“UN PICCOLO PARADISO PERDUTO nel cuore del Veneto, che spesso nemmeno i veneti conoscono”. Così definisce questa zona collinare che si stende per oltre venti chilometri a sud di Vicenza Stefano Inama, vignaiolo veneto che dalla Valpolicella – dove c’è la prima sede della cantina di famiglia, specializzata nei vini bianchi della Doc Soave Classico – ha scelto di venire nei Colli Berici in cerca delle vigne più vocate a produrre un grande rosso. Non è certo l’unico a pensarla così, a cominciare da tanti veronesi che in queste verdi colline trovano un’alternativa all’orizzonte un po’ monotono della Bassa Padana.
COLLI BERICI E RIVIERA BERICA, SALISCENDI DI EMOZIONI
Formatasi a partire da dieci milioni di anni fa e abitata fin dal Paleolitico, la zona ospitava un tempo un mare tropicale: lo testimoniano i ritrovamenti archeologici e i resti di quella che fu una barriera corallina, e la ricchezza inusuale dei suoli che garantisce alle viti una particolare vigoria. Fu l’attività vulcanica e carsica, soprattutto, a definire in più riprese la conformazione di questa terra collinare tra le alture dei Colli Euganei e dei Monti Lessini, dividendola con una faglia profonda tra la zona orientale della cosiddetta Riviera Berica e la zona vulcanica occidentale, dai profili più irregolari e rocciosi. Qui, sul saliscendi a tratti arduo (anche per