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Indice

Presentazione

I:.'

:..

Prefazione all'edizione italiana

- Breve storia

XV
XVII

Prefazione
Prologo

XIII

dell'elettronica

Parte prima
Dispositivia semiconduttore

17

1 Semiconduttori
1.1 Forze, campi ed energia
1.2 Conduzione nei metalli
1.3 Semiconduttori intrinseci
1.4 Semiconduttori estrinseci
1.5 Variazioni nelle propriet del silicio
1.6 Diffusione
1.7 Semiconduttori a drogaggio graduale

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19
23
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39

2 Il diodo a giunzionepn
2.1 La giunzione a circuito aperto
2.2 La giunzionepn polarizzta
2.3 La caratteristica tensione-corrente
2.4 Dipendenza dalla temperatura della caratteristica 1-V
2.5 Diodi al germanio
2.6 Il diodo come elemento circuitale
2.7 Modelli per grandi segnali
2.8 Applicazioni elementari del diodo
2.9 Modelli per piccoli segnali
2.10 Tempi di commutazione del diodo a giunzione
2.11 Diodi Zener

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70
72

VI Indice

2.12 Diodi Schottky


2.13 Il diodo a giunzione brusca

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76

3 Transistori bipolari.a giunzione


3.1 Il generatore ideale controllato in corrente
3.2 Il transistore a giunzione
3.3 Il modello di Ebers-Moll del BJT
3.4 Le caratteristiche a base comune (common base, CB)
3.5 La configurazione a emettitore comune (CE)
3.6 Modi di funzionamento in interdizione e in saturazione
3.7 Modelli in continua
3.8 Il BJT come interruttore
3.9 Il BJT come amplificatore
3.10 Il modello per piccoli segnali del BJT
3.11 Il BJT come diodo
.
3.12 La coppia differenziale
3.13 Limiti di funzionamento dei transistori (transistorratings)

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4 Transistori a effetto di campo


4.1 Il generatore ideale di corrente controllato in tensione
4.2 Il transistore a effetto di campo a giunzione
4.3 Caratteristiche tensione-corrente del JFET
4.4 La caratteristica di trasferimento del JFET
4.5 Il MESFET
4.6 Il MOSFET ad arricchimento
4.7 Caratteristiche tensione-corrente del MOSFET ad arricchimento
4.8 Il MOSFET a svuotamento
4.9 Simboli circuitali dei MOSFET
4.10 Analisi in continua dei FET
4.11 Il MOSFET come resistenza
4.12 Il FET come interruttore
4.13 Il FET come amplificatore
4.14 Modelli per piccoli segnali dei FET
4.15 Dispositivi CMOS

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5 Fabbricazione dei circuiti integrati


5.1 Tecnologia per circuiti integrati monolitici (microelettronica)
5.2 I processi planari
5.3 Fabbricazione del transistore bipolare
5.4 Fabbricazione dei FET
5.5 Tecnologia CMOS
5.6 Diodi monolitici
5.7 Il contatto metallo-semiconduttore
5.8 Resistenze per circuiti integrati
5.9 Condensatori integrati
5.10 Inc.apsulamento dei circuiti integrati
5.11 Caratteristiche dei circuiti integrati
5.12 Layout di circuiti integrati

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Indice

Parte seconda
Circuiti e sistemi digitali

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6 Circuiti logici (digitali) elementari


6.1 Il sistema binario
6.2 Algebra booleana
6.3 Le porte OR-esclusivo, NAND e NOR
6.4 Caratteristiche delle porte logiche
6.5 L'invertitore NMOS
6.6 Ritardo di propagazione dell'invertitore NMOS
6.7 Porte logiche NMOS
6.8 L'invertitore CMOS
6.9 Porte logiche CMOS
6.10 L'invertitore a BJT
6.11 La porta NAND TTL
2.12 Stadi di uscita TTL
6.13 Famiglie logiche TTL
6.14 Circuiti logici a emettitori accoppiati (ECL)
6.15 Confronto tra famiglie logiche

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7 Circuiti digitali combinatori


7.1 Porte standard
7.2 Sommatori binari
7.3 Funzioni aritmetiche
7.4 Comparatore digitale
7.5 Generatore-controllore di parit.
1.6 Decodificatore-demultiplexer
7.7 Selettori di dati-multiplexer
7.8 Codificato re
.
7.9 Memorie a sola lettura (ROM)
7.10 Indirizzamento bidimensionale di una ROM
7.11 Applicazioni delle ROM
7.12 ROM programmabili (PROM)
7.-13 PROM cancellabili
7.14 Logica a matrice programmabile
7.15 Matrici logiche programmabili

8 Circuiti e sistemi sequenziali


8.1 Memorie a 1 bit
8.2 Propriet circuitali di un latch bistabile
8.3 Il FLIP-FLOP SR sincrono
8.4 I FLIP-FLOP di tipo Il(, T, D
8.5 Registri a scorrimento
8.6 Contatori asincroni (ripple)
8.7 Contatori sincroni
8.8 Applicazioni dei contatori

~+

VII

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VIII

Indice

9 Sistemi a larghissima scala di integrazione


9.1 Registri a scorrimento dinamici MOS
9.2 Stadi di registri.a scorrimento non a rapporto
9.3 La logica CMOS domino
9.4 Mem.oriead accesso casuale (RAM)
9.5 Celle di memoria lettura-scrittura
9.6 Celle per RAM bipolari
9.7 Dispositivi ad accoppiamento di carica (CCD)
9.8 Strutture CCD
9.9 Logica a iniezione integrata (FL)
9.10 Microprocessori e microelaboratori

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410

Parte terza
Circuiti e sistemi amplificatori

417

lO Configurazioni elementari di amplificatori a bassa frequenza


10.1 Forma d'onda di un ingresso sinusoidale
10.2 Punto di lavoro del BJT
10.3 Polarizzazione del BJT'nei circuiti integrati
10.4 Generatore di corrente di Widlar
10.5 Generatori di corrente a tre transistori
10.6 Polarizzazione di BJT nei circuiti a componenti discreti. Analisi
10.7 Polarizzazione del BJT in circuiti a componenti discreti. Progetto
10.8 Polarizzazione del FET
10.9 Analisi di circuiti a transistori in condizioni di linearit
10.10 L'amplificatore a emettitore comune
10.11 Inseguitore di emettitore
10.12 Amplificatore a base comune
10.13 Confronto tta le configurazioni
10.14 L'amplificatore a emettitore comune con resistenza sull'emettitore

10.15 Amplificatori ~ FET


10.16
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10.18
10.19
10.20
10.21
10.22

Amplificatori a BJT in cascata


Amplificatori a transistori composti
L'amplificatore differenziale
Analisi degli amplificatori differenziali
Amplificatori differenziali a FET
L'amplificatore operazionale
Applicazioni tipiche degli amplificatori operazionali

11 Risposta in frequenza degli amplificatori


11.1 La risposta in frequenza
11.2 Risposta al gradino di un amplificatore
11.3 Guadagno di corrente in cortocircuito per la configurazione
a emettitore comune
11.4 La funzione "guadagno"

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493
493
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Indice

11.5
11.6
11.7
11.8
11.9
Il.10
11.11
11.12
11.13

L'amplificatore a emettitore comune alle alte frequenze


Il prodotto guadagno-banda
L'amplificatore a source comune alle alte frequenze
Gli inseguitori 'di emettitore e di source alle alte frequenze
Il metodo delle costanti di tempo per la determinazione della risposta
in frequenza
Risposta in frequenza di pi stadi in cascata
L'amplificatore cascode (CE-CB)
L'amplificatore operazionale alle alte frequenze
Effetti dei condensatori di accoppiamento e di bypass

IX

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523
531
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541
543

12 Amplificatori reazionati
12.1 Classificazionee'rappresentazione degli amplificatori
12.2 Il concetto di reazione
12.3 L'amplificatore reazionato ideale
12.4 Propriet degli amplificatori con reazione negativa
12.5 Impedenza negli amplificatori reazionati
12.6 Propriet delle varie configurazioni di amplificatori reazionati
12.7 Analisi approssimata dell'amplificatore reazionato
12.8 Analisi generalizzata degli amplificatori reazionati
12.9 Approfondimenti sull'impedenza negli amplificatori reazionati
12.10 Amplificatore a tre stadi in reazione parallelo
12.11 Amplificatore a due stadi con reazione parallelo-serie
12.12 Amplificatore a due stadi con reazione serie-parallelo
12.13 Amplificatore a tre stadi in reazione serie
12.14 Analisi generalizzata di amplificatori reazionati multistadio
12.15 Amplificatoricon reazione multipla

