TRAVASO TECNOLOGICO
Ventotto anni dopo la nascita della prima serie, la quinta edizione della Classe C evolve mutuando alcune caratteristiche prima riservate ai modelli più grandi. Due esempi? L'avantreno a quadrilateri, che manda in pensione il MacPherson, surclassandolo in termini di grazie a un nuovo albero motore, che incrementa la corsa di 2 mm, mentre la sovralimentazione è ottenuta con due turbo, entrambi a geometria variabile. La pressione d'iniezione è passata da 2.500 a 2.700 bar e ciò aiuta a contenere le emissioni inquinanti grezze, che poi sono drasticamente abbattute con un sofisticato impianto di depurazione dei gas di scarico. Il quale, come nel motore d'origine, comprende un catalizzatore ossidante combinato con un depuratore ad accumulo Lnt per gli ossidi di azoto, il filtro antiparticolato e un primo Scr, sempre per gli NOx. Il tutto è collocato a ridosso del turbo, per la massima rapidità d'attivazione dopo l'avviamento. Specifica della nuova Classe C è l'adozione di un secondo Scr (con un proprio dosatore di AdBlue) posto sotto il pianale, raggiungibile dai gas di scarico quando si sono raffreddati: in tal modo l'efficacia di abbattimento degli ossidi di azoto si mantiene elevata anche nelle condizioni di funzionamento più gravose.
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