
GLOBAL 500
Trafigura
RANK 19
PAESE SINGAPORE
ENTRATE 2021 $ 231,3 MLD
Glencore
RANK 23
PAESE SVIZZERA
ENTRATE 2021 $ 203,8 MLD
Mentre le supply chain intralciano aziende e consumatori, i grandi commercianti globali registrano profitti record spostando le merci nonostante i colli di bottiglia. Ma il conflitto in Ucraina potrebbe spingerli in acque più agitate
di luglio, il porto di Rotterdam, nel Sud dei Paesi Bassi ha un che di bucolico. I ciclisti si siedono a fare un picnic tra i gabbiani, mentre una famiglia passeggia sul lungomare. Le orchidee crescono selvatiche vicino ai terminal marittimi, e persino l’enorme infrastruttura del porto sembra placida e assonnata: arroccati sul bordo dell’acqua, tre enormi serbatoi di stoccaggio in cemento sembrano ippopotami che si crogiolano al sole. Ma nonostante tutta la sua superficiale serenità, Rotterdam è uno degli hub commerciali più frenetici del mondo, sede di una corsa con un alta posta in gioco. Qui, tra le raffinerie e i magazzini, le crisi economiche del momento – la pandemia, l’accelerazione dell’inflazione, il caos della catena di approvvigionamento e le ricadute dell’invasione russa dell’Ucraina – si svolgono in tempo reale, mentre produttori e fornitori corrono per assicurarsi le materie prime, in particolare petrolio e gas, di cui le industrie, i governi e i consumatori hanno bisogno. Non è cosa facile, in un momento in cui le materie prime sono sempre più costose e in cui l’approvvigionamento e la fornitura sono incredibilmente complicati. L’impennata della domanda post-Covid si è scontrata con l’aumento vertiginoso dei prezzi del carburante e dei costi di trasporto, creando carenze e colli di bottiglia ovunque. Il tutto aggravato dalla guerra in Ucraina, il conflitto più mortale d’Europa dalla Seconda guerra mondiale. In effetti, un segno di quella tensione è ben visibile. Accanto a quei pacifici serbatoi di stoccaggio c’è una nave russa blu e bianca, che ha navigato qui dalla penisola di Yamal, trasportando un carico di gas naturale liquefatto (Gnl), un promemoria della difficile dipendenza dell’Europa dalla ricchezza di idrocarburi della Russia. Per migliaia di aziende, mega-porti come Rotterdam forniscono un’ancora