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604
608

13 Stabilit e risposta degli amplificatori reazionati


13.1 Effetti della reazione sulla banda
13.2 Stabilit
13.3 Criteri di stabilit
13.4 Compensazione
13.5 Risposta in frequenza degli amplificatori reazionati. La funzione
di trasferimento a due poli
13.6 Margine di fase dell'amplificatore reazionato con due poli
13.7 Risposta dell'amplificatore reazionato con tre poli
13.8. Analisi approssimata degli amplificatori reazionati multipolo
13.9 Determinazione approssimata dei poli ad anello aperto
13.10 Approfondimento sulle tecniche di compensazione

615
615
618
620
627

14 Caratteristiche degli amplificatoI;ioperazionali


14.1 Arhitettura degli amplificatori operazionali
14.2 Lo stadio ad alto guadagno con carico attivo
14.3 Lo stadio differenziale
14.4 Traslazione di livello
14.5 Stadi di uscita

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663
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631
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656

X Indice

14.6
14.7
14.8
14.9
14.10
14.11
14.12
14.13

Tensioni e correnti di sbilanciamento (offset)


Misura dei parametri degli amplificatori operazionali
Risposta in frequenza e compensazione
Slew rate
Circuiti BIFET e BIMOS
Amplificatori operazionali a tre stadi
Altri tipi di amplificatori operazionali
Amplificatori operazionali a MOS

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687
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701
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709

Parte quarta
Elaborazione di segnali e acquisizione dati

715

15 Generazione ed elaborazione di forme d'onda


15.1 Oscillatori sinusoidali
15.2 L'oscillatore a,sfasamento
15.3 Oscillatore a ponte di Wien
15.4 Schema generale di un circuito oscillatore
15.5 Oscillatore a quarzo
15.6 Multivibratori
15.7 Comparatori
15.8 Generazione di un'onda quadra da una sinusoide
15.9 Il comparatore rigenerativo (trigger di Schmitt)
15.10 Generatori di onda quadra e triangolare
15.11 Generatori di impulsi
15.12 Il timer integrato 555
15.13 Generatori di base dei tempi
15.14 Generatori di gradinata
15.15 Modulazione di un'onda quadra

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717
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760

16 Condizionamento del segnale e conversione dei dati


16.1 Segnali ed elaborazione dei segnali
16.2 Sistemi di campionamento e tenuta (sample-and-hold)
16.3 Multiplexer e demultiplexer analogici
16.4 Convertitori digitale-analogici (D/A)
16.5 Convertitori analogico-digitali (AID)
16.6 .Circuiti integratori e derivatori
16.7 Calcolo elettronico analogico
16.8 Filtri attivi RC
16.9 Filtri di Butterworth e di Chebyshev
16.10 Celle biquadratiche a singolo amplificatore
16.11 Celle biquadratiche con pi AO
16.12 Filtri a condensatori commutati'
16.13 Amplifica~ori logaritmici ed esponenziali
16.14 Moltiplicatori analogici
16.15 Raddrizzatori di precisione

769
769
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831

Indice XI

Parte quinta
Elettronica dei grandi segnali

839

17 Circuiti e sistemi di potenza


17.1 Conversione da tensione alternata a continua (ac-dc)
17.2 Raddrizzatori
17.3 Altri circuiti a doppia semionda
17.4 Filtri capacitivi
17.5 Alimentatori stabilizzati
17.6 Regolatori monolitici
17.7 Regolatore a commutazione
17.8 Altre topologie dei regola tori a commutazione
17.9 Amplificatori. per grandi segnali
17.10 Distorsione armonica
17.11 Classificazione degli amplificatori
17.12 Rendimento di un amplificatore in classe A
17.13 Amplificatori push-pull in classe B
17.14 Funzionamento in classe AB
17.15 Amplificatori di potenza a circuito integrato
17.16 Considerazioni per il progetto termico.
17.17 Transistori di potenza a effetto di campo (VMOS)

841
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885

Appendici
.
A Costanti e fattori di conversione
B Costruttori di semiconduttori e caratteristiche
C Sommario di teoria delle reti

893
895
911

di alcuni dispositivi

1
I

Il

Prologo

Breve storia dell'elettronica

Elettronica - per la maggiorparte di noi questa parola richiama alla mente una variet
di oggetti,da "chip" e computer a transistori e televisione.Tuttavia, mentre concordiamo sugli elementi specificiche costituisconol'elettronica, la sua definizione sfuggente. Nei paragrafi seguenti definiamo l'elettronica come viene usata in questo libro, non
nel senso del dizionario, ma in una maniera che tenta di trasmettere lo spirito e gli
aspetti caratteristici della disciplina.Abbiamo scelto la storia come veicoloper fare ci,
perch sono gli sforzidegli individuiche hanno fornito contributi in questo campo che
definiscono davvero la disciplina.
L'elettronica, in senso stretto, la scienza e la tecnologia del movimento delle
cariche in un gas, nel vuoto o in un semiconduttore. da notare Gheil movimento della
carica confinata in un metallo non si considera elettronica. Questa stata una divisione
storica usata agliinizidel ventesimo secolo per separare ilgi fiorente campo dell'ingegneria elettrica dal nuovo ed emergente campo dell'ingegneria elettronica. A quel
tempo l'ingegneria elettrica trattava dispositivi che dipendevano soltanto dal movimento deglielettroni nei metalli, come i motori, i generatori, le lampadine e i sistemi di
comunicazionemediante filo (telefono e telegrafo). Tuttavia, all'avvicinarsidella fine
del ventesimo secolo, la divisionestorica tra ingegneria elettrica ed elettronica non ha
pi la sua funzione originale.
Oggigli ingegneri elettronici che esercitano la professione assolvono diverse funzioni (progetto, sviluppo, produzione, ricerca e anche insegnamento) con varie applicazioni. Essi si occupano di sistemi mediante i quali noi possiamo comunicare l'uno con
l'altro in tutto il mondo, tramite i quali si elaborano grandi quantit di dati e tramite i
quali vengono automatizzati processi industriali altamente complessi, e degli elementi
usati nella realizzazionedi tali sistemi. Il campo dell'ingegneria elettrica include anche
i dispositivi,circuiti e sistemi usati per la generazione, distribuzione e conversione
dell'energia elettrica. Il gruppo menzionato nella prima delle due precedenti elencazioni possiede la propriet comune della elaborazione dell'informazione; il secondo
pu essere visto come elaborazione dell'energia. Questa distinzione tra elaborazione
dell'informazione e dell'energia serve a separare l'elettronica dal resto dell'ingegneria
elettrica. Di conseguenza, vediamo che la natura della disciplina dell'elettronica
comprende le quattro C - comunicazione, calcolo, controllo e componenti.
Il prologo intende offrire un breve profilo storico dell'elettronica moderna. Il centro
dell'attenzione focalizzato sugli sviluppie le applicazioni dei dispositivielettronici e

"
Il
I
Il'
I

,.1

2 Prologo

sulla crescita delle industrie derivanti dalla utilizzazione di questi dispositivi in circuiti
e sistemi reali.
Questa storia si divide in due periodi di tempo principali, cio l'era del tubo a vuoto e
l'era del transistore. La prima comprende gli sviluppi verificatisi nella prima met del
ventesimo secolo e la seconda inizia con l'invenzione del transistore nel 1948. La
sezione conclusiva contiene una breve ipotesi su quello che sar il futuro dell'elettronica. Queste descrizioni danno un quadro complessivo di riferimento in cui comprendere
i particolari argomenti tecnici trattati nel testo.

