

cala un silenzio di trepidante attesa. L’orchestra inizia a suonare e un fremito d’archi in la maggiore si diffonde nell’aria. È il valzer più famoso: di Strauss. La bacchetta del direttore d’orchestra sembra muoversi di propria iniziativa mentre segue questo brano gioioso e fluttuante, un inno al fiume che scorre con grazia lieve attraverso la capitale austriaca. Ad altri il valzer evoca immagini di debuttanti che volteggiano insieme ai propri accompagnatori in sale da ballo illuminate da grandi lampadari. Nessuna città ha plasmato la musica classica come Vienna. Qui, tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, vennero