

Il solitamente loquace Don Ignacio rimane senza parole quando apre la porta di casa. Con lui ci sono Manuela, Carolina e Pablo, intenzionati a dare il benvenuto a Tomas de los Visos e Alicia Urrutia. O, almeno, è quello che avrebbero voluto fare: ora sono talmente emozionati da non riuscire a pronunciare parola. I ricordi di quanto hanno vissuto negli ultimi mesi, le cicatrici sui loro cuori, l’orgoglio e i sensi di colpa di chi si riconosce unito perché sopravvissuto alla stessa tragedia, formano un nodo in gola.
«Benvenuti nella nostra casa, che è anche la vostra!». Carolina, sempre loquace e con un bel sorriso sul volto, con questa frase permette di uscire dal momento di silenzio causato dall’emozione che non lasciava uscire la voce dai corpi dei presenti.
«Che bello avervi qui!» aggiunge finalmente Don Ignacio. «Molte grazie, siamo felici» risponde Tomas.
«Venite nella stanza che abbiamo preparato, così potrete riposarvi e rinfrescarvi dopo un viaggio così lungo» interviene Manuela, dopo aver abbracciato Alicia ed essersi asciugata lacrime di felicità.
«Sì, riposatevi e poi usciremo per andare alla mia pasticceria preferita nella Gran Vía» dice Carolina, sempre sorridente e con gli occhi brillanti. «Fino all’Epifania ci saranno torroni e dolcetti al miele, li adoro!»
«Con questa nebbia viene proprio voglia di cioccolata calda e dolci» continua Alicia, tentando di essere amabile quanto i padroni di casa. «Bene, allora dobbiamo organizzarci » afferma Tomas cercando Pablo con lo