sceneggiatore, scrittore, residente a Hollywood
ato oscuro di Hollywood non passa solo da omicidi e comportamenti devianti, ma da scelte produttive che, per quanto in un determinato contesto possano sembrare accettabili, si rivelano col tempo e le dovute, inscenando, insieme ad altri bambini, comportamenti del tutto inadatti alla loro età. In (1932), ad esempio, recitava nel ruolo di una prostituta impegnata a sedurre un militare bambino. In (1933), ultimo degli otto corti della serie prodotta da Jack Hays, ancora una prostituta, questa volta intenta ad ammaliare un senatore di poco più grande. Come se la sessualizzazione alla quale era costantemente sottoposta non bastasse, lo storico John Kassan spiega come «per minacciare e punire attori bambini non collaborativi, il regista Charles Lamont teneva una scatola nera insonorizzata contenente un blocco di ghiaccio. Un bambino rinchiuso in questo interno buio e angusto o stava in piedi a disagio nell’aria fredda oppure doveva sedersi sul ghiaccio». Sebbene sia stato il trampolino di lancio che le permise di diventare la più grande star bambina di sempre, la stessa Temple avrebbe dichiarato, ormai in età adulta, che quella serie era «un cinico sfruttamento della nostra innocenza infantile».