
Lasciare la propria casa per un periodo di tempo, che sia per motivi di studio, di lavoro o per seguire un amore, per molti può essere causa di una grande nostalgia. Non solo per i propri cari, gli amici lontani, ma proprio per la dimensione affettiva e ricca di ricordi che il luogo in cui si è nati, e cresciuti, porta con sé. Tornare ha quindi un significato particolare, emotivamente pregno di sentimento ed emozione. In un attimo, anche se sono molti gli elementi che possono essere mutati con il tempo, è possibile riconnettersi con il passato. Il passato di un luogo, certo, ma anche con una parte di noi ormai cambiata, che ci ritorna prepotentemente davanti.
IL CAPITANO TORNA DALLA GUERRA
Nell’anno 1902 un militare torna a casa dopo anni trascorsi tra una campagna di guerra e spedizioni pericolose, anche oltremare. Il suo nome è Tristan Castro Montenegro: sposato nel 1895 con la giovane Angustias, subito dopo è partito per Cuba come parte della guarnigione spagnola. La moglie ora si trova nella villa di famiglia di Tristan, vicino a Puente Sa bene che la sua vita ora sta per cambiare: non più lunghe cavalcate e marce nel fango, armi e tende da campo, ma la tranquilla esistenza di un possidente terriero. Tutto gli appare invariato: la vegetazione, le strade, persino il centro del suo villaggio. Quello che non ha previsto, però, sono i due occhi scuri in cui s’imbatte: una ragazza dai lunghi capelli sciolti di cui si innamora non appena ne incrocia lo sguardo. E, improvvisamente, decide di ritardare il ritorno alla villa dove lo attendono la moglie, il figlio, la madre e la sorella per rimanere per ore alla locanda a parlare con quella sconosciuta. In poco, pochissimo tempo la levatrice di nome Pepa gli entra nell’anima e lo cambia per sempre: anzi, cambia qualsiasi progetto di una vita tranquilla potesse mai avere. Non sa come, ma dovrà tenere quella ragazza nella sua vita a qualunque costo, anche se è un uomo sposato. Dopo averla persa, Tristan perde anche se stesso. Diventa un’ombra, uno spirito tormentato che notte dopo notte percorre i boschi intorno a Puente Viejo con il suo cavallo, in cerca di un segno che la moglie sia ancora viva. Il suo corpo è presente, ma non la sua anima, che è immersa nella nebbia dello strazio e del dolore. Una donna appena arrivata, una pasticcera dolce e comprensiva, gli mostra la luce, gli porge una mano per farlo uscire da quella nebbia. Per riportarlo, ancora una volta, alla casa che aveva lasciato anni prima. Un nuovo timido amore si fa largo nel cuore dell’uomo e, ancora una volta, Tristan può fare ritorno e avere una possibilità di felicità.