Uno dei “Fab Four”


Quando la storia di un’azienda si fonda su rapporti interpersonali particolarmente intensi, la semplice cronologia degli eventi non basta mai a raccontarla compiutamente. Se poi si tratta di una famiglia, il filo conduttore diventa immancabilmente quello dei ricordi, delle sensazioni, dei sentimenti profondi. Ecco quindi che, per quanto Zuccon International Project sia un marchio di levatura mondiale nel campo della progettazione nautica, preferiamo spingere lo sguardo più in là e parlare di Gianni, Paola, Martina e Bernardo: dunque, non soltanto quattro importanti architetti “consociati”, quanto piuttosto un papà, una mamma e i loro due figli, accomunati da una grande passione e, soprattutto, legati da un grande affetto. Purtroppo, nell’ottobre 2017, questo magico quartetto ha perso Paola e, forse anche per questo, è come se quel passaggio di consegne che aveva già visto Martina e Bernardo assumere la guida del celebre studio avesse assunto un aspetto ancor più definitivo. Nel corso dell’ultimo salone di Düsseldorf, abbiamo incontrato i due fratelli sul fly del Sanlorenzo SL96, una loro creatura che molti considerano - a ragione - una pietra miliare del design. Quando la conversazione ha cominciato ad assumere i contorni dell’intervista, Martina – la discrezione e la riservatezza fatte persona – ha lasciato la parola a Bernardo.
Lei è nato in una famiglia di grandi architetti, poi ha percorso autonomamente una brillante carriera accademica. Sono mai entrati in rotta di collisione questi due tipi di formazione?
Francamente mi è difficile distinguere tra il percorso di vita e il percorso professionale, perché è
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