Siamo in piena GUERRA virale?
Il progresso della conoscenza, soprattutto nel corso del ventesimo secolo, ha condizionato la vita dell’uomo in ogni suo ambito. La tecnologia, la scienza, la ricerca, hanno portato a enormi passi in avanti in tutti i settori, soprattutto in quello militare, che ha sempre fatto da traino a tutti gli altri; sono molte infatti le invenzioni belliche che hanno successivamente trovato impiego in ambito civile. Di pari passo si è avuto lo sviluppo crescente del settore delle biotecnologie, che hanno permesso all’uomo di progredire ma hanno anche aperto la strada a una nuova realtà di cui si sente sempre più spesso parlare: sono le armi biologiche, veri e propri mezzi di distruzione di massa.
ARMI BIOLOGICHE: DIFESA O OFFESA?
Già i romani avevano l’usanza di lanciare cadaveri appestati all’interno delle città assediate. Così fecero i Tartari nel 1348, dando il via alla terribile Peste Nera. Queste sono solo delle tattiche, ma per arrivare a considerarle vere e proprie armi di distruzione di massa bisogna attendere il ventesimo secolo. Il primo utilizzo in guerra di armi biologiche va ricercato tra i giapponesi dell’Unità 731: un reparto segreto che testava l’uso di vettori biologici e ne verificava gli effetti, la cui esistenza emerse alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Il corpo
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