Passeggero delle TENEBRE
… Non è semplice tracciare l’identikit dell’uomo che la famiglia voleva avvocato e oggi è un maestro nel tenere i lettori avvinti alle pagine dei suoi thriller e nel far rincasare i suoi spettatori “con il film e l’assassino in testa”. La soluzione all’enigma identitario del quarantaseienne di Martina Franca trapiantato a Roma, che si è laureato con una tesi sul “mostro di Foligno” Luigi Chiatti e oggi si muove disinvoltamente tra bestseller e cinema, con lo spumeggiante debutto a inizio 2018 de , la fornisce a Maxim lo stesso Donato Carrisi: “Tendo a definirmi narratore, le mie due anime di scrittore e regista convivono, del 2009, è nato dalla sceneggiatura di un film che nessuno voleva produrre. Ho pensato di aggirare l’ostacolo cercando con la scrittura un consenso del pubblico che mi consentisse di approdare al cinema, dove comunque non sono arrivato improvvisando, non si affidano macchine così costose a un esordiente assoluto: ho scritto fiction (anche extra-thriller, come e , ndr), diretto parecchie seconde unità e nella mia gavetta ho portato anche tanti caffè…”.
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