L'ULTIMO PETROLIERE
Crede ancora nel futuro del petrolio, la famiglia Brachetti Peretti. Del resto, iniziò a crederci già nel 1933, quando Ferdinando Peretti rilevò l'api (anonima petroli italiana) da un piccolo gruppo d'imprenditori marchigiani, con lo scopo di distribuire i prodotti sul mercato locale.
Da allora, sul ponte di comando dell'azienda si sono succedute due generazioni: nel 1974, fu il turno di Aldo Brachetti Peretti; dal 2007, il timone è nelle mani di Ugo Brachetti Peretti, prima nelle vesti di presidente dell'api, dal 2018 al vertice della IP (Italiana Petroli), cui fanno capo tutte le attività industriali del gruppo.
Sono stati, gli ultimi, anni di grande espansione per l'azienda, che nel 2005 ha rilevato la rete IP dall'Eni e nel 2018 ha fatto il bis con quella della TotalErg. Così, mentre altre società petrolifere (come la Shell e la Repsol) hanno abbandonato il mercato italiano (cedendo gli impianti, rispettivamente, alla Q8 e alla Tamoil) e altre famiglie di petrolieri (come Garrone, titolare della Erg) hanno lasciato il settore per buttarsi nel business delle energie rinnovabili,
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