IL SEGRETO DEL MAUSOLEO DI CECILIA METELLA
no dei più celebri mausolei di Roma, la tomba di Cecilia Metella costruita nel I secolo a.C. (nella foto),, il materiale di origine vulcanica usato dai costruttori, sottoposto all’azione delle piogge e delle acque di falda per oltre due millenni, invece di sfaldarsi nel tempo si è indurito. Questo perché i cristalli di leucite, minerale ricco di potassio, presenti nel materiale vulcanico, nei secoli si sono come dissolti e poi rimodellati insieme al cemento migliorandone la coesione. Quasi sicuramente gli antichi Romani non avevano nozioni di chimica così avanzate, anche se suonano incredibilmente profetiche le parole lasciateci dal famoso architetto Vitruvio: «Costruire muri spessi di mattoni grezzi o con aggregati di roccia vulcanica, uniti alla malta fatta con calce e tefra vulcanica [si tratta di frammenti porosi di vetro e cristalli delle eruzioni ], potrebbe portare a strutture che non vanno in rovina nel tempo.
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