A Bali, OMA come prima, più di prima
In Bali, OMA like before, more than before
, il Potato Head Studios stride con le consuetudini estetiche alle quali OMA ci ha abituati. Nella sua prima realizzazione a Bali, lo studio propone infatti un anello di cemento rossastroDavid Gianotten e del responsabile di progetto Ken Fung, con l’architetto locale Andra Matin. Rimane tuttavia intatto lo spirito di OMA nel tentativo di sovvertire le logiche tradizionali della tipologia, normalmente ‘eterotopa’ a tenuta stagna dal contesto. Il progetto cerca infatti d’innestare un programma culturale su quello turistico, e pare rivolgersi tanto all’Oceano Indiano quanto al contesto locale, perseguendo la permeabilità per favorire un incontro fra residenti e ospiti. In questo, l’edificio si allinea alla tendenza dello studio di condurre quelle tipologie riferite alla società dei consumi ad assumere una forma che non ne nega i presupposti, ma li riforma in termini esperienziali. Nel Fondaco dei Tedeschi (2016), il ibridava e spazio pubblico. Se OMA, a Venezia, non è riuscito a portare alle estreme conseguenze questa commistione fra spazio di consumo e dimensione pubblica, sembra che Potato Head Studios offra un ulteriore passo in questa direzione.
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