Premesse storiche
Le originidell'ingegneria elettronica si basano sulle conquiste da parte di giganti della
scienzaqualiAmpre, Coulomb,Faraday, Gauss, Henry, Kirchhoff,Maxwelle Ohm. Il
primouso pratico del loro lavoro, nel contesto della elettronica moderna, fu lo sviluppo
dei sistemidi comunicazione.Nel 1837Samuel Morse, professore di Belle Arti presso
l'universit di New York, dimostr la validit del sistema telegrafico*. L'importanza
della telegrafia elettrica fu l'introduzione di un metodo efficace di codifica dell'informazione in segnali elettrici. I punti e le linee del codice Morse rappresentarono il
primo uso dei segnali digitali (binari).
Quasi quaranta anni pi tardi, nel 1876, BelI invent il telefono e introdusse un
metodo per codificare l'informazione parlata come segnale elettrico continuo e quindi
decifrare questi segnali a un apparecchio ricevente. L'invenzione del fonografo fatta
da Edison nel 1877dimostr che i segnali elettrici potevano essere immagazzinati e
successivamenterecuperati. Il disco del fonografo pu essere considerato come la
prima memoria elettrica a sola lettura (ROM).
L'introduzione della comunicazione radio si basa principalmente sul contributo di
James Clerk Maxwell,il quale, nel 1865, codific precedenti ricerche in una teoria
consistente dell'elettromagnetismo, ora conosciuta come equazioni di Maxwell. La
spinta in avanti pi importante fu data dall'intuizione di Maxwell circa l'esistenza di
onde elettromagnetiche che si potevano propagare nello spazio. Ecco un caso in cui la
teoria precede l'esperimento, dal momento che soltanto ventitr anni pi tardi Hertz
produsse queste onde sperimentalmente. Marconi fu il primo a sfruttare le onde
hertziane,come esse vennero poi chiamate. Nel 1896 Marconi riusc a trasmettere
queste onde e riceverle a due migliadi distanza. Il telegrafo senza filiebbe la sua umile
origine in questi esperimenti.
L'era del tubo a vuoto
L'era del tubo a vuoto abbraccia la prima met del ventesimo secolo; l'elettronica
moderna si concretizz tecnologicamente in questo periodo.
L'origine del termine "elettronica" si pu attribuire a H. A. Lorentz, il quale, nel
1895,postul l'esistenza di particelle cariche, che egli chiam elettroni (impiegando
* Anche se l'invenzione attribuita a Morse, il primo sistema operante molto diffuso fu sviluppato in Gran
Bretagna da William Thornson, in seguito divenuto Lord Kelvin, e da Sir Charles Wheatstone.

Breve storia dell'elettronica

cos di nuovo la parola usata dagli antichi Greci per l'ambra). Due anni pi tardi J.J.
Thompson verific sperimentalmente l'esistenza degli elettroni. In quello stesso anno
Braun costru il primo tubo elettronico, un tubo a raggi catodici (CRT) primitivo.
La scoperta dei tubi a vuoto

Nel 1904 Fleming invent un dispositivo a due elelpenti, il diodo, che egli chiam
va/vola. Esso consisteva in un filo metallico riscaldato, il filamento, che emetteva
elettroni (l'effetto Edison) ed era posto a breve distanza da una placca metallica.Tutta
quanta la struttura era posta sotto vuoto. Una tensione positiva dalla placca al catodo
(filamento) produceva un passaggio di corrente; mentre, applicando una tensione
negativa,la corrente si riduceva a zero. Questa propriet unidirezionale della valvolala
rendevano utile come rivelatore di segnali senza fili (radio).
Due anni dopo Pickard us un cristallo di silicio con un "baffo di gatto" (un filo
appuntito pressato nel silicio)come rivelatore. Questo fu il primo diodo a semiconduttore; tuttavia, esso era inaffidabile e fu presto abbandonato. Cos l'elettronica dei
semiconduttori sembrava morire prematuramente nel 1906.
L'invenzione dell'audion (triodo) di De Forest nel 1906fu un primo successo nei
primi passi dell'elettronica. Infatti, si pu capire facilmente che l'elettronica, come la
conosciamooggi,non esisterebbe senza l'invenzione del triodo. L'audion di De Forest
consistevain un terzo elettrodo (la griglia) inserito tra la placca e il catodo della valvola
di Fleming. La tensione della griglia controllava il flusso delle cariche tra placca e
catodo. Un piccolo cambiamento nella tensione della griglia causava una variazione
maggiore nella tensione della placca e, per questo, l'audion il primo amplificatore.
Il triodo stato H primo dispositivo a mostrare la propriet circuitale, che oggi
chiamiamo di generatorecomandato o dipendente. Poich manteneva la propriet
unidirezionale della valvola, anche H triodo aveva le propriet di un interruttore
controllato. Oggi, in pratica, tutti i circuiti elettronici utilizzano dispositivicon caratteristiche sia di generatore sia di interruttore comandato.

l,
'I.,

~II

!/'

Applicazioni

circuitali

iniziali

Verso H19H i miglioramenti tecnologici - un vuotomiglioree un catodorivestitodi


ossido- resero l'audion un dispositivoaffidabile, dando Hvia cos all'era dell'elettronica vera e propria *. Le prime applicazioni dei tubi a vuoto furono le comunicazioni
telefoniche e radio e, nello stesso tempo, nel 1912, negli Stati Uniti, fu fondato
l'lnstitute of Radio Engineers (IRE). Va reso omaggio all'immaginazione e lungimiranza dei primi ingegneri,i quali si resero conto immediatamente dell'importanza della
radio e formarono la propria associazione professionale. Nel 1884 venne fondato
l'American Institute of Electrical Engeneers (AlEE), focalizzato sugli interessi tradizionalidegli ingegneri elettrotecnici. Nel 1963entrambe le associazionisi fusero in una
sola organizzazione, l'lnstitute of Electrical and Electronic Engeneers (IEEE), un'operazione che rifletteva mezzo secolo di progressi nella professione.
Mediante l'uso dei semplici diodi e triodi disponibili, l'ingegnosit dei primi inge* Per coincidenza

il Prof. Millman

nato nello stesso anno.

4 Prologo

gneri port all'invenzione di molti nuovi circuiti. Tra questi sono degni di nota gli
amplificatori in cascata, gli amplificatori a reazione positiva (Armstrong, 1912*), gli
oscillatori (De Forest, 1912), l'eterodina (Armstrong, 1917) e i multivibratori (EcclesJordan, 1918). L'oscillatore stato il primo sistema in grado di generare segnali
elettrici utilizzando unicamente dispositivi elettronici. La crescita del guadagno degli
amplificatori sia in cascata sia che a reazione positiva, unitamente alla traslazione di
frequenza consentita dall'eterodina, port a una migliore elaborazione dei segnali e
favor la rivelazione di segnali deboli. I primi multivibratori sono stati i precursori dei
moderni FLIP-FLOP e dei generatori di clock.
Industrie elettroniche

L'amplificatore ebbe quasi subito un'applicazione commerciale nella telefonia a grande distanza. I progressi nella tecnologia del tubo a vuoto prodotti dalle compagnie
telefoniche dettero impulso a una nuova importante industria - la radiodiffusione
commerciale.Nel 1920,a Pittsburgh in Pennsylvania,fu creata la stazione KDKA dalla
Societ Elettrica Westinghouse. Soltanto quattro anni pi tardi c'erano cinquecento
stazioni negli Stati Uniti e verso il 1926la rete di radiodiffusione era una realt. Nello
stesso tempo la radiodiffusione entr nel mondo industriale.
Le industrie elettroniche** appartengono a uno o pi dei seguenti gruppi: componenti, comunicazioni, controllo e calcolo.
Componenti All'inizio,le industrie di componenti nacquero per produrre i vari tipi di
dispositivielettronici come pure gli elementi circuitali passivi (resistenze, condensatori, induttanze, trasformatori ecc.). Ingegneri e scienziati di queste organizzazioni
raggiunsero progressi significativi sviluppando dispositivi nuovi e migliori. Questi
includevanoil catodo a riscaldamento indiretto, i tetrodi e pentodi, ottenuti dal triodo
introducendo un quarto e poi un quinto elettrodo, e i tubi a gas come il thyratron. Con
dispositivinuovi e migliorati furono inventati nuovi circuiti che fornivano sintonia a
singolo accordo, controllo automatico di guadagno (AGC) e il funzionamento come
ricevitore multibanda.
Comunicazioni I segnali radio sono trasmessi pi convenientemente a frequenze
superiori ai 500 kHz. Poich molto spesso la frequenza dei segnali che rappresentano
l'informazione notevolmente al di sotto dei 500 kHz, questi segnali devono essere
codificatie traslati a frequenze di trasmissione pi alte mediante un processo chiamato
modulazione. I primi sistemi di radiodiffusione usavano la modulazione di ampiezza
(AM). Per migliorare la fedelt e ridurre l'effetto dell'interferenza atmosferica, Armstrong*** (1930) concep e svilupp la modulazione di frequenza (FM).
La televisionein bianco e nero inizi nel 1930,basandosi sull'iconoscopio di Zwory* Armstrong si laure presso la Columbia University in quel periodo.
** L'attivit di molte aziende coinvolge pi di una di queste categorie, spesso con consociate o divisioni che si
identificano con un gruppo.
*** Le date indicano l'inizio della divulgazione e non necessariamente il pubblico riconoscimento o il rilascio
del brevetto.

