

Mentre il nostro Ambrogio nazionale agganciava dopo il passaggio delle Azzorre il terzetto di testa e si avviava alla conquista del podio della sua classe, due dei 138 solitari partiti il 9 novembre da St. Malo tagliavano, a poco più di 6 giorni dalla partenza, il traguardo a Pointe-à-Pitre dopo un match-race a rotta di collo, con giornate a velocità fra i 40 e i 50 nodi e tre robuste depressioni da negoziare prima di raggiungere gli alisei, questa volta più volubili e capricciosi del solito.



Per la prima volta nella storia della Route du Rhum, il paventarsi di condizioni meteo proibitive per le prime 36 ore di navigazione - con il passaggio di un violentissimo sistema di bassa pressione che, con raffiche fino a 50 nodi e mare molto formato, avrebbe sbarrato la via d’uscita dalla Manica - ha costretto gli organizzatori a rimandare di tre giorni la partenza della regata originariamente prevista per domenica 6 novembre. Aver evitato la “tempesta perfetta”, pur non avendo risparmiato alla flotta disalberamenti, incidenti e naufragi, ha comunque limitato i danni.
Favorito alla partenza al comando del rodatissimo trimarano volante Maxi Edmond de Rothschild, progettato da Guillaume Verdier nel 2017, Charles Caudrelier ha mantenuto il comando della flotta per quasi tutta la traversata, implacabilmente tallonato da François Gabart a bordo di SVR Lazartigue, varato nel