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Un clima infuocato
di Alberto Zoratti
E stato un pellegrinaggio di alto livello, quello del 23 settembre a New York. Oltre 120 Capi di Stato hanno
accettato di rendere omaggio alla Casa di Vetro delle Nazioni Unite su invito del Segretario Generale Ban Ki-
Moon, perch sulla questione clima, e per scongiurare il suo quasi irreversibile mutamento, qualche rito
bisogner pur celebrarlo. Il mondo deve prendere un altro corso e vi chiedo di mettervi a capo di questo
cambiamento, ha detto Ki-Moon allapertura del vertice assieme allattore Leonardo Di Caprio, nominato
rappresentante dellOnu per la lotta ai cambiamenti climatici, scelta quanto meno simbolica considerando le sue
acrobazie sulla prua del Titanic.
Levento, lanciato tra gli auspici dellOnu nel settembre 2013 come tappa intermedia verso la Conferenza delle
Parti Onu di Parigi del 2015, dove si dovrebbe sdoganare un nuovo accordo globale sul clima, ha visto
limponente presenza di amministratori delegati delle principali multinazionali. Allinterno del protocollo informale
sostenuto in ambito Nazioni Unite, e sottoscritto al vertice di Rio+20 nel giugno 2012, le politiche del settore
privato e i mercati deregolamentati non sono pi tanto la causa della crisi ecologica e climatica, quanto
parte delle possibili soluzioni. Un mantra che produce i primi miracoli, considerato che persino lamministratore
delegato di Enel, Francesco Starace, ha dichiarato alla Rai che la sua azienda raggiunger la carbon neutrality
entro il 2015 smentendo lex presidente Colombo che giusto un anno fa sottolineava ad Agi come la quota di
energia a zero emissioni sul totale prodotto dal Gruppo fosse ancora attorno al 42 per cento. Potere dei grandi
vertici. Che daltro canto sono riusciti a far mobilitare centinaia di migliaia di persone in tutto il mondo per dare
una spinta decisiva ai negoziati sul clima che sembrano essere inadeguati davanti alla sfida della lotta al climate
change.
Uninadeguatezza dettata da un sistema economico che ha scelto di perseguire la sua strada e i suoi tempi,
incurante delle dinamiche della bio-geofisica. Basterebbe pensare che il carbone ha raggiunto la pi alta
quota di mercato degli ultimi quarantanni, con una crescita del 3 per cento nel 2013, la pi alta di tutti i
combustibili fossili, grazie anche allincremento delle importazioni in Europa che ha scelto di importare pi
carbone statunitense ormai a basso costo grazie alla rivoluzione energetica del fracking doltreoceano.
False soluzioni, questo hanno denunciato centinaia di organizzazioni e di movimenti sociali tra cui litaliana
Fairwatch in un appello diffuso pochi giorni prima della grande mobiltazione del 21 settembre organizzata in tutto
il mondo, alla vigilia della due giorni. Un documento che chiede urgentemente un cambio radicale del sistema
economico piuttosto che gli impegni volontari e basati sul mercato e i preoccupanti partenariati pubblico-
privato che hanno caratterizzato lagenda del vertice, come il Redd+, la Climate-Smart Agriculture e la
Sustainable Energy for All initiative.
Il summit di New York considerato una pietra miliare nel percorso verso la 21a Conferenza delle Parti dellOnu
sul Cambiamento Climatico (Unfccc) che si terr a Parigi nel 2015, ma i movimenti sociali che promuovono il
documento sottolineano che questo dovr richiedere impegni legalmente vincolanti e un cambio profondo di
sistema, piuttosto che lo scenario business as usual attualmente proposto.
Ovviamente chiediamo azioni concrete ha sottolineato Cindy Wiesner della Grassroots Global Justice
Alliance, ma non ogni tipo di azione. Nessun impegno volontario e nessuna promessa vuota. Non si potr
tornare indietro dal caos climatico se non facciamo nulla per affrontare e sfidare linazione dei nostri governi, le
cui politiche sono spesso state condizionare dalle imprese inquinatrici. E cruciale per tutti noi rafforzare il nostro
impegno sul terreno delle lotte e focalizzare le nostre energie su un cambiamento del sistema. Un sistema che
ha determinato la nascita persino di una nuova era geologica, lAntropocene, come approfonditamente
discusso alla Geological Society di Londra alcuni anni fa. Secondo Science oltre 322 specie di vertebrati si sono
estinte negli ultimi secoli, mentre il 67 per cento delle specie invertebrate mostrano un marcato declino e il clima,
rimasto stabile negli ultimi 11700 anni, ha cominciato a modificarsi profondamente.
Da New York esce una linea chiara: il coinvolgimento del privato, della presunta efficienza dei mercati e la
trasformazione del piano di lotta al cambiamento climatico da vincolante a volontario. Una nuova
architettura climatica che dovrebbe vedere la luce nel 2020. Obiettivo quello di tenere tutti a bordo, nessuno
escluso ma in una cornice di promesse ed eventuali verifiche di ci che stato mantenuto. E vista la prospettiva
mostrata dagli scienziati, un aumento della temperatura media di oltre 2C entro pochi decenni, il dubbio che
limpresa riesca pi che legittimo.

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