Melaverde

CARDO

del Monferrato, Patrimonio UNESCO dal 2014 insieme alle Langhe e al Roero, che sorge Nizza Monferrato, la cittadina, insieme a Canelli, più importante della Valle Belbo. I suoi vitigni producono tra i migliori vini rossi (primo su tutti il Barbera) e spumanti del Belpaese, mentre nei terreni della zona, sabbiosi e alluvionali, viene coltivato (e imbianchito) il cardo di Nizza Monferrato, Presidio , e unica varietà di tale ortaggio che si può gustare anche a crudo. La città di Nizza Monferrato sembra che sia stata fondata nel 1225 grazie all’unione degli abitanti di sette castelli distrutti dagli Alessandrini nella contesa con gli Astesi. Dominata nei secoli dagli Angiò e dai Gonzaga, nel 1944 Nizza Monferrato è stata la capitale della Repubblica partigiana dell’Alto Monferrato. Il nucleo centrale della città si è sviluppato intorno all’Abbazia di San Giovanni che è stata purtroppo demolita nella prima metà del 1800 e si ergeva nell’attuale Piazza Martiri d’Alessandria. Il nome dell’antica abbazia è stato ereditato dalla Chiesa di San Giovanni in Lanero, che è situata nella piccola piazza dedicata a Vittorio Emanuele I ed è stata costruita nella seconda metà del ’700 su un progetto dell'architetto Nicolis di Robilant. Oltre al nome, quello che è considerato il Duomo di Nizza Monferrato ha anche ereditato il campanile romanico dell’antesignana abbazia. Costituita da tre luminose navate, la facciata della chiesa desta particolare interesse per il suo richiamo architettonico ai templi greco-romani. Ancora oggi, il centro storico di Nizza Monferrato gira tutto attorno a Piazza Martiri d’Alessandria su cui affaccia il palazzo comunale della fine del 1300 con la sua torre detta che negli anni è stata torre di difesa, torre campanaria e torre comunale. Di fronte al palazzo comunale, si trova il suggestivo Palazzo De Benedetti, risalente al XVIII secolo. Edificio di grande importanza di Nizza Monferrato, in quanto simbolo del suo fiorente commercio legato alle materie prime del territorio, è anche il Foro Boario che si trova in Piazza Garibaldi, punto più alto della cittadina detta anche “la cima di Nizza”. Il Presidio del cardo gobbo di Nizza ha invece sede, insieme – tra le altre cose – alla biblioteca civica, in un altro palazzo storico della città, Palazzo Cova, che si narra sia stato costruito sulle rovine di un antico castello che ora ha le fattezze di un edificio nobiliare del XVIII secolo, anch’esso opera dell’architetto Nicolis di Robilant. Il palazzo, all’interno, nasconde un giardino le cui facciate, specialmente quella a nord, sono caratterizzate da alcuni antichi fregi con raffigurazioni vegetali e antropomorfe.

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