Breve storia dell'elettronica

kin e ilcinescopio(rispettivamente i primi tubi di telecamera e di riproduzione). Verso


il 1940negliStati Uniti la televisione era poco usata e la sua diffusione venne ritardata
dalla secondaguerra mondiale. La televisione a colori arriv intorno al 1950e durante
gli anni sessanta divenne il sistema televisivo dominante.
Le tecniche usate nella radiodiffusione vennero adattate per altre applicazioni. I
sistemitelefonicifurono trasformati in una delle forme pi importanti di comunicazione elettronica. A loro volta, i circuiti sviluppati per la telefonia elettronica furono
largamente usati nei sistemi radio ricevitori. Il Radar e il Loran (apparsi durante la
seconda guerra mondiale) utilizzavanole comunicazioni radio come aiuti alla navigazione sia aerea che marittima. Tutte le innovazionisummenzionate richiesero l'invenzione di nuovi circuiti.Importanti conquiste comprendevano l'amplificatore a reazione
negativa inventato da Black (1927), illimitatore FM e il discriminatore FM. Un altro
importante sviluppo circuitale fu il generatore a dente di sega, che forn la base dei
tempi lineare per i primi oscilloscopie per i sistemi di deflessione televisivi.Molti dei
sistemidi comunicazionepi recenti utilizzarono segnali discreti (impulsivi)piuttosto
che segnalicontinui. Di conseguenza,fu sviluppata una variet di circuiti impulsiviper
la temporizzazione e la sincronizzazionenecessarie nella televisione, nel radar ecc. e
per la generazione di impulsie la modulazione. Inoltre, i nuovi sistemi di comunicazione operavano a frequenze pi alte e si basavano su nuovi dispositivia microonde, come
il klystron,il magnetron e i tubi a onda progressiva (TWT).
Calcolatori Sebbene siano i transistori e i circuiti integrati ad avere dato impulso allo
straordinario sviluppo dell'industria dei calcolatori, questi affondano le loro origini
nell'era del tubo a vuoto. C' un grandissimo interesse per le macchine di calcolo da
oltre trecento anni. Nel 1633Schickard descrisse (in una corrispondenza con il suo
amico Keplero, l'astronomo) un calcolatore meccanico in grado di eseguire l'addizione, la sottrazione, la moltiplicazione e la divisione. Egli progett una ruota con dieci
denti dei quali uno era pi lungo degli altri e questa ruota era posta meccanicamente
vicinaa un'altra simile.Dopo che la prima ruota aveva fatto dieci incrementi angolari,
corrispondenti alle dieci cifre, il dente pi grande agganciavala ruota pi vicina e dava
luogo a un solo incremento. In altri termini, egli invent il riportoin aritmetica. Quasi
negli stessi anni, Pascal (1642) e Leibnitz (1671) ebbero idee simili.Tuttavia, il primo
tentativoveramente serio per costruire un calcolatore meccanicovenne fatto pressappoco duecento anni dopo (1833)da Babbage,un professore di matematica in Inghilterra. La "macchina analitica",come si chiam il computer di Babbage, conteneva tutti gli
elementi di un moderno calcolatore digitale. Essa faceva uso di schede perforate inventate trenta anni prima da Jacquard, un fabbricante francese di articoli da tappezzeria - per l'ingresso e l'uscita, conteneva sia la memoria sia l'unit aritmetica ed era
una macchinacon programma memorizzato. Tuttavia, la tecnologia del tempo non era

di fatto in grado di convertire le sue idee in una macchina funzionante *.

Il primo calcolatore funzionante fu elettromeccanico, non elettronico, e venne


costruito dagli ingegneri della IBM sotto le direttive del professor Aiken della Universit di Harvard nel 1930.Venne chiamato il "calcolatore automatico IBM a sequenza
controllata, Mark l''. Era lungo 17metri e alto 3 ed era piuttosto rozzo. Tuttavia, venne
* I tentativi di Babbage non furono del tutto vani. Il suo tentativo di realizzare il calcolatore dette luogo a molti
progressi nel funzionamento
delle macchine utensili che ebbero un importante
impatto sull'industria
manifatturiera
nell'Inghilterra
vittoriana.

6 Prologo

usato per fare calcoli per oltre quindici anni. Il primo calcolatore elettronico fu
completato nel 1946 da Eckert e Mauchly presso la Scuola Moore di Ingegneria
Elettrica nell'Universit di Pennsylvania. Esso si chiam ENIAC, un acronimo per
integratore numerico e calcolatore elettronico. Veniva usato per il calcolo di tabelle
balistiche per le forze armate e non era un calcolatore per uso generale. Conteneva
18000 tubi a vuoto, era contenuto in 40 armadi e riempiva una stanza che misurava
circa lOmetri per 13.Von Neumann, un consulente di questo progetto, sugger che il
computer usasse numeri binari e logica booleana e contenesse un programma memorizzato per le operazioni basilari.
Nel 1946 la IBM introdusse sul mercato il primo piccolo calcolatore elettronico
commerciale,il modello 603. Due anni dopo, usc il primo calcolatore digitale per uso
generale, l'IBM 604, di cui furono venduti in dodici anni oltre 4000 esemplari. Per
questo motivo, il 1948si considera l'anno di inizio dell'industria del calcolatori (per
caso il transistore fu inventato in quello stesso anno).
In questo periodo, molte istituzioni, incluse le Universit di Harvard, Princeton,
Pennsylvania, il Massachusetts Institute of Technology (MIT), il Courant Institute
dell'Universit di New York e l'lnstitute for Advanced Studies, si occuparono di
ricerca nel campo dei calcolatori. Finanziati da vari enti governativi,questi ingegneri e
scienziati svilupparono i concetti hardware e software che vennero usati successivamente nei calcolatori commerciali di uso generale.
L'IBM 650, considerato il cavallo di battaglia dell'industria, venne introdotto nel
1954. Questa e altre macchine a tubi a vuoto vendute da altre compagnie sono
conosciute come calcolatoridigitali della prima generazione.Durante l'ultima parte
dell'era del tubo a vuoto furono sviluppati anche i calcolatori analogici.Tali macchine,
usate per risolvere grandi sistemi di equazioni differenziali, si basano sulla costruzione
di circuiti elettronici il cui comportamento governato da un insieme di equazioni
analoghe a quelle da risolvere.L'analizzatore differenziale, sviluppato da Bush al MIT,
stato il primo calcolatore analogico elettromeccanico. Le versioni elettroniche divennero una realt con l'invenzione degli amplificatori operazionali*.
Controlli Le industrie elettroniche di controlli affondano le loro origini nella "elettronica industriale", che pu essere definita come "l'uso dei dispositivi elettronici nel
controllo di macchine (piuttosto che nelle comunicazioni e nei calcolatori)". I Thyratron, i diodi a gas, i raddrizza tori a vapore di mercurio e i tubi per alta tensione e alta
potenza furono i dispositivi utilizzati. Questi dispositivi furono usati in circuiti per la
conversione (raddrizzamento) da alternata a continua (convertitori ac-dc) ad alta
tensione e alta potenza, in convertitori dc-ac (inverter) e in trasmettitori ad alta
tensione. Le applicazioni comprendevano i controlli di velocit per motori elettrici, i
regolatori di tensione, i riscalda tori a induzione e a radio frequenza e una grande
variet di controlli di processo industriale. In quel periodo fu inoltre introdotto l'uso di
calcolatori (analogici) nei sistemi di controllo.

Analisi e teoria Oltre allo sviluppo industriale si ebbe un importante progresso in


campo analiticoe teorico. Quello che segue un breve cenno alla serie delle conquiste
fatte. L'analisicircuitale e le tecniche di sintesi furono sviluppate, in modo notevole, da
* Il termine "amplificatore operazionale" venne coniato da J.R. Ragazzini, un collega di Millman alla
Columbia University e pi tardi uno dei professori di Grabel alla New York University.

