

(“fagottini” di mais al vapore, di cui ogni regione ha la sua variante), i (sottili e croccanti “fogli” di pelle di maiale, che a volte però sono semplicemente sfoglie di granturco) e gli ultra-noti tacos, dischi di tortillas (fatte anche queste, solitamente, con il mais) farciti con ogni bendidio. Eppure se si chiede agli abitanti di (stuzzichino da strada) più simbolico della città, e per loro irrinunciabile, probabilmente risponderanno: gli . Di che si tratta? Manco a dirlo, di mais, grande protagonista per eccellenza – nelle sue tante varietà, a noi spesso ignote – delle coltivazioni del Centro America; ma nella sua forma più semplice e archetipica, vale a dire quella di una pannocchia semplicemente infilzata in uno stecco, arrostita e poi condita secondo fantasia e possibilità con un mix di maionese, formaggio e peperoncino. Li vendono – per un dollaro o poco più – gli eloteros nei negozietti dedicati e nei carretti a ogni angolo della strada e, anche se sono un must durante tutto l’anno, l’autunno è la loro stagione per antonomasia.