MAXIM ITALIA

Il successo è un incidente, l’importante è realizzarsi

Il nostro appuntamento è fissato per la tarda mattinata di un sabato piovoso, al telefono mi risponde la moglie dell’artista (Paola Penzo, autrice di alcuni dei suoi brani e che dal 1991 è la sua seconda moglie) che gentilmente mi chiede di riprovare dopo una mezzoretta perché il marito si è svegliato da poco e ha bisogno di qualche macchinetta di caffè per affrontare l’intervista. Riprovo una quarantina di minuti dopo e questa volta al telefono arriva proprio lui, Gino Paoli, con la sua inconfondibile voce che mi sorprenderà rispondendo puntualmente e penso anche sinceramente - tra qualche schietta risata e un po’ di colpi di tosse dovuti al fumare tanto - a tutte le domande che mi ero preparato, alcune professionali altre private, come l’accusa alla consorte di essere spietata perché lo prende sempre per il culo quando non ricorda nomi, cose o date.

“La discussione con mia moglie è sempre: ti ricordi tre anni fa che… e lei: guarda che sono trenta anni fa! È sempre cosi! Io penso che una cosa possa essere successa l’altro ieri e invece è successa dieci anni fa. Penso sia dovuto anche un po’ all’Alzheimer, cosi ad occhio… (e parte una fragorosa risata di entrambi

Stai leggendo un'anteprima, registrati per continuare a leggere.