Breve storia dell'elettronica

gruppi appartenenti ai laboratori BelI e al MIT. Bode e Nyquist svilupparono la teoria


dell'amplificatore reazionato e trasformarono il concetto del circuito di Black in modo
di garantirgli rinomanza e largo impiego.
Shannon negli Stati Uniti e Kotelnikov nell'Unione Sovietica svilupparono indipendentemente la teoria dell'informazione, che avrebbe avuto grande impatto sulla trasmissione dati. Essa trov una particolare applicazione nella tecnica di modulazione
impulsivacodificata (PCM) proposta da Reeves.
L'uso dell'algebra booleana nell'analisi e progetto dei circuitidi commutazione fu un
altrocontributo di Shannon (1937).In Gran Bretagna il concetto di macchina di calcolo
universalevenne proposto da Turing, mentre Wilkessviluppla microprogrammazione.
I sistemi a dati campionati, introdotti da Ragazzini e Zadeh, vennero impiegati in
applicazioni di controllo, aprendo la via ai sistemi di controllo basati sull'uso dei
calcolatoridigitali.
Lo studio dei materiali, in particolare l'applicazione della meccanica quantistica ai
solidi,condusse a nuovidispositivie pi tardi all'invenzione del transistore. I trasduttori, dispositivimediante i quali la luce, il suono, la pressione, la temperatura e altre
variabilisono convertite in segnali elettrici e viceversa, vennero introdotti per benefidare dei vantaggi offerti dall'elettronica.
Nuove forme di strumentazione (oscilloscopi, voltmetri a valvola ecc.) vennero
sviluppati sia per migliorare grazie all'elettronica le tecniche di misura sia per il
collaudo degli apparati elettronici stessi.
Gli anni '50 furono un decennio di transizione. Segnarono la fine dello sviluppo di
sistemicon tubi a vuoto sofisticati e l'inizio dell'era del transistore. Oggi il campo
dominato interamente dai dispositivia semiconduttore, eccezione fatta per le applicazioni ad alta tensione e alta potenza. In verit, i tubi a vuoto sono stati praticamente
eliminati da tutti i programmi di studio di ingegneria elettronica.

L'era del transistore

io!

L'et dell'elettronica dei semiconduttori inizi nel 1948 con l'invenzione del transistore. Tuttavia, questa era ebbe origine dal lavoro svolto in precedenza, tra il 1920 e il
1945. Durante questo periodo, lo studio delle propriet elettromagnetiche di semiconduttori e metalli era stato principalmente competenza dei fisici. Notevoli contributi
furono dovuti a Block, Davydov, Lark-Horovitz, Mott, Schottky, Slater, Sommerfeld,
Van Vleck, Wigner, Wilson e altri nelle universit di tutto il mondo*. Ci furono anche
tentativi di fabbricare dispositivi elettronici a stato solido. Lillienthal e Heil, negli anni
'30 ricevettero un brevetto ciascuno per dispositivi di amplificazione allo stato solido
che furono i precursori del transistore a giunzione e di quello a effetto di campo MOS
(FET). Tuttavia, questi dispositivi avevano prestazioni poco soddisfacenti; apparentemente non se ne comprendeva la necessit e, con tutta probabilit, neppure l'inventore
poteva spiegare la teoria alla base del dispositivo.
Un maggiore incentivo per lo sviluppo dei dispositivi allo stato solido non arriv fino
al 1945**. I tubi a vuoto avevano notevoli limiti: si consumava energia anche quando
* Siater e Sommerfeld furono due professori di Millman.
** I diodi a giunzione, tuttavia, vennero ampiamente usati nelle comunicazioni a microonde durante la
seconda guerra mondiale.

8 Prologo

non venivano usati e i filamenti si bruciavano, rendendo necessaria la sostituzione del


tubo. M. J. Kelly, allora direttore della ricerca e in seguito presidente dei Laboratori
Bell, cap che una rete telefonica pi vasta e affidabile avrebbe richiesto commutatori
elettronici piuttosto che elettromeccanici e amplificatori migliori. Egli form un gruppo di ricerca sui componenti allo stato solido comprendente fisici teorici e sperimentali, un ingegnere elettronico e un chimico fisico, il quale lavorava nel laboratorio insieme
agli esperti di metallurgia. La citazione seguente tratta dall'autorizzazione al lavoro
di questo gruppo: "La ricerca compiuta in questo caso ha come scopo quello di
ottenere una nuova conoscenza che possa essere utilizzata nello sviluppo di componenti e di elementi dei sistemi di comunicazione completamente nuovi e perfezionati".
Uno dei pi importanti traguardi fu il tentativo di sviluppare un amplificatore allo stato
solido in grado di eliminare i difetti del tubo a vuoto.
Scoperta del transistore bipolare a giunzione

Nel dicembre del 1947fu realizzato un esperimento nel quale due sonde di filo d'oro
poste l'una vicinoall'altra erano pressate sulla superficie di un cristallo di germanio. Si
osservche la tensione di uscita alla sonda "collettore", rispetto alla "base" di germanio, era maggioredella tensione di entrata alla sonda "emettitore". Brattain e Bardeen
si resero conto che questo era l'effetto che avevano sperato di trovare e che era nato*
l'amplificatore allo stato solido nella forma del transistore a punto di contatto**. Le
prestazioni dei primi transistori erano molto scarse Essi avevano un guadagno e
un'ampiezza di banda bassi,erano rumorosi e le loro caratteristiche variavano molto da
dispositivoa dispositivo.Shockley,ilcapo gruppo, cap che le difficoltnascevano dalle
punte di contatto. Egli propose il transistore a giunzione e svilupp quasi immediatamente la teoria del suo funzionamento. I nuovi dispositivi facevano affidamento su
portatori di carica di entrambe le polarit; per questo erano dispositivibipolari. I due
portatori erano i famosi elettroni e altre "particelle strane". L'esistenza di queste
particelle strane si poteva spiegare soltanto con la meccanica quantistica; inoltre si
comportavano come se avessero carica positiva. Esse vennero chiamate "lacune"
poich rappresentavano zone nel cristallo in cui mancavano gli elettroni. La teoria di
Shockleyprevedeva che si potevano raggiungere densit di corrente elevate applicando piccolipotenziali.Fu subito evidente la possibilit di ottenere importanti dispositivi
di uso pratico senzafilamenti riscaldati.
Le propriet elettriche dei transistori si basavano su un contenuto specifico di
impurezze attentamente controllato (nell'ordine di 1 atomo di impurezza per 100
milionidi atomi di germanio). Di consegunza, non si potevano fabbricare dispositivi
affidabilise non avendo a disposizione cristalli eccezionalmente puri a cui aggiungere
le necessarie impurezze. Teal, nei Laboratori Bell (1950), realizz la crescita di
monocristallidi germanio aventi un contenuto di impurezze minore di una parte per
miliardo. Questo risultato port alla fabbricazione dei primi transistori a giunzione
accresciuta a cui, un anno dopo, seguirono i transistori a giunzione di lega. Cos, nel

. L'invenzione fu annunciata

durante una conferenza stampa il 30 giugno 1948 e fu relegata nelle ultime


pagine dei pochi giornali che riportano la notizia.

.. l.R.

Pierce, in seguito direttore dei primi progetti di comunicazioni via satellite, coni il termine "transistor" come contrazione di transfer e resistor.

