
è quella di essere attaccati a una bombola di ossigeno con il gas che sta per terminare. È l’immagine che descrive la situazione in cui si trovano oggi gli operatori della sanità che lavorano in ospedale, a valle dei due anni di pandemia che li ha letteralmente travolti. Con forti ripercussioni sull’integrità psico-fisica. Sono arrivati al capolinea, e quello che in gergo si chiama ‘burnout’, esaurimento, è una realtà sempre più diffusa. Lo dichiarano un po’ tutte le sigle che rappresentano medici e infermieri. Che evidenziano come la pandemia