: per ognuno di noi il tempo passa. La scienza ci dice che a misurarlo è il nostro cervello, che però, a volte, sbaglia. O magari siamo noi a farlo sbagliare. Ho letto da qualche parte che è scientificamente dimostrato che un evento che ci ha colpito genera più ricordi, e per questo, ci sembra più che diventano cultura orale da trasmettere ai propri nipoti. Con quella macchina scalcagnata e cigolante, Pino è lì. In quel mondo di ieri. Non c’è malinconia, non c’è rimpianto. C’è invece il piacere di un ricordo da vivere ancora, magari anche con un pizzico di immaginazione. Non importa se è un pezzo della sua storia o di quella di qualcun altro. Se quel momento è durato un minuto o un giorno intero e se, in fondo, è stato veramente così. Ciò che importa è avere belle storie e favole straordinarie da raccontare ai nipoti. La sua “macchina del tempo” si trasforma così magicamente anche in una “macchina dei sogni”. Se quella vecchia cardatrice potesse parlare, magari citerebbe una frase del : «So di non essere il mago che stavi aspettando, ma posso essere il mago di cui hai bisogno». Dikke kus.
Pino e la macchina del tempo
Feb 26, 2022
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