Breve storia dell'elettronica 9

1951,tre anni dopo la scoperta dell'amplificazione in un solido, i transistori vennero


messi in commercio.
L'American Telephone and Telegraph (AT&T)* prese una decisione importantissima - quella di non tenere segrete queste scoperte. I membri del suo staff tecnico
tennero simposiper condividere le loro conoscenze con i professori (i quali ne resero
partecipi i loro studenti) e con ingegneri e scienziati di altre aziende. Vennero offerti
brevetti a qualsiasi azienda interessata alla produzione industriale di transistori. Le
aziende che producevano tubi a vuoto, quali RCA, Raytheon, GeneraI Electric,
Westinghousee Western Electric (il ramo industriale della AT&T), furono le prime a
fabbricaretransistori. Altre aziende esistenti e di nuova formazione che compresero il
potenziale di questi dispositivipresto iniziarono a produrli.
Una di queste aziende, la Texas Instruments, nel suo nuovo laboratorio per i
dispositivia stato solido, a capo del quale era Teal, nel 1954 cominci a produrre
transistori di silicio. Il silicio consentiva il funzionamento fino a 200C, mentre le
variazioni nelle caratteristiche limitavano i dispositivi di germanio ai 75C. Oggi la
maggioranzaschiacciante dei dispositivi a semiconduttore fabbricata in silicio.
A Bardeen, Brattain e Shockleyfu assegnato il premio Nobel per la fisica nel 1956
per la loro invenzione del transistore e per il loro contributo alla comprensione dei
semiconduttori. Questo stato il primo premio Nobel assegnato per un dispositivo
ingegneristicoin quasi cinquanta anni.
Invenzione del circuito integrato

Nel 1958,poco tempo dopo essere entrato a far parte della Texas Instruments, Kilby
concepl'idea del circuito monolitico, cio l'idea di utilizzare il germanio o il silicioper
costruire un intero circuito. Le resistenze dovevano essere realizzate con il substrato
del semiconduttore oppure diffondendo un semiconduttore in un altro. Usando uno
strato metallico e il semiconduttore per le armature e uno strato di ossido per il
dielettrico,Kilbyform i condensatori (prese anche in considerazione il condensatore
a giunzione).Per dimostrare che la sua idea era realizzabile,egli costru un oscillatore e
un multivibratoredi germanio, realizzando le interconnessioni del circuito con un filo
d'oro saldatotermicamente. Tuttavia, nella divulgazionedel brevetto, egli indic che le
connessioni del componente si potevano ottenere mediante la deposizione di uno
strato conduttore. Kilbyannunci il suo circuitosolido [in seguito chiamato il circuito
integrato(IC)] durante un convegno IRE, nel 1959.
All'incircanello stesso periodo, anche Noyce** ebbe l'idea del circuito monolitico
per fare "pi dispositivisu un solo pezzo di silicio,allo scopo di realizzare le interconnessionitra i dispositivicome parte del processo industriale e ridurre in tal modo la
dimensione,il peso ecc., come anche il costo per elemento attivo". Egli indic in che
modo si potevano fabbricare le resistenze e i condensatori, come si potevano usare
giunzionipn per isolare i dispositivil'uno dall'altro *** e come si potevano ottenere le

I laboratori

Bell sono il ramo di ricerca della AT&T.

** Noyce era in quel tempo il direttore della Ricerca e Sviluppo presso la Fairchild Semiconductor.
Successivamente, fu uno dei fondatori e presidente del consiglio di amministrazione della Intel.
**. Lehovec, direttore della ricerca presso la Sprague Electric Company, concep indipendentemente
idea per la quale gli venne concesso un brevetto nel 1959.

questa

lO Prologo

interconnessioni tra i componenti del circuito, facendo depositare metallo evaporato


attraverso aperture praticate in uno strato di ossido.
La vera chiave per la fabbricazione dei circuiti integrati fu l'introduzione del transistore planare e la produzione di massa. Il processo planare usava transistori in cui le
regioni di base e di emettitore erano diffuse nel collettore. I primi transistori diffusi
vennero sviluppati da Hoerni alla Fairchild (1958). Un p(i.SSO
importante per una
produzione soddisfacente fu la passivazione delle giunzioni per mezzo di uno strato
superficiale di ossido. Le tecniche di fabbricazione usate furono la litografia e la
diffusione, sviluppate in precedenza da Noyce e Moore. La produzione di massa
consisteva nel realizzare molti "chip", come si definivano colloquialmente i circuiti
integrati, su una sola fetta di silicio. Verso il 1961 sia la Fairchild sia la Texas
Instruments producevano commercialmente circuiti integrati, seguite poco tempo
dopo da altre aziende.
Le industrie microelettroniche

Oggi,oltre ai singolicircuiti, si possono fabbricare sottosistemi e perfino interi sistemi


contenenti migliaiadi componenti su un solo chip di silicio.Il termine "microelettronica" designa il progetto e la fabbricazione di questi circuiti integrati ad alta densit di
componenti. Nel 1964 Moore* not che il numero dei componenti su un chip era
raddoppiato ogni anno dal 1959,quando venne presentato il transistore planare. Egli
predisse giustamente che questo andamento sarebbe continuato. Un grosso chip ha
un'area di 3 per 5 mm2soltanto e uno spessore di 0.3 mm (circa tre volte lo spessore di
un capello umano). Verso il 1984tali chip potevano contenere pi di 400 000 componenti, corrispondenti. a 30000 componenti per millimetro quadrato. Non facile
giustificare tali dati, in particolare perch i circuiti integrati vengono prodotti in uno
stabilimento industriale e non in condizioni di laboratorio. Le seguenti date danno
un'indicazione approssimativa dell'aumento dei componenti per chip:
1951 - componenti

discreti;

1960- integrazione su piccola scala (SSI), meno di 100 componenti;


1966- integrazione su media scala (MSI), da 100 fino a 1000componenti;
1969- integrazione su larga scala (LSI), da 1000fino a lO000 componenti;
1975- integrazione su larghissima scala (VLSI)**, oltre lO000 componenti.
Le industrie elettroniche si possono dividere in produttrici di chip e utilizzatrici di
chip. Le produttrici di circuiti integrati costituiscono il settore pi importante delle
industrie di componenti, mentre le utilizzatricidi chip sono molto spesso le aziende che
producono apparecchiature per comunicazioni, di controllo e calcolatori. Dall'invenzione dei circuiti integrati, molte innovazioni hanno contribuito alla crescita della
microelettronica. Parecchie di queste sono descritte nella parte rimanente di questo
paragrafo.
* Moore era allora direttore della ricerca presso la Fairchild e in seguito fu un fondatore e presidente della
Intel.
** Intorno al 1984 moltissimi chip VLSI contenevano 100000 o pi componenti.

Breve storia dell'elettronica

11

R transistorea effettodi campo Molto del lavoro che port all'invenzione dei transistori bipolari implicavastudi dell'effetto che un campo elettrico applicato aveva sulla
conducibilitdei semiconduttori. Nel 1951,Shockleypropose il transistore a giunzione
a effetto di campo (JFET) ma i primi tentativi di fabbricazione fallirono per l'impossibilitdi ottenere una superficie stabile. Questa difficoltvenne superata con l'introduzione del processo planare e della passivazione con ossido di silicio (SiOz). Nel 1958
venne prodotto il primo JFET da Teszner in Francia.
Le tecniche usate per rendere affidabilii JFET portarono a un dispositivoanche pi
importante,il transistore a effetto campo metallo-ossido-semiconduttore (MOSFET).
La struttura consiste in un elettrodo metallico (il gate) posto su SiOztra due elettrodi
nel semiconduttore (source e drain). La corrente nel "canale" tra source e drain pu
esserecontrollata applicando una tensione appropriata tra il gate e il semiconduttore.
Atallae Kahng (1960),presso i laboratori Bell,riportarono il primo dispositivosiffatto.
Due anni dopo, a Hofstein e Heiman della RCA fu riconosciuto un brevetto per il loro
sviluppodi MOSFET adatti alla fabbricazione integrata. Successiviperfezionamenti
nel processodi fabbricazionee nel progetto del dispositivo e lo sviluppo dell'industria
dei calcolatorihanno fatto s che i dispositivi MOS siano i transistori maggiormente
usati.
Circuitiintegratidigitali La crescita dell'industria dei calcolatori dette impulso allo
sviluppodi nuovi circuiti integrati; a loro volta, circuiti integrati di nuova concezione
portarono a nuove strutture di calcolatori. Due dei maggiori progressi consistettero in
nuove configurazionicircuitali e memorie a semiconduttore.
Velocit,consumodi energia e densit di componenti sono caratteristiche importanti dei circuitiintegrati digitali. Una prima famiglia logica bipolare era costituita dalla
logicaa transistori accoppiati, inventata da Buie (1961) della Pacific Semiconductor*,
da cui deriv la logicatransistore-transistore
(TTL) standard. Un'importante caratteristicadellaTTL l'uso dei transistori con emettitori multipli per aumentare la densit di
componenti.Una linea di prodotti bipolari ad alta velocit, conosciuta come logicaa
emettitoriaccoppiati(ECL), venne introdotta dalla Motorola nel 1962.Chip bipolari a
densitmolto elevata si ottennero utilizzando transistori con collettori multipli (1972).
Sviluppatasimultaneamente da Hart e Slob della Philips (Olanda) e da Berger e
Wiedmandella IBM (Germania), questa nuova tecnologia chiamata logicaintegrataa
iniezione (FL).

