CHI MUORE si rivede

uando si pensa all’uomo più potente degli Stati Uniti, il primo nome a venire in mente è certamente quello di qualche presidente a stelle e strisce. Eppure per qualcuno, tra (2004) di Martin Scorsese. Tra i più grandi produttori indipendenti di sempre, a lui si devono capolavori quali (1932) di Howard Hawks e (1943) diretto dallo stesso Hughes, ma anche la progettazione di aerei quali lo Hughes H-4 Hercules, nonché, in qualche modo, l’invenzione di Iron Man/Tony Stark, creato da Stan Lee a immagine e somiglianza del produttore. Con un curriculum di questa portata, non sorprende che un tale personaggio resti nella storia e nell’immaginario collettivo moderno. Quel che invece può stupire è di ritrovarselo fantasma, in uno dei cinema più popolari di Hollywood, a miglia di distanza dal luogo della sua morte. A quanto pare, però, quando Hughes comprò il Pantages Theatre di Hollywood nel 1949, se ne innamorò talmente tanto da trasformarlo nel luogo in cui passare l’eternità. Capolavoro dell’Art Déco e ultimo grande cinema dell’età d’oro di Hollywood, il Pantages pare infatti ancora oggi infestato dal fantasma del produttore che, aggirandosi a grandi passi per gli uffici in cui aveva lavorato per anni, invade gli ambienti con l’odore dei suoi sigari, senza curarsi di spaventare troppo. Più inquietante e meno discreta è invece una figura femminile, che al contrario del produttore ha scelto di farsi viva sul palco del Pantages. Si tratta di una donna deceduta nel mezzanino del teatro durante uno spettacolo e di cui più testimoni giurano di aver sentito la voce in varie occasioni. Doveva trattarsi probabilmente di una cantante, poiché durante una registrazione dal vivo i tecnici dell’audio captarono la voce di qualcuno che non era presente sul palco. Difficile dire se i due fantasmi del Pantages Theatre si siano mai incontrati, certo è che Howard Hughes, considerate le numerose storie d’amore con le più grandi star dell’epoca, non disdegnava affatto la compagnia femminile.