Siviglia possiede però in abbondanza.