L'uso dei MOSFET fu subito allettante perch si potevano ottenere densit di


componentimolto elevate. In origine, una produzione affidabileimpiegava i dispositivi
PMOS - cio i MOSFET il cui funzionamento si basa sul flusso di lacune. Metodi
perfezionati di fabbricazione portarono all'uso di dispositivi metallo-ossido-semiconduttore a canale n (NMOS). In questi transistori la conduzione avviene tramite gli
elettroni e ci d come risultato una maggiore velocit di funzionamento. Attualmente
la tecnologiaNMOS predominante.
La struttura metallo-ossido-semiconduttore complementare (CMOS), una configurazione circuitale utilizzante sia dispositivi PMOS sia NMOS, venne utilizzata per la
prima volta negli orologi digitali grazie al suo consumo di energia estremamente
ridotto.Recenti progressi, quali l'uso di gate di polisilicioe la riduzione delle dimensioni del dispositivo, hanno reso i circuiti CMOS una delle pi importanti tecnologie

La Pacific Semiconductor

l,

fa ora parte della TRW.

f"
I

12 Prologo

digitali degli anni '80. Molto probabilmente la tecnologia CMOS avr la meglio su
quella NMOS verso il 1990.
proprio nelle memorie a semiconduttore che i MOSFET si dimosttano superiori.
Le memorie ad accesso casuale (RAM), in grado sia di immagazzinare sia di restituire i
dati (scrivere e leggere, rispettivamente), vennero prima sviluppate usando transistori
bipolari e poste in commercio nel 1970. Queste prime RAM immagazzinavano circa
1000 bit d'informazione. Con l'uso della tecnologia MOS, nel 1973 erano disponibili
RAM a 16000 bit, nel 1978chip a 64000 bit e nel 1982RAM a 288 000 bit. Nel 1986

erano disponibili chip da 1 000 000 di bit.


Le memorie a sola lettura (ROM), usate per tabelle di ricerca nei calcolatori (per
esempio, per memorizzare i valori di sinx),vennero introdotte la prima volta nel 1967.
Sviluppi successivi inclusero ROM programmabili (PROM) e PRO M cancellabili
(EPROM), in cui si potevano rimuovere (cancenare) i dati immagazzinatie immagazzinarne altri.
Oltre la met dei circuiti integrati MOS prodotti nel 1970fu usata nella fabbricazione dei calcolatori.Nel tentativo di standardizzare ilprogetto dei chip pur mantenendo i
circuitibrevettati richiesti dai clienti, parecchi produttori di circuitiintegrati proposero
la segmentazione dell'architettura del calcolatore nelle sue funzioni circuitali. Questo
concetto port al microprocessore,sviluppato per primo da M.E. Hoff della Intel
(1969).Microprocessori a quattro bit vennero introdotti dalla Intel (1971), seguiti un
anno dopo da un dispositivo a 8 bit. Presto, anche altri costruttori produssero microprocessori e, verso la fine del 1970,furono disponibili unit a 16bit. Lo sviluppo del
microprocessoreport al "computer su singolo chip". A Cochran e Boone della Texas
Instruments ottennero un brevetto, registrato nel 1971, per un microcomputer a
singolochip, sebbene 1'8048della Intel sia stato il primo prodotto disponibile commercialmente.
Un altro sviluppo che nasce dalla tecnologia dei MOS il dispositivoad accoppiamento di carica (CCD). Il CCD, inventato da Boyle e Smith presso i laboratori Bell
(1970),consiste in un dispositivo MOS in cui si forma una lunga catena di gate molto
vicinil'uno all'altro tra il drain e il source. Le cariche introdotte nel canale sotto i gate,
possono essere trasferite da un gate al successivoapplicando tensioni di gate appropriate. Tali dispositivisono stati usati per memorie e registri con una RAM da 64 000
bit fabbricata nel 1977. Recentemente, i CCD hanno trovato applicazione nell'industria delle telecamere, nella elaborazione dell'immagine e nelle comunicazioni.
~

Circuitianalogici Il primo sviluppo importante nei circuiti integrati analogicivenne


nel 1964quando Widlar, allora appartenente alla Fairchild Semiconductor, svilupp il
primo amplificatoreoperazionale(il /-LA709).Da allora l'amplificatore operazionale
divenutoilcavallodi battaglia nell'elaborazione del segnale analogico. Successivamente, sono stati sviluppati altri circuiti e sottosistemi quali moltiplicatori analogici, convertitori digitale-analogico(D/A) e analogico-digitale (AID) e filtri attivi. La maggior
parte diquesti circuitiimpiega transistori bipolari, ma dalla fine degli anni '70 sono stati
usati anche i dispositivi MOS.
Tecniche di fabbricazione L'aumento della densit di componenti deve molto a
coloro i quali migliorarono i processi di fabbricazione. Questi progressi includono la
crescitaepitassiale (1960),la produzione delle maschere con fascio elettronico (1969)e
l'impiantazioneionica (1971).La larghezzaminima delle geometrie realizzate sui chip,

Breve storia dell'elettronica 13

25 ,...mnel 1961, attualmente inferiore a 2 ,...m.Poich l'area diminuisce e la densit


aumenta con il quadrato della dimensione lineare, possiamo prevedere che per la fine
di questo decennio i circuiti avra,nno una densit di componenti oltre 600 volte
superiore a quella dei primi circuiti integrati. Altri contributi per il progetto e la
produzionedi circuiti integrati affidabili, stato lo sviluppo del progetto assistito dal
calcolatore (CAD) e del collaudo automatizzato. I programmi SPICE e SUPREM,
elaborati presso l'Universit della Califomia a Berkeley e presso l'Universit di
Stanford, rispettivamente, sono due strumenti CAD ampiamente usati.
Dagli inizi degli anni '60 quando soltanto alcune aziende producevano circuiti
integrati,l'industria si sviluppata incredibilmente. Per esempio, nella SiliconValley*
siformarono24 nuove industrie di microelettronica tra il 1967e il 1969soltanto. Verso
il 1984oltre 100 ditte negli Stati Uniti erano occupate nella produzione di circuiti
integrati.
Industrie di comunicazioni e di controlli

Queste industrie hanno gradualmente adottato dispositivi elettronici allo stato solido.
Ora quasitutte le apparecchiature sono transistorizzate, eccetto quelle che lavorano ad
alta tensione o alta potenza. Sono utilizzatisia transistori discreti sia circuiti integrati. I
componentidiscreti vengono usati soprattutto in applicazioni a media tensione o nel
caso di applicazioni di potenza che includono una elettronica di tipo tradizionale
"industriale"o di consumo (stadi di uscita audio, sistemidi accensione dell'automobile,
interruttori di potenza per unit nastro, alimentatori ecc.). I circuiti integrati sono
utilizzatiper moltissime altre applicazioni.
L'industria delle comunicazioni cambiata drasticamente a causa della microelettronica.Nel 1970la trasmissione dati costituiva una piccolissimafrazione del volume
totale di tutte le comunicazioni.Dal 1980,tuttavia, la trasmissione digitaleha eguagliato o superato la trasmissione analogica. L'adozione diffusa della trasmissione PCM
pu essere direttamente attribuita alla microelettronica. I sistemi telefonici oggi
impieganocircuiti integrati digitali per la commutazione e la memoria. Filtri attivi sia
per la vocesia per la rivelazionedei toni nei sistemi di selezione a multifrequenza sono
realizzaticon circuiti integrati analogici. Ovviamente, i satelliti per le comunicazioni
divenneropossibili ed economicamente competitivi grazie alla microelettronica.
L'introduzionedella comunicazione digitale ha portatd a molte innovazionicircuitali. Alcune di queste sono modificazioni ingegnose con cui i circuiti tradizionali sono
stati adattati alle nuove tecnologie e usi. Altre sono nuove; tra queste vi sono i filtri a
condensatoricommutati e i filtri digitali.
Un settore dell'elettronica completamente nuovo, chiamato elaborazionedigitaledei
segnali,si formato grazie ai circuitiintegrati che hanno reso possibile il "connubio" tra
comunicazionie calcolo.
Analogamente, l'industria dei controlli stata fortemente influenzata dall'introduzionedell'elettronica dei semiconduttori. In alcune aree tradizionali, quali i controlli di
velocitper motori, i raddrizzatori e gli inverter di potenza, il diodo controllato (SCR),
un dispositivobipolare a tre giunzioni, ha sostituito il thyratron. All'inizio dell'era del
transistore,nel controllo numerico delle macchine utensili vennero usati piccoli calco-

La Silicon Valley situata a sud della baia di San Francisco nella contea di Santa Clara in Califomia.

14 Prologo

latori dedicati. L'automazione dei processi industriali venne resa possibile dai grandi
calcolatori elettronici.
L'introduzione dei microprocessori, dei microcomputer e di altri circuiti integrati
digitali ha portato agli strumenti "intelligenti" e a una variet in continuo aumento di
sistemi digitali di controllo. Con la microelettronica, i calcolatori sono diventati componenti integranti dei sistemi di controllo.
L'industria dei calcolatori

La conseguenzapi sensazionale della crescita della microelettronica stata la vera e


propria creazione di un'industria completamente nuova - la moderna industria dei
calcolatori. Mentre originariamente il calcolatore elettronico si basava sul tubo a
vuoto, l'impatto della tecnologia a semiconduttore fu sentito immediatamente.
II primo calcolatore transistorizzato, per applicazionispecifiche,venne realizzato da
Cray*(1956).II calcolatore 709017094della IBM (1959) fu il primo calcolatore di uso
generale della seconda generazione, cio una macchina transistorizzata. I circuiti
integrati ibridi (molti componenti discreti su di un unico substrato) caratterizzarono i
calcolatoridella terza generazione (IBM 360 del 1964).Nello stesso tempo, anche altri
produttori, inclusi Burroughs, Control Data e Univac, introdussero medi e grandi
calcolatoricontenenti circuiti integrati. Le memorie a semiconduttore vennero utilizzate successivamentenelle macchine della terza generazione (IBM 370 del 1970).
Nel 1965ebbe inizio un'altra rivoluzione nell'industria dei calcolatori, quando la
Digital Equipment Corporation present il suo minicalcolatore PDP8, la prima macchina con un costo inferiore ai 20 000 dollari. Da allora, il minicalcolatore ha conquistato un ruolo di primaria importanza nell'industria, che ha coinvolto molte aziende di
tutto il mondo.
Negli anni '80, si sviluppato ed entrata in commercio la quarta generazione di
macchine. Questi calcolatori impiegano chip VLSI sia per l'elaborazione sia per la
memoria. Oggi, i calcolatori elettronici sono disponibili in una variet di dimensioni
che vanno dal microprocessore pi semplice ai supercalcolatori in grado di eseguire
decine di milioni di istruzioni al secondo.
Molte innovazioni hanno permesso di ottenere velocit pi elevate, una maggiore
capacit di calcolo e una elaborazione pi flessibile. Oltre a chip ad alta densit pi
rapidi, queste includono l'elaborazione parallela, il pipelining e nuove idee per i
compilatori e gli assemblatori. Inoltre, l'uso in suddivisione di tempo e il calcolo
distribuito hanno avuto un effetto importante sull'utilizzazione del calcolatore.
L'impatto della microelettronicavenne espresso in modo assai efficace da Noycenel
1977:"Il microcalcolatoredi oggi, che costa circa 300dollari, ha una capacit di calcolo
maggioredel primo grossocalcolatore elettronico, l'ENIAC. Esso 20volte pi veloce,
ha una memoria pi grande, migliaia di volte pi affidabile, consuma la potenza di
una lampadina anzich quella di un locomotore, occupa 1/30000 del volume e costa
10000volte meno. disponibile su ordinazione per corrispondenza o presso il vostro
negozio di hobbystica".

* Cray un fondatore della Control Data Corporation in seguito fond la Cray Computers, costruttrice dei
pi veloci "super calcolatori" attualmente disponibili.

Breve storia dell'elettronica

15

Il futuro
Durante la maggior parte della vostra vita, vi stato possibile ricevere comunicazioni
televisivein collegamento diretto da ogni parte del mondo o, addirittura da milioni di
miglia nello spazio. Ci che stupisce non il fatto che questi sono eventi quasi
quotidiani,ma che essisipossano verificare. un fatto che desta sgomento considerare
chequalcunoal Centro Spaziale Johnson pu azionare un interruttore e dare istruzione a un veicolospaziaie lontano un miliardodi chilometri di mettere in funzione la sua
telecamera,metterla a fuoco e inviare immagini sulla Terra (anche alla velocit della
luceoccorronocirca due ore per trasmettere l'istruzione e ricevere i segnali). Niente di
tutto questo sarebbe possibile senza le conquiste dell'elettronica, culminate nei circiti
integratidescritti nelle due parti precedenti. Tuttavia, proprio come questa storia i
risultatiraggiunti indicano la direzione futura dell'elettronica.
La capacit di trasmettere immagini televisive da un veicolo spaziale esige che gli
apparatidi comunicazione,di calcoloe di controllo agiscano all'unisono, come una sola
entit. evidente che le aree dell'elettronica si stanno fondendo e i sistemi elettronici
"intelligenti"che ne risultano sono al centro dell'et dell'informazione*.
Il connubiotra comunicazionisu larga scala e calcolatori a basso costo ha gi iniziato
a penetrare quasi in ogni aspetto della societ. Oltre alle tradizionali applicazioni
industriali,l'efficienzae la relativa facilit con cui l'informazione pu essere immagazzinata,ricuperata, manipolata e trasmessa ha influito su di noi nelle nostre case, nei
nostri posti di lavoro e sui nostri mezzi di comunicazione. L'automazione d'ufficio
(sistemi di elaborazione dei testi, posta elettronica ecc.) sta trasformando il nostro
mododi lavorare e i luoghi in cui operiamo. La gestione dell'energia, il controllo degli
apparecchi, i sistemi di sicurezza, la televisione via cavo e il "personal computer"
costituisconoalcune applicazioni microelettroniche nelle case. Il sistema di controllo
computerizzatoBayArea Rapid Transit (BART) della metropolitana di San Francisco
e l'accensioneelettronica, il controllo dell'emissione dei gas e i sistemi di sicurezza
delle automobilisono esempi del forte impatto dell'elettronica sui trasporti. La diffusionedell'elettronica aumenter a tal punto che Noyce ha predetto che verso la fine di
questosecolo l'elettronica sar come il motore elettrico di oggi: talmente diffuso che
nessunogli fa pi caso.
Noi crediamo che le industrie elettroniche continueranno a essere le quattro C:
componenti,comunicazioni,calcoloe controllo. Sar molto difficile riconoscerle come
entit separate perch esse si fonderanno sempre pi. Similmente, la distinzione tra
dispositivo,circuito e sistema diventer sempre meno netta. Per il prossimo decennio,
la tecnologia del silicio dominer l'elettronica. Tuttavia, i risultati delle ricerche sui
nuovimateriali, in particolare l'arseniuro di gaIIio (GaAs) cominceranno con buona

probabilit a giocare un ruolo importante **.

111

11\

l:

i.1

Il peso che avr la microelettronica in futuro evidente dalle seguenti statistiche e


proiezioniper il mercato dell'elettronica negli Stati Uniti (in miliardi di dollari):

L'era che dagli anni '80 si estende

al ventunesimo

secolo stata chiamata

"l'et dell'informazione",

e non

senza ragioni: pi del 50% della forza lavoro degli USA pu essere classificata come "operatori dell'informazione".

..

C' anche l'ipotesi che i materiali


fine di questo secolo.

organici, come il DNA, possano

trovare impiego

nell'elettronica

entro la

fll

. ,

16 Prologo

Vendite di sistemi elettronici


Vendite di circuiti integrati

1985

1990

215
11

400
35

Queste proiezioni indicano che la creativit e l'ingegnosit degli ingegneri e scienziati del passato saranno il trampolino per il talento dell'ingegneria del futuro.
Bibliografia
1. Fiftieth AnniversaryIssue: Electronics,VoI. 53, n. 9, April1980.
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Trans.ElectronDevices,voI. ED-23, n. 7, July 1976.
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8. J.S. Mayo. "Technical Requirements of the Information Age", Bell Labs Record, VoI. 60,
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.9. T. Kidder. The Soul of a New Machine. Little, Brown and Company, Boston, 1981.

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